Milena Lardì ha scritto:
In questi due pazienti ho applicato due tecniche diverse.
Nel primo caso il ragazzo si era sottoposto ad auto trapianto e la trico ha avuto una funzione di complemento alla chirurgia, cioè ha amplificato l'effetto eliminando le trasparenze. La tecnica utilizzata si chiama punto.pelo
Nel secondo caso il paziente che si é rivolto a me aveva il desiderio di migliorare esteticamente l'area del vertice. La tecnica utilizzata é il punto di copertura.
La tricopigmentazione non é un tatuaggio seppur per definizione in entrambe i casi si utilizzino strumenti che montando aghi trasportano pigmenti nel sottocute.
Ovviamente facendo la trico non si ha sensazione tattile, é una forte illusione ottica.......
É un valido complemento e perchè no.....un'alternativa alle soluzioni già esistenti.
Grazie. Quindi nel primo caso, quel rinfoltimento miracoloso è frutto di un autotrapianto. Ottimo risultato.
Potrebbe spiegarmi cosa intende per punto di copertura? Non ne ho mai sentito parlare e non ho trovato nulla su google.
Forse chiamarlo tatuaggio è inesatto, in quanto il tatuaggio è definitivo. Sarebbe più corretto accostare la tricopigmentazione al trucco semipermanente, anche se pure il trucco semipermanente, alla fine della fiera, altro non è che un tatuaggio temporaneo fatto con ago e inchiostri colorati.
Immaginavo non si potesse avere anche la sensazione tattile. Vedo che ha giustamente messo la parola soluzione tra virgolette, in quanto si tratta comunque di palliativi.
Dopo anni in cui mi documento, cerco e sperimento su me stesso, sono arrivato alla conclusione che esistono solo due soluzioni definitive al problema.
La prima è l'autotrapianto.
La seconda è fregarsene altamente. Un colpo di lametta, e amen.
Finasteride, minoxidil, antiandrogeni, anti-DHT, anche la tricopigmentazione, sono dei modi (spesso molto costosi) per ritardare il problema o per aggirarlo, ma non per risolverlo.
Nei messaggi precedenti qualcuno ha fatto notare i costi elevati di questo trattamento. Spendere 600€ l'anno per farsi fare i puntini neri in testa non sono pochi, ma anche la cura standard per l'alopecia, a base di finasteride + minoxidil, ha un costo analogo, addirittura superiore.
56€/mese per fina, alla fine dell'anno sono 672€.
Ok, qualcuno risolve col proscar tagliato in 4, ma non tutti lo fanno e non tutti sono d'accordo sulla sua reale efficacia.
A questi 672€, si aggiunge il costo del minoxidil o del minestrone topico di antiandrogeni, di qualche integratore alimentare, di qualche shampoo anti-DHT. Alla fine, come cifra siamo lì...
E in ogni caso, non si cura un bel niente, perchè nel momento in cui interrompi pillole e lozioni, la caduta di capelli riprende a spron battuto.