Dott. di ricerca prendono meno di un op. ecologico

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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Citazione:Messaggio inserito da ivobernardini
Brasileiro ti faccio un'altra domanda:

UN RICERCATORE HA IL DIRITTO A PAGARSI UN AFFITTO, A MANGIARE E A CAMPARE UNA FAMIGLIA? E' UN ESSERE UMANO COME GLI ALTRI OPPURE VIVE IN UN MONDO DEI SOGNI E GLI PIOVONO I SOLDINI DAL CIELO?

A volte non comprendo dove vivi. Cosa vuole dire meritocrazia e che deve guadagnarsi... Ma ti rendi conto di quanto costa la vita in Italia? Ti rendi conto che anche uno bravo, come dice Exte, che scopre cose nuove ogni giorno deve comunque vivere?
Lo sai che l'ultima segretaria di un ufficio di Presidenza della Regione guadagna 2000 euro al mese?

[sm][sm][sm]


io credo molto nella iniziativa individuale, poco nel piagnisteo. Se uno ritiene che l'ambiente intorno lo frena o lo rende frustrato ha due possibilità

1) Cambiare l'ambiente dal di dentro
2) Andarsene

Oppure 3) accettare la sicurezza e il grigiore di una esistenza prevedibili barattondola con il mancato successo.

Questa è la parabola di molti, non solo ricercatori, sul posto di lavoro.

E' una questione di strategia. Strategia significa avere obiettivi precisi, solidi, consistenti (nel senso inglese del termine) ambiziosi ma realistici.

E piegare la propria esistenza, (fermo restando il rispetto di una etica di comportamento) per raggiungerli.

Le opportunità sono un mercato si prendono o si perdono.

Per la cronaca,ti dico dove vivo: vivo in Romania, (attualmente) dopo aver vissuto in Italia (Roma e Milano) Brasile, Grecia, Inghilterra e Stati Uniti.

Ho visto tante persone e storie incredibili, sul serio.

e l'unica cosa che mi sento di dire è: BASTA CON QUESTO PIAGNISTEO TIPICAMENTE ITALIANO.


Se uno pensa di valere, prenda quello che vuole, e superi in silenzio e con determinazione tutte le difficoltà senza recriminare.
C'è gente conciata molto peggio dei ricercatori per cui tanto ti scandalizzi che vedo ogni giorno davanti a me fare MIRACOLI con la loro forza e volontà.

E io dovrei avere pietà per i ricercatori? Ma che vadano a lavorare (quelli che piangono senza fare nulla)..e poi se ne riparla.

Ciao

B.
 

leclub

Utente
8 Dicembre 2006
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La maggior parte dei ricercatori universitari sono dei parassiti della società , nella mia università molti ricercatori sono semplicemente delle persone che approfondiscono un tema senza avere la minima conoscenza pratica di ciò che stanno facendo.
Restano in uni perchè fanno poco o nulla, ricevono uno stipendio, si accontentano e sono felici di aver leccato il sedere dagli studenti che per avere un colloquio devono pregarli in ginocchio.

Detto questo non dico che i ricercatori universitaria siano tutti così, molti sono persone serie che svolgono il loro lavoro con estrema professionalità ma la maggior parte sono dei veri fannulloni.

Guadagnao 800, 1000 euro? per me è fin troppo.
Io sono neolaureato e guadagno 600 euro, quello che guadagno lo spendo in autostrada e benzina, ora sto investendo nel mio futuro. spero che nel giro di 1,2 anni la mia situazioni cambi, anzi ne sono sicuro.
Come me ci sono migliaia di ragazzi che non guadagnano nulla, si sacrificano, girano cercano di fare nuove esperienze invece di stare chiusi in un ufficio di una università, approfondire argomenti che servono solo per scrivere un libro in più o per avere una cattedra ( non tutti i ricercatori ma la maggior parte, esempio: ditemi che ca**o serve un ricercatore in ambito logistico? basta andare da una persona con esperienza ventennale nel campo e sicuramente ne sa più lui ).

Ivo hai toppato completamente, tu che critichi studio aperto hai raggiunto la banalità di quel tg
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Ritengo sommessamente questo. Un uomo che fa ricerca scientifica in modo serio e applicato lavora molte ore al giorno; si tiene in contatto con Università e centri di ricerca stranieri; deve redigere pubblicazioni molto complesse, deve anche fare insegnamento. Ritengo che una persona del genere - se siamo in uno Stato SERIO - debba ricevere un emolumento mensile ADEGUATO E DIGNITOSO a renderlo sereno e concentrato nel lavoro. Questo ritengo. Non navigare con quattro soldi nell'incertezza e nel precariato anche a 45 anni.
 

leclub

Utente
8 Dicembre 2006
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purtroppo, come già detto, la maggior parte dei ricercatori sono persone paragonabili, in ambito universitario, ai lavoratori statali come impiegati postali ecc.
Benchè da un punto di vista concettuale il loro lavoro possa essere considerato molto virtuoso, alla fine dei conti molti di loro occupano un poste senza intraprendere alcun tipo di ricerca degna di considerazione.
Molto probabilmente il nodo del problema non sta nello stipendio che viene loro conferito ma nel fatto che ci sono troppi ricercatori che non fanno nulla di rilevante.
Forse la soluzione migliore sarebbe diminuire il numero di ricercatori, puntare più sulla qualità e di conseguenza si avrebbe anche uno stipendi più adeguato.
Comunque i ricercatori con cui ho avuto a che fare io guadagnano fin troppo a mio modesto parere.
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
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Bene Brasileiro, come fai a dire che i ricercatori si accontentano della vita che fanno perchè almeno sonpo sicuri che quello non glielo toglie nessunoo e quindi non rischiano di non riuscire a sfondare nel mondo del lavoro?
I ricercatori, parlo della maggioranza, quelli bravi, se escono dall'università non sanno dove andare non perchè nessuno li vuole ma perchè non sanno chi scegliere tra tutti quelli che li chiamano.
Ci sono ricercatori alla mia facoltà che quando sono stati all'estero per il dottorato sono stati esortati dalle stesse yuniversità a restare l' come professori (dico professori, non so se mi spiego) ma un pò tutti hanno rifiutato per continuare a fare un grande lavoro qui da noi.
Se loro volessero potrebberero guadagnare fiori di euro, senza nemmeno muovere un dito.
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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guarda ho un amico carissimo, di intelligenza straordinaria e di dirittura morale esemplare che fa il ricercatore a Roma, Facoltà di Chimica.

Guadagna 1500 euro al mese, insegna ad un corso a cui partecipano 3 persone.

He senso? No.

Ma quello che non ha senso è farne un disoorso individuale.

Il problema vero è l'Università e tutto l'ambiente accademico, che vanno distrutti e rifondati.

I ricercatori quando faranno la loro parte invece di ridursi ad essere più o meno dei portaborse, avranno il mio sostegno e rispetto.

Fino ad allora li vedo come parte dell'ingranaggio, un ingrannagio triste ed inefficiente che io come altri comunque finanziamo.

Non certo sono una vittima dello stesso.

Se mai avrò un figlio non gli farò toccare nemmeno di sguincio l'Università Italiana.
 

leclub

Utente
8 Dicembre 2006
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Citazione:Ci sono ricercatori alla mia facoltà che quando sono stati all'estero per il dottorato sono stati esortati dalle stesse yuniversità a restare l' come professori (dico professori, non so se mi spiego) ma un pò tutti hanno rifiutato per continuare a fare un grande lavoro qui da noi.
Se loro volessero potrebberero guadagnare fiori di euro, senza nemmeno muovere un dito.
ma non diciamo fesserie il 90% dei ricercatori se mette il naso fuori dall' uni è perso
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Pare che ti hanno ascoltato IVO.....il 'tesoretto' inizia a essere speso per la campagna elettorale imminente....io non ho nulla in contrario all'ipotesi di dare questi soldi ai ricercatori, ma NON MAI in questa università così composta e così gestita.
http://www.corriere.it/Rubriche/Lavoro/Punto_Giorno/05_Maggio/23/punto2305.shtml


Citazione:La commissione di esperti incaricata di redigere le linee-guida per le università che intendono richiamare i cervelli d'Oltralpe, ha fissato alcune condizioni ineludibili: lo stipendio per i ricercatori che decideranno di rientrare in Italia dovrà rispettare parametri europei, e ciò significa un netto di almeno 5-6 milioni di lire al mese. I tempi dell'incarico dovranno andare da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni. Per ciascuna chiamata dall'estero è concesso all'università un contributo annuo di 150 milioni di lire. Infine, il tipo di incarico: i ricercatori potranno essere richiamati in Italia offrendo loro un contratto che comprenda siua l'attività didattica sia quella di ricerca.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Caro Khil posso avere dei dubbi? Il Parlamento italiano si distingue per essere il mulino delle chiacchiere; le uniche leggi che portano avanti con decisione sono quelle prone ai poteri forti che tu conosci molto bene.
Dubito che ci preoccuperanno dei dottorini di ricerca.
Allo stato attuale, qui e ora, io SCONSIGLIO VIVAMENTE un ragazzo dal fare ricerca.
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
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Leclub, quello che ho scritto è la verità, io non dico fesserie, non avrebbe senso dirle.
I ricercatori fuori dalle università sono tutt'altro che persi. Secondo te un'azienda si farebbe scappare l'opportunità di assumere a lavorare un ricercatore? Sicuramente no. Per essere ricercatori si fa un concorso, se non sei all'altezza non lo passi. Certo, non c'è dubbio che anche in quel caso entra in gioco la spo*ca pratica delle raccomadazioni, ma le facoltà scientifiche, come Ingegneria, biologia, e ovviamente anche medicina, non possono non avere ricercatori di un certo livello, o cmq non inferiori a dei normali laureati.
 

leclub

Utente
8 Dicembre 2006
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Nella mia carriera universitaria ( ingegneria ) ho visto, purtroppo, ricercatori che oltre ad avere basse competenze erano pure superficiali ed arroganti.
Nella mia breve carriera lavorativa ho visto ricercatori, in aziende private, con alte competenze e spirito di gruppo.

Purtroppo o per fortuna dove c'è competizione, concorrenza ( ambito privato ), sta a galla chi merita (sia che sia raccomandato che non), nell' abito statale e universitario, ci sono sicuramente persone preparate ma la maggior parte non lo sono.



 

exterior

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4 Aprile 2006
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Allora a quanto pare la mia università è un caso particolare. é anche vero che è risultata, secondo le statistiche la miglior università in italia nel campo informatico che in quello scientifico, per cui probabilmente è garantito in un certo senso che quello che ho detto è ver. Però anche la tua testimonianza è importante e in quanto tale ne terrò conto.

PS: Cmq si sa che gli ingegneri sono arroganti, è difficle trovarne uno che non lo sia [:D][:D][:D]
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Il tema è questo:

Voi siete - o no - d'accordo a equiparare da subito le retribuzioni di dottori di ricerca (e ricercatori) a quelle in vigore nei paesi occidentali industrializzati che credono nella ricerca come fonte di progresso e civiltà?

E' una domanda cui si risponde si o no. Brasileiro ha detto chiaramente : NO
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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assolutamente sì, la ricerca è una cosa di fondamentale importanza, perchè è utile a tutti noi. è uno scandalo che non sia considerata così in Italia.
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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Ronald, la premessa implicita al dire di sì è che più li paghi meglio lavoreranno

E' una premessa sbagliata, quelli che sono dentro sono dentro per la maggior parte per raccomandazione e sono spesso degli incapaci / inetti annoiati

Quelli da selezionare sono reclutati con lo stesso sistema, e chi è bravo sbatterebbe la porta dopo 1 giorno piuttosto che lavorare in un ambiente del genere.

Il problema non sono i soldi, è la mentalità, e con quella mentalità gli stipendi non produrrebbero nulla [cc]
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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no ma lo stipendio basso non è una ingiustizia fatta a chi merita ma il riflesso di quello che producono e della loro qualità media.

 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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eh sì certo, se c'è una cosa giusta in italia sono gli stipendi vero? ma quando mai.....