Non è efficace ugualmente perché finasteride sistemica vascolarizza l'intero cuoio capelluto da mattina a sera, con un apporto di attivo al follicolo pressappoco costante nel tempo una volta che si è a regime. Con la topica, stante la minore quota circolante sistemicamente, l'effetto è molto più localizzato alla zona di applicazione; inoltre si può quasi dire che i follicoli vedano la molecola "una sola volta al giorno", contro l'apporto appunto continuo del farmaco assunto oralmente. Infine, ma non per importanza, finasteride assunta oralmente determina un effetto endocrino importante: porta ad un aumento della concentrazione di estradiolo sia plasmatico che tissutale, il quale antagonizza quel 30% di DHT residuo. Per determinare questo effetto la molecola deve passare dal fegato, e si sa che col topico il metabolismo di primo passaggio è assente.
Vi ricordo che finasteride orale è usata nei protocolli di transizione di genere Uomo-Donna, è riconosciuta a tutti gli effetti come terapia endocrina.
Gli studi sulla topica commettono sempre il grave errore di utilizzare la riduzione del DHT ematico come metro di giudizio dell'efficacia della molecola, ma questo è sbagliato perché l'efficacia si misura misurando il numero totale di terminali per unità di area e monitorandolo nel tempo, perché di fina in circolo ne bastano 0.1mg per abbattere il DHT ematico al livello del classico mg/die. Di questi studi (con conteggio terminali), peraltro, su fina topica non ce ne stanno a parte il Caserini-Piraccini (Caretopic), che ha tutta una serie di problematiche che non consentono di considerarlo troppo valido.