Carrera, capisco da quanto hai scritto che non hai letto nemmeno uno dei miei due post qui sopra, e sei giustificato solo per l'ultimo visto che abbiamo scritto quasi in contemporanea[]
Comunque c'è del vero anche in quanto affermi tu, un certo Benito in tempi presunti di capelloni (tutti da verificare) con il carattere(accio) che si ritrovava non si è certo fatto problemi con la calvizie[] andando dritto per la sua strada (ma forse era meglio che deviasse[]) e non è certo l'unico caso...
Inoltre tutti i trattati di tricologia partono prendendo subito in considerazione l'aspetto psicologico della calvizie, che quindi non è da sottovalutare, anche perchè un carattere forte (che spesso poi significa un cattivo carattere[]- l'aforisma non è mio-)non lo si inventa dalla mattina alla sera, perchè di solito lo si eredita con la nascita e lo si forma nell'infanzia e nell'adolescenza e poi stop.
Quindi il problema resta per i più, essendo risolto per i meno.
In pratica il cambiamento dell'aspetto cui la chioma contribuisce non poco è traumatico per la maggior parte delle persone. Del resto tutti conoscono i problemi di rigetto psicologico che creano certi trapianti di arti per non parlare di quelli di faccia o, restando nelle cose più comuni, la modifica del naso e di altri tratti. Quindi è più che giustificato chi avverte le stesse sensazioni sgradevoli per la perdita dei capelli che spersonalizza rendondoti una delle molte teste tonde anonime che si aggirano per il pianeta.[].
Unica soluzione è allora quella di diventare quella faccia tonda che molti riconoscono (nel bene o nel male), ma solo uno su un milione ce la fa...più facile tentare con il superenalotto[]
Ciao
MA - r l i n
Comunque c'è del vero anche in quanto affermi tu, un certo Benito in tempi presunti di capelloni (tutti da verificare) con il carattere(accio) che si ritrovava non si è certo fatto problemi con la calvizie[] andando dritto per la sua strada (ma forse era meglio che deviasse[]) e non è certo l'unico caso...
Inoltre tutti i trattati di tricologia partono prendendo subito in considerazione l'aspetto psicologico della calvizie, che quindi non è da sottovalutare, anche perchè un carattere forte (che spesso poi significa un cattivo carattere[]- l'aforisma non è mio-)non lo si inventa dalla mattina alla sera, perchè di solito lo si eredita con la nascita e lo si forma nell'infanzia e nell'adolescenza e poi stop.
Quindi il problema resta per i più, essendo risolto per i meno.
In pratica il cambiamento dell'aspetto cui la chioma contribuisce non poco è traumatico per la maggior parte delle persone. Del resto tutti conoscono i problemi di rigetto psicologico che creano certi trapianti di arti per non parlare di quelli di faccia o, restando nelle cose più comuni, la modifica del naso e di altri tratti. Quindi è più che giustificato chi avverte le stesse sensazioni sgradevoli per la perdita dei capelli che spersonalizza rendondoti una delle molte teste tonde anonime che si aggirano per il pianeta.[].
Unica soluzione è allora quella di diventare quella faccia tonda che molti riconoscono (nel bene o nel male), ma solo uno su un milione ce la fa...più facile tentare con il superenalotto[]
Ciao
MA - r l i n