Ricordi male, Marlin. Io sono un piccolo imprenditore edile nonché arichitetto mancato (nel senso che ho frequentato ma non sono arrivato alla laurea), nei post precedenti ti chiesi se tu avessi mai "gestito un bar" in quanto è un modo di dire, una frase fatta che si usa quando ci si scontra con persone molto prese dalla teoria e poco affini alla realtà dei fatti.
Veniamo ad Harari.
Così scrivevo nel mio post del 17 aprile (puoi andare a controllare):
Ad ogni modo, le ipotesi in campo sono tante, ma certezze ancora nessuna. Qualcosa agli scienziati sfugge, questo mi pare evidente.
Alla fine tireremo le somme.
Così afferma invece Harari, nell'intervista di cui al seguente link:
https://www.corriere.it/cronache/20...co-ef4a0f6e-8e3c-11ea-b08e-d2743999949b.shtml
Il Sars-CoV-2 è un grande sconosciuto, una immensa incognita che pesa sul nostro futuro e di cui sappiamo poco, molto poco. Ad oggi sono, infatti, più i punti interrogativi che le risposte certe che la scienza è in grado di dare su questo nuovo virus
Dici che c'è molta differenza? A me non sembra.
Sbagli anche quando affermi che io sosterrei fin dall'inizio che tutti danno ragione a me, al contrario porto dati di fatto. Fotografo la realtà. Perché io, appunto, "so come si gestisce un bar" e con la realtà mi confronto tutti i giorni. Quindi ho imparato a riconoscerla.
Sono i fatti a darmi ragione, non io in via apodittica.
E' successo quando ammonii sul disastro economico che si profilava, e allora i media parlavano di un calo del pil dello zerovirgola (se vuoi posso quotare il mio intervento).
E' successo quando indicai la Svezia come modello vincente e, immediatamente dopo, lo stesso Oms la indicò ad esempio.
E' successo quando, quasi per gioco, stilai una classifica dei peggiori 3 e, dopo un po', un altro utente postò un documento dove, su basi elaborate da algoritmo, uscivano quei proprio quei 3 come i peggiori.
E sta sucecdendo adesso, a 2 settimane di distanza dalla riapertura - ancorché parziale - che vede i dati di contagio continuarea scendere, la terapie intensive svuotarsi e le guarigioni aumentare.
Alla fine, quando io dicevo che era ora di aprire, che non sarebbe successo nulla di disastroso perché le esperienze di chi aveva già riaperto indicavano un'altra realtà e perché al gente aveva ormai assimilato la necessità di precauzioni tu e chi sosteneva la necessità di lockdown dicevate che no, non si può perché sarebbe un disastro.
Adesso che abbiamo riaperto e il disastro non è successo, dite che no, non è successo ma è merito del lockdown.
Capisci che non è una posizione molto realistica? Ché la realtà, oggi, sta dicendo cose diverse. E sarebbe ora di prederne atto