E' una storia lunga, se tu digiti su google arcore+previti escono fiumi di pagine suul'argomento. A titolo introduttivo riporto quel poco che c'è su Wikipedia, però non è che renda molto l'idea:
L'ultimo Casati-Stampa, il marchese Camillo, morì suicida a Roma, nel 1970, in una brutta storia che fece epoca nelle cronache del tempo. Ma oltre a dare motivo di chiacchiere alle gazzette, il marchese aveva lasciato una figlia minorenne, Annamaria Casati Stampa, e grandi sospesi con il fisco. L'ereditiera minorenne Annamaria, avendo nel frattempo lasciato l'Italia per il Brasile, su consiglio del suo pro-tutore, l'allora giovane avvocato Cesare Previti, accettò di vendere l'intera proprietà San Martino nel 1974 all'allora imprenditore edile Silvio Berlusconi (la villa, completa di quadreria, biblioteca di 10mila volumi - per curare i quali venne assunto come bibliotecario Marcello Dell'Utri - arredi e parco, era all'epoca valutata circa 1.700 milioni di lire), in cambio dell'irrisoria cifra di 500 milioni di lire in titoli azionari (di società all'epoca non quotate in borsa), pagamento dilazionato nel tempo. L'ereditiera non riuscì a monetizzare, se non con un accordo con gli stessi Previti e Berlusconi, che li riacquistarono per 250 milioni, ossia la metà di quanto avrebbero dovuto valere.
All'inizio degli anni '80 la proprietà fu valutata garanzia sufficiente ad erogare un prestito di 7,3 miliardi di lire.