Ho avuto un po' la conferma di quello che avevo scritto lo scorso anno sull'effluvio: il caldo è l'elemento più determinante, non lo è il sole, non lo è lo il quadro psicologico o altro. Almeno nel mio caso posso dirlo con certezza in base alle esperienze avute.
Lo scorso anno il caldo eccessivo si è manifestato già da maggio, e a giugno le temperature erano già alte, infatti il forte effluvio ebbe inizio fin da giugno, anche in anticipo rispetto ad altri anni.
Quest'anno l'evoluzione delle temperature è stata molto diversa: relativamente freddo fino a tutto giugno. Ed infatti ecco quello che è successo, caduta normale, come in inverno, abbastanza ridotta anche per tutto giugno, ma anche per buona parte di luglio. Intorno all'8 luglio ecco che le temperature salgono drasticamente, si arriva sui 38 gradi di massima. Ed ecco che preciso come un orologio, 3 settimane dopo questo iniziale primo evento di caldo eccessivo è iniziato l'effluvio. 3 settimane non è un caso, è il classico periodo che impiega il capello dal momento dell'evento (che può essere di vario tipo) per staccarsi fisicamente dal bulbo, nella fase telogen.
Quindi posso trarre delle conclusioni molto nette: maggiore è il caldo esterno maggiore sarà l'effluvio. Questo evento non ha nulla a che fare con l'aga, ma vi si sovrappone, quindi se avete aga (leggera nel mio caso) le due situazioni si sommano. Come avete constatato in inverno/primavera la vostra aga "sta meglio".
Ovviamente i capelli persi in un effluvio e a causa di questo ricresceranno. Il meccanismo è molto semplice e ovvio, è lo stesso che porta a perdere il pelo negli animali (avete presente quanto pelo perdono i gatti in estate? una quantità davvero notevole), una muta potremo definirla, quindi la necessità di dissipare il calore favorendo la perdita del pelo in estate (idem per peli e capelli nell'uomo), che viene poi recuperato nella stagione invernale.
