tanto per capirsi meglio:
http://www.radicali.it/view.php?id=93842
L’Italia non ha più la sua Oxford. A Siena, una delle più antiche università dopo Bologna, irrompono le inchieste della Procura. Ferite che non sarà facile guarire. I concorsi alterati, i patti segreti, gli accordi sottobanco per mandare in cattedra i protetti di questo o quel barone, hanno svilito la dignità dell’antica accademia che ha 766 anni di vita. Avere chiuso gli occhi sui conflitti di interesse, sulla politica dello “scambio” e sull’occupazione di posizioni di forza per accaparrare carriere, consulenze, e attività extra-universitarie, ha avuto effetti deleteri. I “finti” concorsi, che in tutti gli atenei sono stati funzionali alla continuità del potere, costituiscono l’aspetto più vistoso del declino al quale ora la nuova gestione di Siena cerca di mettere riparo.
Mentre i vertici accademici tentano di ripristinare regole certe, la Procura va avanti spedita. E’ di pochi giorni fa la decisione di chiedere il rinvio a giudizio di sei docenti, per due concorsi da associato e ricercatore su cui gravano pesanti sospetti. Due le denunce. La prima è di Antonella Fioravanti, reumatologa costretta a disertare il concorso. «Avevo scoperto racconta che tutto era stato deciso ancor prima delle prove. Per stare al gioco avrei dovuto piegare la testa, magari accettare una promessa di “sistemazione”. L’omertà, nel nostro mondo, nasce così. Mi avevano detto: altri due concorsi ora non li possiamo fare... Devi aspettare. Ma chi li vuole più i concorsi? Chiedo solo che la mia storia serva ad altri. Non dovevo risultare idonea, questa è la verità. Ormai ho la certezza di non avere più chances perché se denunci sei finito, ma non volevo accettare un futuro di compromessi». Il bando, fatto dall'università di Siena, era del 3 maggio 2005. Riguardava un posto da associato per la cattedra di Reumatologia. Su quei fatti ora indaga la Procura. Nell’atto di imputazione emesso dal pm Alessandra Chiavegatti si ipotizza un “disegno criminoso” per procurare “vantaggio” ad un certo candidato in modo da farlo vincere.
si tratta di capire quanto tutto ciò sia episodico e quanto invece sistemico e solo dopo valutare la plausibilità della richiesta di generici aumenti di stipendio dentro ad un sistema che, così com'è, ne uscirebbe assolutamente inalterato.