ilkraken ha scritto:
Appunto mi devi dire perchè secondo te pur non avendo corruzione ed evasione hanno gli stessi problemi di disoccupazione se non più gravi.
https://pbs.twimg.com/media/Cm0nYWsWYAAAuOT.jpg:large Tutti quelli con l'EURO stranamente.
Quello della disoccupazione è un aspetto da prendere con le pinze perché i dati diffusi (aumento dell'occupazione) sono molto soggetti alle variabili indotte dal lavoro stagionale (siamo in estate) e vengono inseriti nella media anche lavori di 1 solo giorno, inoltre va aggiunto che la disoccupazione in Italia è meno omogenea rispetto ad altri paesi (considera che regioni come Calabria, Sicilia e Campania sfiorano il 60& di disoccupati).
Ora già immagino che mi citerai la Spagna con la sua disoccupazione altissima (in tal caso relativa a politiche sul lavoro errate che favoriscono solo il lavoro a basso costo tipo operai e camerieri). Ma c'è anche la questione della gestione dei disoccupati che da paese in paese non sono tutti uguali (se perdi il lavoro in Inghilterra o Francia è diverso che se lo perdi in Italia). In Germania ci sono politiche di ricollocamento molto efficienti (ti chiamano, ti formano e ti spediscono dove c'è bisogno).
In Spagna per quanto il settore occupazionale vada male se hai lavorato per più di 1 anno ti danno un sussidio superiore ai 1000 euro/mese finchè non trovi lavoro. In Italia se non ricordo male la disoccupazione dura solo 6 mesi e non credo che superi i 500/600 euro quindi come vedi c'è disoccupazione e disoccupazione. Pertanto non ti basare solo su numeri e grafici. La realtà è che la qualità della vita in Italia è assai inferiore a quella di altri paesi (Grecia esclusa) perché un conto è sopravvivere con 500 euro/mese e bollette altissime e un conto e se vivi in un paese con bollette meno care, aiuti e agevolazioni.
E per finire dici che gli altri paesi hanno gli stessi problemi pur non avendo mafia, corruzione ed evasione. Ma tu immagini quanto l'evasione fiscale pesi sulle tasse? L'evasione è una delle principali cause che costringono lo Stato a indebitarsi e a far gravare sul bilancio pubblico il fardello degli interessi che a sua volta limita le possibilità di spesa per beni e servizi pubblici, problemi che hanno condannato la Grecia a quello che stiamo osservando e che rischia di trascinare anche noi.
Come vedi tutti questi problemi sono ascrivibili quasi esclusivamente a fattori interni e non all'euro.
NB: A chi è favorevole al ritorno della lira vorrei far notare che in Italia la disoccupazione ha raggiunto il massimo pari al 12% nel biennio 1988-1989 (e c'era la lira)