Dagli studi risulta che La finasteride non ha presentato effetti sui livelli circolanti di cortisolo, estradiolo, prolattina, ormone tireotropo e tiroxina né sull'assetto lipidico.
In quanto alla iperprolattinemia, direi che devi vedere cosa ti dice l'endocrinologo e fare gli accertamenti del caso...
Ho trovato un sito ma molto (troppo) tecnico:
Citazione:IPERPROLATTINEMIA
Nell'uomo l'iperprolattinemia si accompagna quasi sempre ad una riduzione della potenza sessuale, associata ad ipogonadismo con oligo-azoospermia (Isaia, 1984).Essa puo' essere dovuta a tumori ipofisari (micro e macro adenomi) secernenti, a forme funzionali idiopatiche, oppure a terapie farmacologiche (es.con neurolettici). L'iperprolattinemia determina l'abbassamento dei livelli di testosterone attraverso una riduzione della secrezione pulsatile dell'LH (Winters, 1984), oppure, quando il tumore e' piu' voluminoso (macroadenoma), con la distruzione delle cellule gonadotrope dell'ipofisi. La riduzione della potenza sessuale nell'iperprolattinemia non sebra comunque dovuta soltanto alla riduzione dei livelli di testosterone in quanto essa puo' essere presente anche in soggetti iperprolattinemici con normali livelli di testosterone. In alcuni soggetti iperprolattinemici ipogonadici, trattati con terapia sostitutiva, la potenza sessuale si normalizza soltanto mcon l'aggiunta di bromocriptina. Infine un miglioramento della libido e della potenza sessuale puo' essere osservato dopo il ritorno delle concentrazioni di prolattina alla norma, nonostante il persistere di bassi livelli plasmatici di testosterone (Nagulesparen, 1978).
E' stato ipotizzato che la prolattina possa determinare un quadro di impotenza mediante blocco dell'azione del testosterone a livello del sistema dopaminergico ipotalamico: tale rilievo deriva dall'osservazione sperimentale secondo la quale nel ratto sarebbe stato dimostrato un sistema dopaminergico ipotalamico localizzato nella regione preottica che eserciterebbe un'azione facilitante il comportamento sessuale del maschio (Magrini, 1976). I neurolettici possono determinare la comparsa di alterazioni endocrine a causa della loro capacita' di interferire con la trasmissione dopaminergica, che regola la funzionalita' del sistema ipotalamo-ipofisario. La dopamina esercita, in condizioni fisiologiche, una inibizione tonica sulla liberazione della prolattina da parte della ipofisi anteriore; i neurolettici, bloccando i recettori D2, che mediano la trasmissione dopaminergica a livello ipofisario, condizionano una aumentata secrezione di prolattina (Bellantuono, 1989).
http://www.neurolinguistic.com/proxima/articoli/art-26.htm