https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7308241/
Tutto molto ben spiegato qui.
Interessante notare però come, sebbene tutti i reperti scientifici attribuiscano le colpe degli effetti deleteri sul fegato e sulla glicemia all'isoforma 1, gli autori dell'articolo parlino indifferentemente di dutasteride e finasteride, quasi non distinguendole. A mio modo di vedere è sbagliato perché finasteride non ha minimamente la stessa potenza di dutasteride sulla 5aR1, ma tant'è... Loro scrivono che l'assunzione prolungata e costante, data l'irreversibilità dell'inibizione indotta sull'enzima, renda anche la sola finasteride capace di influire sul lungo termine sull'attività della 5aR1.
In ogni caso è importante ricordare agli utenti di stare alla larga da dutasteride e, qualora il medico dovesse proporla come ultima spiaggia, di avere premura particolare nell'effettuare esami ematochimici e diagnostico-strumentali PERIODICI, a cadenza di 6-10 mesi al massimo; questo farmaco è una bomba per l'organismo.
Personalmente ritengo lo stesso vada fatto per finasteride (magari si può essere meno costanti, data l'enormità della pratica clinica sulla molecola), ma indubbiamente sarebbe utile trovare una dose ed una frequenza minime efficaci ad personam, senza limitarsi al classico mg/die a tempo indeterminato.
Tutto molto ben spiegato qui.
Interessante notare però come, sebbene tutti i reperti scientifici attribuiscano le colpe degli effetti deleteri sul fegato e sulla glicemia all'isoforma 1, gli autori dell'articolo parlino indifferentemente di dutasteride e finasteride, quasi non distinguendole. A mio modo di vedere è sbagliato perché finasteride non ha minimamente la stessa potenza di dutasteride sulla 5aR1, ma tant'è... Loro scrivono che l'assunzione prolungata e costante, data l'irreversibilità dell'inibizione indotta sull'enzima, renda anche la sola finasteride capace di influire sul lungo termine sull'attività della 5aR1.
In ogni caso è importante ricordare agli utenti di stare alla larga da dutasteride e, qualora il medico dovesse proporla come ultima spiaggia, di avere premura particolare nell'effettuare esami ematochimici e diagnostico-strumentali PERIODICI, a cadenza di 6-10 mesi al massimo; questo farmaco è una bomba per l'organismo.
Personalmente ritengo lo stesso vada fatto per finasteride (magari si può essere meno costanti, data l'enormità della pratica clinica sulla molecola), ma indubbiamente sarebbe utile trovare una dose ed una frequenza minime efficaci ad personam, senza limitarsi al classico mg/die a tempo indeterminato.
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