Sì, ma qui si rischia di fare "corto circuito", capisco i pregiudizi verso Bioscalin e simili, ma devo dire che la Giuliani è attivissima nella ricerca di sostanze tricologiche, non so quanti brevetti ha all'attivo. Ora il "corto" è questo: hanno supportato loro lo studio del WAY e della Ciclosporina A (ossia in cui si è evidenziato il vero meccanismo della Ciclo), poi hanno puntato su una sostanza che in qualche modo è considerata un cosmetico (anzi su due, c'era l'etile e il metile nel brevetto, hanno puntato su quest'ultimo). Cioè hanno fatto tutto loro, non è che hanno preso una ricerca di altri hanno cercato di emulare l'azione con qualche estratto naturale. C'erano due studi che portavano ad inibitori dell'SFRP-1, il primo portava al WAY, un farmaco, il secondo portava a queste iminooxitiazolidine e hanno scelto questa che per fortuna può entrare in un cosmetico, più che "essere" un cosmetico. Tutti avremmo fatto la stessa cosa, anche per commercializzare il tutto in tempi non biblici, l'occasione era ghiotta per prendere due piccioni con una fava.
Quindi con la parola "cosmetico" si va in "corto circuito" perché si pensa che sia stata una cosa testata e ritestata e ritenuta poco efficace e "declassata" a cosmetico. Invece ci sono sostanze chimiche usate nei cosmetici in minime percentuali e per tutti altri scopi e quindi testate come non problematiche che si rivelano attive (di solito sono eccipienti) per tutt'altri scopi, come per la calvizie.
Poi sappiamo che la storia del "puntare sul cosmetico" qui suona subito male perché riporta subito al Trinov e a Brotzu, ma qui le cose potrebbero essere differenti per come si è generata la cosa.
Ciao
MA - r l i n