Dunque per quanto riguarda i saturi, non ci crederai, ma uno dei rimedi da me proposti contro la calvizie è l'olio di cocco che è pieno di questi grassi (e in particolare di alcuni che sono ritenuti anti-dht). E' anche l'olio per eccellenza di tutti i Paesi tropicali e subtropicali che hanno popolazioni che soffrono enormemente meno di calvizie delle nostre.
Venendo alla questione bellezza e calvizie penso che questioni culturali (quindi non evolutive) possano aver in parte contribuito al diffondersi dei geni della calvizie: penso ai popoli guerrieri che si rasavano a zero o quasi per non offrire presa agli avversari nei combattimenti corpo a corpo che erano normali nelle frequenti guerre, battaglie e semplici contese nei tempi antichi e molto antichi. Poi penso alla moda che allora durava per generazione e generazioni di radersi il cranio, (ad es. i Longobardi tenevano solo un ciuffo)sempre originata probabilmente da usi guerreschi, quindi al vasto utilizzo di parrucche dall'Antico Egitto al nostro '600-700.
Tutte cose che hanno permesso a chi soffriva di calvizie di passare inosservato e quindi bello come gli altri e di trasmettere i propri geni alle successive generazioni.
Qualcosa di vagamente lamarckiano invece si può recuperare nelle recenti scoperte sui rapporti tra donna in gravidanza e feto e quindi di come l'ambiente esterno finisca per influire sul nascituro e sulla sua formazione nel grembo materno, ma più che la calvizie androgenetica è possibile che queste cose possano riguardare la salute dei capelli in generale.
Ciao
MA - r l i n
Venendo alla questione bellezza e calvizie penso che questioni culturali (quindi non evolutive) possano aver in parte contribuito al diffondersi dei geni della calvizie: penso ai popoli guerrieri che si rasavano a zero o quasi per non offrire presa agli avversari nei combattimenti corpo a corpo che erano normali nelle frequenti guerre, battaglie e semplici contese nei tempi antichi e molto antichi. Poi penso alla moda che allora durava per generazione e generazioni di radersi il cranio, (ad es. i Longobardi tenevano solo un ciuffo)sempre originata probabilmente da usi guerreschi, quindi al vasto utilizzo di parrucche dall'Antico Egitto al nostro '600-700.
Tutte cose che hanno permesso a chi soffriva di calvizie di passare inosservato e quindi bello come gli altri e di trasmettere i propri geni alle successive generazioni.
Qualcosa di vagamente lamarckiano invece si può recuperare nelle recenti scoperte sui rapporti tra donna in gravidanza e feto e quindi di come l'ambiente esterno finisca per influire sul nascituro e sulla sua formazione nel grembo materno, ma più che la calvizie androgenetica è possibile che queste cose possano riguardare la salute dei capelli in generale.
Ciao
MA - r l i n