Cosa cambierà la Brexit?

de rossi

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9 Agosto 2007
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Il problema è che i sostenitori dell'uscita dall'euro vedono solo i (pochi) aspetti positivi. Ma perché invece di uscita dall'euro non si batte sulla defiscalizzazione? Sulla diminuzione delle tasse? Sulla lotta all'evasione? Ci sono svariati modi per far ripartire l'Italia senza abbandonare l'euro.

 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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Ok allora mi spieghi perchè anche i Francia Spagna Portogallo hanno i nostri stessi identici problemi??? Anche li evadono come da noi?? Anche li hanno i politici corrotti??? Anche li pagano troppe tasse?
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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ilkraken ha scritto:
Ok allora mi spieghi perchè anche i Francia Spagna Portogallo hanno i nostri stessi identici problemi??? Anche li evadono come da noi?? Anche li hanno i politici corrotti??? Anche li pagano troppe tasse?


Infatti nei paesi da te indicati non hanno proprio gli stessi problemi. Non mi risulta che abbiano la stessa corruzione, evasione, mafia, disoccupazione, ammortizzatori sociali, mercato immobiliare, banche dove hanno venduto bond subordinati a ignari investitori senza evidenziarne il profilo di rischio e tanto altro.

Ps: persino l'Iran ha detto che venderà il petrolio in euro!
http://www.wallstreetitalia.com/news/iran-venderemo-petrolio-solo-in-euro/







 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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Appunto mi devi dire perchè secondo te pur non avendo corruzione ed evasione hanno gli stessi problemi di disoccupazione se non più gravi.
https://pbs.twimg.com/media/Cm0nYWsWYAAAuOT.jpg:large Tutti quelli con l'EURO stranamente.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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ilkraken ha scritto:
Appunto mi devi dire perchè secondo te pur non avendo corruzione ed evasione hanno gli stessi problemi di disoccupazione se non più gravi.
https://pbs.twimg.com/media/Cm0nYWsWYAAAuOT.jpg:large Tutti quelli con l'EURO stranamente.


Quello della disoccupazione è un aspetto da prendere con le pinze perché i dati diffusi (aumento dell'occupazione) sono molto soggetti alle variabili indotte dal lavoro stagionale (siamo in estate) e vengono inseriti nella media anche lavori di 1 solo giorno, inoltre va aggiunto che la disoccupazione in Italia è meno omogenea rispetto ad altri paesi (considera che regioni come Calabria, Sicilia e Campania sfiorano il 60& di disoccupati).

Ora già immagino che mi citerai la Spagna con la sua disoccupazione altissima (in tal caso relativa a politiche sul lavoro errate che favoriscono solo il lavoro a basso costo tipo operai e camerieri). Ma c'è anche la questione della gestione dei disoccupati che da paese in paese non sono tutti uguali (se perdi il lavoro in Inghilterra o Francia è diverso che se lo perdi in Italia). In Germania ci sono politiche di ricollocamento molto efficienti (ti chiamano, ti formano e ti spediscono dove c'è bisogno).

In Spagna per quanto il settore occupazionale vada male se hai lavorato per più di 1 anno ti danno un sussidio superiore ai 1000 euro/mese finchè non trovi lavoro. In Italia se non ricordo male la disoccupazione dura solo 6 mesi e non credo che superi i 500/600 euro quindi come vedi c'è disoccupazione e disoccupazione. Pertanto non ti basare solo su numeri e grafici. La realtà è che la qualità della vita in Italia è assai inferiore a quella di altri paesi (Grecia esclusa) perché un conto è sopravvivere con 500 euro/mese e bollette altissime e un conto e se vivi in un paese con bollette meno care, aiuti e agevolazioni.

E per finire dici che gli altri paesi hanno gli stessi problemi pur non avendo mafia, corruzione ed evasione. Ma tu immagini quanto l'evasione fiscale pesi sulle tasse? L'evasione è una delle principali cause che costringono lo Stato a indebitarsi e a far gravare sul bilancio pubblico il fardello degli interessi che a sua volta limita le possibilità di spesa per beni e servizi pubblici, problemi che hanno condannato la Grecia a quello che stiamo osservando e che rischia di trascinare anche noi.

Come vedi tutti questi problemi sono ascrivibili quasi esclusivamente a fattori interni e non all'euro.

NB: A chi è favorevole al ritorno della lira vorrei far notare che in Italia la disoccupazione ha raggiunto il massimo pari al 12% nel biennio 1988-1989 (e c'era la lira)

Unemployment.JPG


 

ilkraken

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Per me il fatto da capire e da spiegare è come mai gli stati con la disoccupazione sopra al 10% hanno una di queste due carattristiche:
-hanno l euro
-sono in guerra
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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ilkraken ha scritto:
Per me il fatto da capire e da spiegare è come mai gli stati con la disoccupazione sopra al 10% hanno una di queste due carattristiche:
-hanno l euro
-sono in guerra


Invece per me la cosa da notare è come con la lira la disoccupazione abbia raggiunto picchi altissimi. Quindi, come si può attribuire maggior disoccupazione all'euro quando con la lira abbiamo avuto livelli pressocchè uguali? Ovvero come si può dire che ritornare alla lira favorirebbe maggiore occupazione?

Ricordo che nel 2013 un esperto del settore, l'ex ministro dell'industria Paolo Savona tuonava Per risolvere la crisi economica italiana la soluzione migliore è di uscire dall'euro. Italia via dall'euro o disoccupazione andrà al 20%.
https://ilcontagio.wordpress.com/2013/03/07/paolo-savona-litalia-via-dall-euro-o-disoccupazione-andra-al-20/

Inutile dire che la disoccupazione non ha mai raggiunto quei livelli! Quindi tutti esperti in teorie di vario genere ma la realtà spesso è diversa.

Ps: non mi risulta che ci siano paesi dell'area euro in guerra.



 

marlin

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I britannici hanno fatto una fesseria con l'Europa che va a danno di tutto il mondo, ora qui si vuole fare lo steso con l'euro, resta solo da metterla sul ridere (per non piangere) ed esclamare io speriamo che me la cavo[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

ilkraken

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Marlin ha scritto:
I britannici hanno fatto una fesseria con l'Europa che va a danno di tutto il mondo, ora qui si vuole fare lo steso con l'euro, resta solo da metterla sul ridere (per non piangere) ed esclamare io speriamo che me la cavo[:)]


Per me il discorso si può chiudere qui, le mie ragioni le ho spiegate e ho ascoltato le vostre. Per i britannici che hanno fatto una fesseria ad uscire la risposta ce la darà la Storia, così come per il futuro dell'Euro.
Tra un'anno ripescherò questa discussione se mi ricorderò e vedremo come staranno le cose.
Che i Britannici staranno meglio di ora ne sono abbastanza sicuro, che l'Euro sarà crollato no, credo ci voglia ancora qualche anno, e quindi noi tra un anno staremo come oggi se non peggio, non sarà ripartito niente. Arrivederci.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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ilkraken ha scritto:

Tra un'anno ripescherò questa discussione se mi ricorderò e vedremo come staranno le cose.

Ti ringrazio per aver argomentato la discussione, anche se non la vediamo alla stessa maniera su alcune cose è sempre piacevole leggere le tesi altrui. Anche a me farà piacere confrontarci nuovamente fra 1 anno e vedere cosa è cambiato.

ilkraken ha scritto:

Che i Britannici staranno meglio di ora ne sono abbastanza sicuro


Hai la sfera di cristallo? Non ti dimenticare che a noi italiani hanno detto che la crisi era alle spalle e ieri il premier ha detto le banche italiane sono solide [:D] (figuriamoci se non lo erano cosa sarebbe successo).

Morale: mai dire mai e...si salvi chi può!



 

ilkraken

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Ne sono abbastanza sicuro perché la gran bretagna aveva un problema di bilancia commerciale (importava troppo), che da sempre si è risolto con la svalutazione, e infatti la sterlina ha svalutato del 10% dopo il brexit. Noi abbiamo lo stesso problema e per risolverlo bisogna uscire per svalutare, e non credo si arrivi a ciò entro l'anno, quindi credo i nostri problemi rimarranno, o peggioreranno, ma sicuramente non c'è margine per ripartire, a meno che si cambino velocemente e brutalmente le regole di quest'Europa, cosa che vedo improbabile data,oltre alla lenta e macchinosa burocrazia europea, la mancanza della volontà politica di chi in questo sistema conta più degli altri (La Germania), e che in questo momento storico, ha tutto l'interesse a mantenere le cose come stanno, fregandosene se gli altri si impoveriscono.
 

marlin

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GB, ha una bilancia dei pagamenti attiva per gli introiti della finanza, da sempre. I britannici staranno forse meglio (ma si può dubitare), ma fa una fesseria anche chi danneggia il mondo intero, anche perché danneggiando il mondo intero frena anche la propria economia che è interconnessa. L'euro è un tentativo di far crescere i Paesi che vivono di svalutazioni in modo sano, competitivo e sopratutto più equo socialmente, se questi ne sono incapaci, si torna alla svalutazione che in un'economia sempre più interdipendente rende semplicemente più poveri i lavoratori di questi Paesi, perché il lavoro viene a costare meno che altrove, un modello di sottosviluppo.

Ciao

MA - r l i n
 

ilkraken

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A differenza di quando si parla di AgA continui, Marlin, a basarti su assolute falsità che dimostrano la tua, ormai ovvia, scarsa conoscenza dei fatti economici. Bilancia di pagamenti attiva non so bene cosa significhi. Forse tu voglia dire positiva nel senso che le attività sono maggiori delle passività. Peccato che questo non è vero, e per verificarlo basta san Google :
https://1.bp.blogspot.com/-5O5dakNM0ZY/V24oevV-Z6I/AAAAAAAAFRM/4-s9k2TOx-4n08W9B06j58UWOqSo0EfMgCLcB/s1600/Brexi_01.JPG
Questo è il rapporto saldo partite correnti/Pil della Gran Bretagna, e ti informo che sotto la linea più scura è negativo (significa cioè che le passività superano le attività ma ormai lo avrai capito). E quindi la frase bilancia dei pagamenti attiva DA SEMPRE per gli introiti della finanza è un'assoluta falsità, non per uno ma per ben 2 motivi.
-Il primo motivo riguarda il da sempre , visto che almeno dagli anni 80 la gran bretagna ha un saldo negativo (basta vedere il grafico nel link sopra).
Il secondo motivo riguarda la parte sugli introiti della finanza, come se il peso degli introiti della finanza della Gran Bretagna fosse enorme.
https://2.bp.blogspot.com/-3WJpRbBN7fQ/V2QxhodRyjI/AAAAAAAAFNw/gP1O_LxMwF8s2Ex9teZZA7qAyIhlEME7QCLcB/s400/BR_02.JPG
Qui si vede la percentuale di introiti finanziari in rapporto al Pil. La linea che galleggia sopra le altre mi dispiace ma non è la Gran Bretagna ma il Lussemburgo. La Gran Bretagna ha un introito di poco superiore agli alti partner Europei e di poco inferiore rispetto all'Olanda (tra gli 8 e i 9 punti di PIL). Non voglio dire che la finanza non sia importante per L UK ma non ha questo peso enorme che normalmente si pensa rispetto alle altre economie, e il fatto che la Brexit danneggi questo mercato è pura fantascienza.

 

marlin

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9 Maggio 2004
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Non insultiamo, chi ha studiato un po' di storia economica e di economia ha capito bene cosa intendo e non è giocando sui termini che puoi pensare di spuntarla. In pratica io non vado a rivedere su google tutte le frasi che dico per poter poi sottilizzare e polemizzare sperando di avere ragione su qualcosa che è di tutt'altro genere e che è scarsamente difendibile come teoria. Pura fantascienza è pensare che l'apparato produttivo di GB sia quello della rivoluzione industriale, quando è da decenni che GB non vive di manifattura, quindi pensare che la svalutazione della sterlina faccia il miracolo sulla produzione per le esportazioni è solo un wishful thinking dovuto a un cattivo ammaestramento in materia economica.

Proprio sul Corriere di oggi ci sono i calcoli post-Brexit degli specialisti :

http://www.corriere.it/cronache/16_luglio_11/i-costi-brexit-giu-stime-pil-investimenti-mattone-4ee671b6-46d8-11e6-991c-561dff04b946.shtml

Si noti che questi non sono più imputabili di allarmismo anti-Brexit, ma sono fatti a Brexit avvenuta, dicono esattamente il contrario di quanto vai affermando qui, pertanto non sono io che sto disinformando...

Ciao

MA - r l i n
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Intanto c'è chi inizia a formulare ipotesi per un'uscita dell'Italia dall'euro ed è iniziata la raccolta delle firme per cui se volete accomodatevi pure:
http://www.imolaoggi.it/2016/06/21/referendum-euro-exit-italia-uscire-dalleuro-firma-anche-tu/

Questo articolo invece mi ha fatto rabbrividire, parla di come uscire senza farci del male ma poi parla di ripercussioni sul sistema bancario, sulle imprese, su stipendi e pensioni. Ed ecco la medicina: vendere il patrimonio pubblico! Insomma vendiamoci pure le mutande e rischiamo di far la fame per il nostro orgoglio (non il mio!) di avere una nostra sovranità monetaria. Mi viene in mente la storia di quel tizio che pur di far dispetto alla moglie alla fine se lo tagliò!

http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11927830/italia-fuori-dall-euro-senza-farci-del-male-il-piano.html
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Ritornando alla Brexit, se non si fosse capito all'Italia l'uscita degli Uk costerà salato:

1) In Gran Bretagna lavorano e studiano oltre 600mila italiani, siamo una delle più grandi comunità straniere in Uk ed ora ci vorrà un visto per entrare e un permesso di lavoro per lavorare.

2) Da come si vocifera il permesso di ingresso si otterrà grazie a un sistema a punti all'australiana. Ossia verranno valutate le competenze e le capacità di ogni richiedente, nonché la conoscenza della lingua inglese. Chi non passa l'esame, non entra. Questo andrà a scapito di chi viene in Gran Bretagna senza poter offrire un lavoro qualificato.

3) I nostri prodotti saranno meno competitivi, perché uscendo dalla Ue andranno incontro a dazi doganali che li renderanno più cari.

4) Oggi per i cittadini europei la retta annuale di una Università in Uk è di circa 9mila sterline (12mila euro), mentre per gli studenti non-Ue varia dalle 14mila alle 19mila sterline.

5) Verranno tagliati i fondi per la ricerca perché molti vengono da finanziamenti Ue.

6) Un cittadino italiano che si presenta a un Pronto Soccorso in Uk viene curato in base agli accordi di reciprocità Ue. Con la Brexit non sarà più così.

7) Un italiano perderà i cosiddetti benefits cioè i sussidi di disoccupazione e la possibilità di avere una casa popolare.

Ma anche agli inglesi la Brexit costerà molto cara, pensate solo che per entrare nella UE hanno sborsato 8,5 mld di sterline ma per l'uscita si stimano tra i 20 e i 40 mld di sterline (che servirebbero a coprire la maggiore spesa statale e i costi di una minore crescita).

Inoltre i lavoratori extra-Ue in Uk sono il 76% quindi tutte le conseguenze della Brexit si ripercuoteranno negativamente sulle imprese che ne traggono vantaggio (vedi punti 2 e 6).

Purtroppo ho il sentore che la Brexit sarà una bomba atomica e che la Ue prima o poi si sgretolerà con relative conseguenze se non si interverrà per modificarla e quindi per salvarla.
 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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se i danni saranno tali perché si dovrebbe dissolvere la ue? casomai si unirà ancora di piu e faranno a botte per entrarci.
 

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
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artiglio5825 ha scritto:
se i danni saranno tali perché si dovrebbe dissolvere la ue? casomai si unirà ancora di piu e faranno a botte per entrarci.


Infatti, teoricamente se questi problemi gli Uk li manifesteranno (come penso) nel breve periodo è facile che ciò agisca da collante per gli altri membri della Ue. Personalmente spererei in un futuro referendum per far rientrare gli Uk nella Ue.



 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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dovreste elogiare brexit, cosi le solide e inconfutabili teorie dell'una e dell'altra opposta fazione troveranno finalmente definitiva risposta nella pratica.