Ah ok, ci sta. Io ho letto molto a riguardo e mi sono fatta l’idea che ai dosaggi usati come antiipertensivo è un farmaco molto poco gestibile, infatti non viene quasi più usato a quello scopo nonostante fosse molto efficace, perché andava spesso associato a un diuretico e a un beta bloccante per contrastare edema e tachicardia riflessa. Ma questo a dosaggi molto più alti, idem per le modifiche riscontrate a livello ventricolare o di pericardio.
Insomma mi ero fatta l’idea che su quel fronte dosaggi per le donne fino a 1 mg e per gli uomini tra 2.5 e 5 mg fossero molto ben tollerati e gli studi ormai sono vari, dal 2016 in poi che sembrano confermarlo. Poi è una valutazione individuale. Io devo dire che ero molto più preoccupata da quello che non si sa piuttosto che da quello che si sa, ad esempio il discorso collagene che tutti limitano alla pelle, in realtà il collagene è ovunque quindi i potenziali effetti sono troppo vasti per i miei gusti, insomma ero arrivata a un punto in cui il mio cervello scandagliava ogni singolo apparato e sistema potenzialmente coinvolto e quindi, tanto più che la caduta non diminuiva minimamente, ho deciso che alla lunga sarebbe stato, se non sul resto, deleterio a livello mentale. Però devo dire che la letteratura attuale dice altro, non ho trovato un singolo caso di dolori articolari ad es perciò non so, io se fossi un uomo e volessi dare una spinta una prova a bassissimo dosaggio la farei, probabilmente non più di 2.5 mg. L’ipertricosi non era niente di esagerato ma io ho fatto al max 0.5 die, credo che in un uomo anche fino a 5 sia relativo.
Secondo me la risposta alla tua domanda sul perché non lo abbiano usato a questo scopo in tutti questi anni è che va seguito, monitorato dall’operatore, aggiustato il dosaggio sul singolo,insomma è più complicato a livello di gestione a lungo termine e non è stato ritenuto “giustificabile” per un problema tricologico.