Marlin ha scritto:
Beh se hai letto bene l'epigenetica è esattamente come la temuta genetica, ossia quello che accade a una generazione si trasmette alle generazioni successive....non si esce quindi da questa prospettiva:
Marcus Pembrey e colleghi osservarono nello studio Overkalis, che i nipoti dei nonni paterni (ma non materni) degli uomini svedesi, esposti durante la preadolescenza alla carestia del diciannovesimo secolo, avevano meno probabilità di morire di malattie cardiovascolari; se il cibo era stato abbondante allora la mortalità causata dal diabete nei nipoti aumentava, suggerendo che ciò fosse dovuto ad una eredità epigenetica trans generazionale[8]. L’ effetto
opposto si osservò per le femmine: le nipoti dei nonni paterni (non materni) che subirono la carestia in grembo ( e quindi quando le cellule riproduttive erano già formate) avevano vita più corta rispetto alla media[9].
Quanto alla funzione dei follicoli è stata resa inutile da vestiti e, nel caso specifico, copricapi...in soldoni significa che chi presentava variazioni genetiche a discapito di pelliccia e capelli non veniva più sfavorito dalla selezione naturale e quindi poteva riprodursi e generare progenie con uguale se non maggiore successo di chi era ricoperto da una folta peluria.
Non è un caso che l'uomo è diventato glabro a livello corporeo e che sia stato soprannominato da Desmond Morris la scimmia nuda. I capelli sono rimasti (più o meno) soprattutto per dimorfismo sessuale e questo lo vediamo benissimo proprio con le problematiche che emergono in questo forum.
Ciao
MA - r l i n
Marlin ma come si fa' a dire che l'epigenetica alla fine afferma le stesse cose?
Ti lascio qui alcuni estratti da una intervista al dott. Lipton:
MAB: Il punto di partenza del tuo libro, La biologia delle credenze, è che gli esseri umani non sono, come pensavamo prima, vittime dei loro geni, ma che l’ambiente ha un effetto diretto sul nostro DNA. Vorresti approfondire?
BL: Certamente. Fino a tempi recenti, si pensava che i geni fossero auto-attuativi, cioè potessero accendersi e spegnersi da soli. Come risultato, oggi la maggior parte delle persone si ritengono dei robot genetici, cioè che i geni controllano la loro vita.
Le mie ricerche, invece, segnano l’inizio di una concezione radicalmente nuova della scienza cellulare. La nuova biologia rivela che noi “controlliamo” il nostro genoma, anziché esserne controllati. Oggi è riconosciuto che l’ambiente, e più precisamente le nostre percezioni o interpretazioni dell’ambiente, controllano direttamente l’attività dei nostri geni. Ciò spiega perché la gente può guarire spontaneamente da pato logie ritenute permanenti.
e ancora:
MAB: Che parte ha l’evoluzione in tutto ciò?
BL: Beh, come si è scoperto, Darwin aveva torto. La scienza di oggi ignora le teorie darwiniane basate sulle nozioni di lotta e competizione, anche se potrebbero volerci anni prima che questo fatto arrivi sui libri di testo. La cooperazione e la comunità sono in realtà i principi fondamentali dell’evoluzione, oltre che della biologia cellulare. Il corpo umano rappresenta lo sforzo cooperativo di una comunità di cinquantamila miliardi di cellule. Una comunità, per definizione, è un’organizzazione di individui impegnati a sostenere una visione comune.
Jean-Baptiste Lamarck aveva visto giusto già cinquanta anni prima di Darwin. Nel 1809 egli scrisse che i problemi che avrebbero afflitto la società sarebbero venuti dal suo distacco dalla natura, e che ciò avrebbe provocato la dissoluzione della società. La sua concezione dell’evoluzione era che un organ ismo e il suo ambiente interagiscono in modo cooperativo. Se vuoi capire il destino di un organismo, devi capirne le relazioni con l’ambiente. Egli capì che la separazione dall’ambiente ci priva della nostra fonte. Aveva ragione.
E se pensi all’epigenetica, ti rendi conto che oggi la teoria di Lamarck ha trovato dei fondamenti. Quando non si conoscevano processi che provassero le sue teorie, Lamarck sembrava uno stupido, anche perché credevamo all’idea neo-darwiniana secondo cui il corpo è soggetto al controllo genetico. Invece oggi la scienza più evoluta ci mostra che Lamarck aveva ragione, dopo tutto.
Secondo te vengono ripetute gli stessi concetti?
Per quello che riguarda la funzione dei follicoli è ovvio che non si puo' parlare con il verbo al passato in quanto i follicoli CONTINUANO fino al giorno d'oggi a generare capelli quindi...che senso ha dire che avevano?