Un consiglio dagli esperti

proxy

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12 Febbraio 2003
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L’esperienza clinica conta

- io credo che sia la cosa più importante, perché le pubblicazioni lasciano sempre il tempo che trovano..
Ne abbiamo lette molte in questi 21 anni di forum,a leggere certi lavori,l'Aga dovrebbe già essere debellata.
L'esperienza clinica è l'unica che può dare risposta ,ma i medici accademici,la snobbano a priori.
La Sitri, tanto per farti un'esempio, è sempre stata snobbata dal mondo accademico, perché vista come "eretica" spingendosi oltre
Ad oggi è diventata una delle più grandi realtà in ambito dell'informazione internazionale Tricologia, tanto da aver avuto l'ufficialità a livello ministeriale,per il master in Tricologia.
Le loro cure vengono scopiazzate da moltissimi dottoroni.
Loro oltre agli studi,hanno portato avanti la clinica,dando risultati ai loro pz.
Gigli ne è la prova, l'unico in Italia con una clinica immensa (quindi esperienza diretta)
Io la vedo così. ?
 

Winter

Utente
24 Agosto 2019
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Bologna
Allora intanto io non mi permetterò mai di parlare di professionisti che non ho conosciuto personalmente, non è assolutamente il mio stile e non ne avrei motivo, quindi tutto quello che dico ovviamente non si riferisce al Dott Gigli (o ai medici del
Sitri in generale) che anzi mi sembra stimabile oltre che per la sua attività per i suoi interventi qui nel forum a beneficio di tutti.
Ma non sono d’accordo su alcune cose, come sul fatto che l’esperienza clinica sia l’unica cosa che conta, anche perché non credo che tu voglia veramente sostenere che la Tosti o altri come Donovan, Sinclair, Vanó non ne abbiamo, il fatto di pubblicare permette uno scambio a livello internazionale e di condividere i risultati ottenuti nella clinica mettendoli a disposizione della comunità scientifica in modo che altri possano partire da lì e sviluppare ulteriormente o approfondire una cosa ecc.
E sull’affermazione “ne abbiamo lette molte in questi anni”, lo trovo un po’ scorretto rispetto al lavoro di certi professioninsti, un conto è leggere uno studio strutturato malamente, non controllato, insomma non disegnato come richiesto dagli standard condivisi, ma credo che con un minimo criterio in questo senso possiamo distinguere gli studi mediocri o addirittura ridicoli che girano da quelli meglio strutturati è più attendibili che invece hanno un valore. Poi certe patologie sono rare di per sè perciò in quel caso è normale trovare numeri di studio limitati, ma almeno qual cosa c’è.
Perché dici che gli accademici snobbano la clinica? La Tosti fa clinica da sempre, non è che faccia solo ricerca, e non credo che non sia risultati ai pazienti, sempre nel limite del possibile.
Non dovrebbe esserci questa dicotomia tra clinica e pubblicazioni o ricerca. Le pubblicazioni non sono mica per la gloria ma costituiscono un terreno di scambio, in tutti gli ambiti della medicina funziona così.
Se una cosa funziona e ci sono i numeri per dimostrarlo oggettivamente si pubblicano, è proprio fisiologico e tutti si adeguano di conseguenza. Perché mai a fronte di risultati “gli altri” dovrebbero ignorali?
Non so perché tu abbia un’idea così rigida riguardo alla Tosti o al suo metodo ma a me avendoci a che fare non è sembrata per niente una persona rigida scientificamente anzi, l’ho trovata un’ “entusiasta” che cerca ancora sempre cose nuove e molto aperta allo scambio anche con colleghi.
 

simwe9one

Utente
10 Settembre 2018
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COMO
Beh ma ovvio che per giustificare un prezzo triplicato di una visita ( rispetto ad altri tricologi ) si debba inserire farmaci nuovi o modi nuovi di somministrarli, vuoi mettere dopo 400 eurozzi spesi per una visita se ti danno la solita finasteride e minoxidil topico?? ?parlo in generale , ogni riferimento è puramente casuale.
 

Winter

Utente
24 Agosto 2019
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Beh allora perché non smettiamo proprio di fare ricerca a questo punto è usiamo finasteride e minoxidil topico da qui all’eternità e basta?
Ps comunque la tosti non usa questi eventuali farmaci o approcci alternativi in sostituzione di quello che darebbero altri tricologi, se vai lì per la prima volta inizia dalle cure più standard ovviamente per poi aggiungere, integrare,modificare se qual cosa non funziona, nel tentativo di ottenere qual cosa in più nel caso.
In tutti i campi della medicina c’è chi chiede di più e chi di meno, è la legge del mercato,la differenza di prezzo ha spesso una base anche e anche se in parte si tratta del “nome”, uno prima deve farselo?
 

proxy

Amministratore
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12 Febbraio 2003
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Perché dici che gli accademici snobbano la clinica?
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Perché la maggior parte dei dermatologi non va oltre al classico compitino ed i risultati li leggiamo qui

sull’affermazione “ne abbiamo lette molte in questi anni”, lo trovo un po’ scorretto rispetto al lavoro di certi professioninsti, un conto è leggere uno studio strutturato malamente, non controllato, insomma non disegnato come richiesto dagli standard condivisi, ma credo che con un minimo criterio in questo senso possiamo distinguere gli studi mediocri o addirittura ridicoli che girano da quelli meglio strutturati è più attendibili che invece hanno un valore.
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io non metto in dubbio la ricerca ci mancherebbe,ma sono più propenso a fare clinica sul campo .
Io mi limito al Campo tricologico ovviamente,ho letto troppo e visto poco

Se una cosa funziona e ci sono i numeri per dimostrarlo oggettivamente si pubblicano, è proprio fisiologico e tutti si adeguano di conseguenza. Perché mai a fronte di risultati “gli altri” dovrebbero ignorali?
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scuole di pensiero, visioni diverse,che ci sono sempre state e sempre ci saranno.
Il dottorone, difficilmente si adeguerà alle tecniche di uno sconosciuto.

Personalmente non ho nulla contro la Antonella,ci abbiamo collaborato per moltissimi anni,siamo cresciuti assieme 20 anni fa alla nascita del nostro portale.
Ripeto,parlo solo di modi e scuole accademiche ed eretiche.(che ho avuto modo di conoscere personalmente)
Tutto qui ;)
 

Winter

Utente
24 Agosto 2019
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Beh con “accademici” e “la maggior parte dei dermatologi” fai riferimento a questioni diverse. Sono d’accordo con te che la maggior parte dei dermatologi sanno ben poco di capelli e usano 3 cose in croce e ho sentito anche io certe eresie irripetibili. Ma questo non c’entra col fare o meno ricerca o pubblicare.
Comunque tutto si può discutere, poi ognuno di noi soffre anche un bias dovuto alla nostra esperienza personale e ai contatti diretti con le persone. Immagino, tra le righe, quello che intendi, anche se non posso saperlo nello specifico.
A me è anche capitato di avere un maggiore feeling personale con qualcuno, anche proprio per inclinazione personale e caratteriale, ma poi a livello di “sostanza” non riscontravo la stessa solidità.
Io mi sono anche confrontata diciamo con veemenza in varie occasioni, e ho preso le mie decisioni sulla mia terapia a volte anche andando “contro” quello che mi veniva consigliato, quando ero certa che sul mio corpo ad esempio un determinato farmaco stava dando problemi, perciò figurati non sono una che non mette in discussione le cose anzi. A volte ho avuto ragione e mi è stata data, magari dopo un po’. Ma qualsiasi episodio specifico, magari un tentativo non andato a buon fine, non intaccano la mia stima generale, so che si va a tentativi e spesso si deve correggere in corsa o una cosa semplicemente non funziona.
Comunque credo che tutto sia utile, altrimenti non mi sarei neanche iscritta qui, a parte per portare la mia esperienza sul minoxidil orale, ma anche per leggere quelle degli altri su cose che magari non ho avuto modo di conoscere in prima persona.
 
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Fioretta

Utente
5 Aprile 2020
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Ti ringrazio per la tua pazienza e le spiegazioni. Ho letto i tuoi interventi ed anche se purtroppo non è di aiuto posso dirti che capisco cosa si prova. Ti si sbriciola la vita. Ed il peggio è che molti non lo comprendono perché ti dicono che la tua non è una malattia mortale. Grazie, dico io, ma anche vivere male è una condanna. Per cui ti ammiro e ti stimo per la pazienza che hai e perché sei qui a sostenere gli altri con la tua esperienza. Si, io in effetti ho avuto credo più una caduta aumentata, nel senso che me ne accorgevo si, eccome, specie ne raccoglievo un sacco in giro pulendo casa, ma per intasare lo scarico della doccia mi ci voleva una settimana più o meno. Penso più probabile un effluvio cronico come da diagnosi (che mi hanno detto può stare sui 100/150 capelli al giorno), quindi non numericamente importante ma protratto negli anni (almeno 4). Poi non so, magari erano di più. Ma curandoli accidenti rimanevano sempre la stessa massa! Forse con lo stress finale del trasloco dopo gli anni difficili e la componente androgenetica non c'è stato il ricambio fisiologico. A me comunque si è dimezzata la capigliatura (proprio il 50%) in 2 mesi esatti. Quindi non ho avuto il margine di intervento ed anche il tricologo è rimasto spiazzato perché dice che l'androgenetica è lenta. E sono diventati anche tutti più sottili molto in fretta. Continuo a non capire perché il tricologo abbia pensato ad una associazione di AGA e areata incognita (credo si sia insospettito più per l'infiammazione al cuoio capelluto). A questo punto devo decidermi a sentire il quarto parere per la terapia....I tuoi pareri comunque mi sono stati di grande aiuto perché ho iniziato a inquadrare meglio la situazione (cioè almeno mi pare di aver capito che la mia possa più che altro essere una androgenetica accelerata dallo stress e che l'aerata incognita se ci fosse avrebbe avuto un decorso completamente diverso, quindi: 1. Il tricologo esperto l'avrebbe vista con videodermatoscopia 2. Continuerei a perderne ben oltre 100 al giorno). Grazie di cuore del tuo sostegno....Spero davvero che per te questo incubo finisca presto
Ciao Mascherina ! Posso chiederti una cosa ? In privato possibilmente? Puoi lasciarmi la tua mail ! Grazie mille