Il 3d si presta ad approfondimenti impossibili qua xchè
intercetta LA questione di questi anni, vale a dire il rapporto tra virtualità e reale.Cosa è davvero reale dopo l'avvento del virtuale?La carne, il sangue e i 5 sensi?
Quanto è fondato il giudizio di 'illusorio' dato su di una conoscenza avvenuta in rete?
E' illusorio quanto di una persona rimane nella sua scrittura?Lo sarebbe allo stesso modo la traccia di qlunque autore abbiate letto,
da aldo giovanni e giacomo a Dante.Nella trama di qualunqe libro c'è il timbro dell'essenza dell'autore.
allora diciamo meglio, la scrittura e quindi anche la rete, non illudono nessuno, casomai creano una piattaforma di sensazioni che chiunque può espandere a suo piacimento.Ma questo non è illusione.
come detto altre volte, la vita quotidiana di ognuno è fatta di continue e reiterate proiezioni immaginarie.Senza le quali però non vivremmo.Se tecnicamnete fosse possibile eliminare la parte psichica
delle nostre raffigurazioni proiettive, tutti noi moriremmo suicidi in pochi giorni.
la scrittura è una parte fondamentale dell'essere, lo rappresenta in modo concreto.Se Shakespear avesse recitato i suoi versi in modo divino, senza però averli prima scritti, non li avrebbe mai resi così immortali, e non ovviamente per un fatto di memorizzazione.
di più.....nella scrittura passano cose che non esistono nella comunicazione visuale e parlata!!
ovviamente questo non significa che apprezzare una donna in rete
equivalga a non desiderarla per davvero!!!!E anzi lo sbocco naturale del desiderio è biologico, ma è inesatto affermare che quanto percepito da una conoscenza virtuale debba venire cancellato dalla conoscenza fisica, che invece aggiunge particolari senza per forza negarne altri.
il presupposto di tutto questo però è che i due conoscenti sappiano leggersi a fondo, perchè se è vero che la scrittura è un fatto è altrettanto vero che il fraintendimento sulla medesima non si può escludere a priori mai e quindi nemmeno in rete.