La mia famiglia per parte di madre è del sud, ovvero della sicilia, mentre l'altrà metà è del nord, ovvero emiliana, dunque ho una certa conoscenza di entrambe le realtà sociali politiche ed antropologiche.
Il sud putroppo è una terra di contraddizioni è tale da sempre nel gergo e nella proiezioni letterarie e storiche e lo è ancora nel vivo del suo humus sociale.
Lo è dall'unificazione dell'italia e così la situazione si è mummificata.
Ci sono importanti realtà ed istituzioni socio culturali, tali da esser invidiate in tutto il mondo, grandi testimianze di civiltà passate, congiunte ed espressioni artistiche di livello eccezionale ;
ma ad esse si contrappongono realtà di degrado più totale (come nel rione di scampia a napoli in cui la gente erige bunker, protegge i malviventi e prende a sassate la polizia), di arretratezza (tanto da un indagine risultava che fino a 15 anni fa c'erano moltissime persone analfabete, ovvero che non sapevano neanche scrivere), frammiste invece a livelli di eccellenza nell'ambito della ricerca.
E' vero la gente del sud spesso è calorosa ed accogliente, ma credo sia inutile negare che sopravviva nccora una forma mentis di connivenza con la criminalità più spietata (a tutti i livelli..si badi bene) e di paura, peraltro anche comprensibile.
Spesso si tirà a campà, e si accettano compromessi terribili e mortificanti.
Quante volte è capitato in città importanti del sud
che ci fossero state sparatorie in pieno giorno con assasinii e violenze d'ogni tipo, fatte in pieno centro e alla luce del sole...
alle quali poi tutti negavano di aver assistito...lasciando che i colpevoli la facessero franca...
Finchè persisterà al nord, come a centro, come al sud, a paura e la mentalità del non vedo , non sento , non parlo..
... in cambio di pocò più d'un tozzo di pane per tirare a campare..ci ritroveremo sempre a dovere denunciare le stesse cose ed a constatare che non cambierà mai nulla!