Questa molecola ha il difetto di poter influire sulla sessualità e quindi apriti cielo! Se interferisse a livello cardiocircolatorio, o ad altro livello, a nessuno importerebbe molto, quando invece la cosa sarebbe più grave (per inciso a livello circolatorio e contro il diabete pare invece che faccia bene).
Ciao
MA - r l i n
Hai qualcosa a supporto dell'affermazione che contro il diabete parrebbe fare bene?
La letteratura parrebbe dire l'esatto contrario, da quel che mi risulta, ma magari non ho trovato io fonti adeguate.
Questo (
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7576567/) l'ho letto proprio qualche giorno fa ed anzi elucida proprio quale sia il meccanismo secondo il quale i 5aRI, dutasteride principalmente (ma anche fina, stando alle indagini sui pazienti con IPB), porterebbero alla disfunzione pancreatica.
Finasteride purtroppo fa male alla sessualità, che lo si voglia ammettere o meno. Il DHT promuove la sintesi di ossido nitrico, mantiene la salute del pene e promuove l'erezione, e l'isoforma che inibisce finasteride è proprio quella predominante nell'apparato genito-urinario. La scomparsa, o ridotta frequenza, delle erezioni mattutine, la diminuzione della "durezza", non sono effetti avversi, ma sono esattamente il risultato dell'azione del farmaco perché il suo target quello è. Se tu utilizzatore senti un'erezione meno piena che non sfocia assenza di erezione totale, allora non segnalerai l'effetto avverso come disfunzione erettile; anzi, non lo segnalerai proprio perché da uomo ti vergogni di dire le cose come stanno. Ma quel minimo cambiamento è disfunzione erettile.
Ed è chiaro che un uomo di 20-30 anni abbia a cuore questo aspetto della sua vita. A 50-60 anni uno ci pensa meno perché la vita ti porta a pensarci meno, il testosterone cala e la virilità va spesso a deteriorarsi per altri motivi, e quindi eventuali effetti "avversi" si notano molto meno.