comunque conoscete J. Malthus no? forse ha ragione... lui era chiaramente un provocatore, ma l'idea della malattia come freno repressivo della natura è tanto calzante per la natura di un virus. Alla fine più sono alti i contatti e più aumentano le possibilità di infettarsi, e quindi aumentando queste aumentano anche le chance per una mutazione. Il virus c'è per un motivo insomma: noi siamo troppi.
La peste per esempio esiste da sempre, non è mai stata una novità nella storia dell'uomo, infatti ancora non è chiaro come mai l'epidemia del 1348 sia stata così violenta. Alcuni dicono che fosse una forma più aggressiva, altri che fossero le condizioni a essere differenti. Nel Tardo Antico e Alto Medioevo se scoppiava un'epidemia finiva là, un pò come se scoppiasse l'ebola in un piccolo abitato di 30 capanne. Nel Basso Medioevo la gente viveva in una società estremamente progredita, caratterizzata da prosperità, aumento demografico, ricchezza di commercio, di tecnologie applicate. I viaggi erano costanti e in appena 8 giorni era possibile coprire la tratta da Beirut a Genova. Da allora la peste è diventata endemica fino credo al XVIII secolo, quando hanno applicato per la prima volta il concetto di 'cordone sanitario' e la cosa ha funzionato. Poi col colera a Londra la prima mappatura ad area e individuazione del 'paziente 0' per ricostruire la dinamica dei contagi.
La differenza fra le due malattie è che rispetto alla peste che comunque ha bisogno di un intermediario, questo si trasmette senza intermediario perché appunto è un virus, è già nelle particelle in sospensione della saliva quando si parla/starnutisce. Quindi finché si parla di batteri è un conto, quando siamo nell'ambito dei virus si può sperare che sia un virus violento come ebola, che si contiene da sé...
Questo ha periodi di incubazione biblici, è asintomatico, per chi è fortunato può essere confuso come una normale influenza.
Non si può fermare una roba del genere senza un vaccino. Forse avevano sperato che sarebbe morto da solo, ma credo davvero che rimarrà di casa. Quindi il lockdown non può essere una soluzione, serve davvero una via di mezzo.
Poi vedi sta gente ammucchiata ai tavoli di un bar, tutti con le mascherine abbassate per bere, ridere e fare cretinate. E' questo il punto, non è necessario un lockdown, basterebbe che ci fosse collaborazione fra tutti e condivisione di moderati protocolli preventivi. Se tutti rispettassero il distanziamento sociale usassero guanti e maschere, chiudessero le attività dopo le 22:00, imponessero il distanziamento ai tavoli dei ristoranti, avremmo un sacrificio che alla fin fine significa solo privarsi di qualche banale comodità per nulla necessaria, e avere il minor impatto economico e sanitario. Almeno fintanto che trovano un vero vaccino.
Poi hanno politicizzato da subito questa storia: i leader di destra mostrandosi senza maschera, o dimostrando che guarendo il virus non era realmente pericoloso, hanno dato un pessimo esempio ai loro sostenitori internazionali. Non so se sono ca**** ma leggevo che da Roma in giù lo definiscono un complotto comunista, come se davvero ci fosse l'equazione lockdown = essere di sinistra. Chi è di sinistra secondo loro? tutti quelli che possono garantire continuità lavorativa perché percepiscono uno stipendio statale fisso, che possono stare in tele lavoro in eterno, quindi per storica definizione dei "parassiti statali" che non hanno voglia di lavorare e sono dei mantenuti con i soldi delle tasse. vabbè chiudo che mi sto stancando a scrivere, avrei un sacco di riflessioni da fare ma non sono importanti