Trinov Capelli Fidia (già PGE1, dr. Brotzu)

heynz

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30 Settembre 2009
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Marco9272 ha scritto:
L'aga ha basi genetiche ; il problema può solo essere aggirato.


Che una malattia abbia basi genetiche non è un argomento a favore o contro una soluzione definitiva. A ben guardare tutte le malattie hanno una qualche forma di predisposizione genetica, ma il manifestarsi e la gravità conclamata di una patologia non dipende semplicemente dalla genetica.
 

marco9272

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19 Dicembre 2016
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L'unico modo per poter modificare una peculiarità acquista potrebbero essere le cellule staminali ; ma campa cavallo.
Ora purtroppo ci si vede accontentare di agire sul dht, possibilmente all'insorgere del problema e siamo fortunati, su altre patologie acquisite (anche più gravi) , ancora non c'è modo di intervenire.
 

heynz

Utente
30 Settembre 2009
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Marco9272 ha scritto:
L'unico modo per poter modificare una peculiarità acquista potrebbero essere le cellule staminali ; ma campa cavallo.
Ora purtroppo ci si vede accontentare di agire sul dht, possibilmente all'insorgere del problema e siamo fortunati, su altre patologie acquisite (anche più gravi) , ancora non c'è modo di intervenire.


Io direi la terapia genica, senza passare dalle staminali modificate [:)]
A parte questo, sottolineavo che quasi tutte le patologie hanno una qualche base genetica, e ci sono persone predisposte per una patologia, che tuttavia non la sviluppano... Per questo dico che il fatto che una malattia abbia basi genetiche non significa che non si possa curare, non è una sentenza definitiva...
Per me nel futuro si potrà guarire dall'AGA, cioè eliminarne i sintomi, anche essendo predisposti... [:)]
La differenza fondamentale potrebbe essere: chi è predisposto deve curarsi.
 

kibith2

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16 Novembre 2013
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Tutto ciò che ha basi genetiche si traduce in sostanze chimiche o molecole, noi siamo un complicatissimo reattore chimico.

Sarebbe meglio che fosse tutto in equilibrio, ovviamente, ma alla fine sarà (più o meno eh) che nel ciclo del capello una qualche molecola, (e forse più di una), viene prodotta in quantità superiore al normale o troppo poco, a seguito dell'azione iniziale del dht.

Come spesso succede occorre capire dove si incricca il sistema, e introdurre appunto la sostanza che non viene prodotta o bloccare quella in eccesso.

Il dht è solo il primo passo di una valanga chimica che chissà dove conduce o chissà che danni combina al capello e i suoi annessi.

Visto che fermare il dht rallenta solo il problema, ma non lo inverte o non lo inverte come dovrebbe, il VERO problema sta da un'altra parte.
 

marco9272

Utente
19 Dicembre 2016
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Si il dht non è così fondamentale , infatti bloccandolo completamente si blocca l'
Aga =)

Non so se vi è ben chiaro questo. Castrazione =aga ferma
 

kibith2

Utente
16 Novembre 2013
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Al 99% degli utenti non basta il blocco dell'AGA, vorrebbero tornare come prima e la castrazione non è una opzione, tanto più se si blocca l'AGA ad uno stadio NW5, sai che utilità ormai avrebbe la castrazione...

Se prendo a martellate una mano o un piede, certamente non gli fa bene, se però smetto di martellarlo non torna nuovo da solo.

Fermo restando che l'opzione iniziale è togliere il martello, il vero problema è ricostruire la mano o il piede (una volta che il danno è fatto).

 

marlin

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Se interessa la genetica dell'aga ultimamente è uscito questo (che è stato presentato anche al Congresso EHRS di Bologna nel maggio scorso):

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30009830

non è consultabile, ma è l'ultimo lavoro del gruppo dell'Università di Bonn che da anni indaga sulla genetica della calvizie. Non sono lavori di facile lettura se non si hanno basi di genetica a un certo livello (diciamo da professionisti), ma il succo lo si può capire e non è molto fruibile in termini di cura, intesa come una sola soluzione valida per tutti.

Di più abbordabile e comunque recente e sopratutto consultabile (legalmente) c'è invece questo:

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1111/bjd.15577

Buona lettura a chi oserà approfondire (magari per smettere di dire che dell'aga non si conosce ancora bene il meccanismo)[:)]

Ciao

MA - r l i n

 

kibith2

Utente
16 Novembre 2013
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Cavolo che studio!!

Forte sovra espressione dei geni infiammatori e autoimmuni...iniziamo bene!

Decine di geni sovraregolati, che significa chissà quante molecole presenti in eccesso; per non dire di altre decine di geni sottoregolati, che vuol dire scarsità di altre molecole...oltre agli effetti incrociati tra geni che si potenziano/depotenziano a vicenda.

L'augurio è che di tutti questi geni (e i loro prodotti), magari occorrerà potenziarne solo 1 o 2 , oppure tagliarne un paio, per poter dare la possibilità al capello di ricrescere in autonomia.

Mamma mia, era meglio che non me lo leggevo questo studio...la vedo davvero dura, a meno che non sbuchi qualche sostanza (estrogeni?), che da sola riesca a ri-regolare correttamente tutti o almeno buona parte dei geni coinvolti.

Sembra che mantenere bassa l'infiammazione aiuti comunque (mi ricordo il Voltaren topico), ma non basta però...

Pure della wnt/Beta catenina, in noi agati (visto che siamo fortunati) coesistono ben 2 meccanismi che la inibiscono...


 

marco9272

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19 Dicembre 2016
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Per rispondere a Heynz, certo che è vero: il follicolo atrofizzato è da considerarsi morto, un morto non può tornare in vita.
I clamorosi casi di transessuali riguardano capelli displasici, al massimo vellus.
 

kylott

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18 Febbraio 2018
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kibith2 ha scritto:
Cavolo che studio!!

Forte sovra espressione dei geni infiammatori e autoimmuni...iniziamo bene!

Quindi io che ho anticorpi autoimmuni alti son bello che spacciato.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Contento che lo avete letto lo studio, ma mi chiedo perché avete completamente tralasciato il ruolo del calcitriolo ossia della vit.D3 che una delle poche cose su cui si può agire a buon mercato. Si veda la tab.6 dello studio (e l'apposito paragrafo sulla vit.D3).

Quindi contrariamente a quanto si diceva sopra è più agevole agire a monte che a valle dove bisogna intervenire su troppi fattori, tuttavia un'azione con la vit.D3 e gli anti-dht sarebbe da prendere in considerazione per agire dove si può e dove è ancora meno complicato.

Per venire a cose alternative come la Brotzu (e tornare on topic) sarebbe interessante vedere come equolo e DGLA agiscono insieme alla vit.D3.

Ciao

MA - r l i n
 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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Scusate la precisazione (forse e' stata gia' fatta altrove ..)

la vit. D3 e' il Colecalciferolo: nella trasformazione enzimatica a livello epatico diventa => CALCIDIOLO = CALCIFEDIOLO ..
Nel terzo passaggio - a livello renale - diviene => CALCITRIOLO che e' appunto la forma attiva di questa vitamina ...

Sotto l'azione dei raggi solari riusciamo invece a produrre (dopo qualche passaggio) solo un precursore di questa vitamina ...

Un saluto
 

loser712

Utente
8 Luglio 2017
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Gli integratori di vitamina d forniscono vitamina d solforato,mentre quella che produciamo con l esposizione al sole è la vitamina d solfato che risulta essere più completa perchè svolge molte più funzioni rispetto alla vitamina d solforato.
In poche parole gli integratori di vitamina d non sono efficaci come la vitamina d che produciamo naturalmente
 

kylott

Utente
18 Febbraio 2018
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Scusate ma non ho capito gli ultimi due commenti.

Conviene integrare con gli integratori o l'unica vitamina D sensata è quella prodotta con il sole?
 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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I precursori della -forma attiva- della vit. D sono almeno 5 (cinque)

Nessuna obiezione sul precursore prodotto a livello cutaneo (e ci mancherebbe ..[:)]) quello che precisavo sopra e' che l'unica forma attiva e' quella metabolizzata a livello renale stavo infatti menzionando il CALCITRIOLO ..

Colgo quindi l'occasione per segnalare che tutti dovrebbero fare almeno una volta, il dosaggio (ematico) della forma attiva ..

Un saluto
 

alb40enne

Utente
25 Dicembre 2008
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Per KyloTT:

Ciao, nessun problema sul precursore che andiamo a produrre a livello cutaneo dopo l'esposizione al sole ...
Va precisato .. che per taluni soggetti si ha una insuffic. trasformazione del precursore o a livello epatico o a livello renale ..

Quindi, dopo il dosaggio ematico della forma attiva, il medico decidera' se fare integrazione con un precursore/integratore: COLECALCIFEROLO (D3) o con il metabolita intermedio (CALCIFEDIOLO) ...

Qualora... a valle del dosaggio ematochimico, risultasse ancora insufficente ... il medico chiedera' direttamente la somministrazione del CALCITRIOLO ...

Un saluto

P.S.: ovviamente e normalmente gli integratori di libera vendita (tra virgolette) del precursore ... sono costituiti dal colecalciferolo (D3 appunto)
 

kylott

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18 Febbraio 2018
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alb40enne ha scritto:
Per KyloTT:

Ciao, nessun problema sul precursore che andiamo a produrre a livello cutaneo dopo l'esposizione al sole ...
Va precisato .. che per taluni soggetti si ha una insuffic. trasformazione del precursore o a livello epatico o a livello renale ..

Quindi, dopo il dosaggio ematico della forma attiva, il medico decidera' se fare integrazione con un precursore/integratore: COLECALCIFEROLO (D3) o con il metabolita intermedio (CALCIFEDIOLO) ...

Qualora... a valle del dosaggio ematochimico, risultasse ancora insufficente ... il medico chiedera' direttamente la somministrazione del CALCITRIOLO ...

Un saluto

P.S.: ovviamente e normalmente gli integratori di libera vendita (tra virgolette) del precursore ... sono costituiti dal colecalciferolo (D3 appunto)

Grazie per la precisazione.

Nelle ultime analisi avevo la Vitamina D a 48,1 ng/mL (quasi al limite), questa che viene misurata sarebbe la forma attiva?

Ha senso continuare ad integrare in questi casi o meglio interrompere per un certo periodo?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Io è da anni che punto sugli integratori, prima quelli farmaceutici in primis il Rocaltrol, ora anche su quelli alimentari e in particolare su quello liquido dello shop perché ho visto che non ho blocchi enzimatici che impediscono la trasformazione in calcitriolo (forma attiva).

Mi piace l'abbronzatura, ma temo il sole e i suoi raggi UV, l'abbronzatura è la riparazione di un danno al DNA, la cellula reagisce riparandosi con la melanina, ma intanto il danno è stato fatto ed è causa di invecchiamento e anche di calvizie. Gli UV potrebbero essere un innesco dell'aga, ossia una di quelle cose normali come lo stress che danno l'avvio al processo, lo dico perché in uno studio accurato sul proteoma - le proteine prodotte - dai follicoli con aga - si evidenziavano, oltre al solito percorso ormonale, anche proteine da reazione allo stress e da reazione all'azione dei raggi UV.

Quindi per me l'integrazione è la forma più smart (lett. furba) in ottica anti-age e anti-calvizie di assumere vitamina D3.

Ciao

MA - r l i n

 

manuchao

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...ci sono molte correnti di pensiero, a me, in generale, fa paura integrare la vitamina D3, ma in genere si va dalle 200UI al die fino alle 10.000 UI al die e anche più in casi di grave carenza...
Con venti minuti al sole produciamo 10.000UI per arrivare ad un massimo di 20.000UI al giorno. Qual'è il problema? L'integrazione di vitamina D si dimezza ogni giorno. Se noi prendiamo 10.000UI, il giorno seguente avremo a disposizione 5.000UI il giorno dopo 2.500UI per questo un'integrazione giornaliera è più efficace di una integrazione settimanale o mensile...perchè va in accumulo...
Il problema che alti dosaggi per lungo tempo di vitamina D potrebbero comportare ''calcificazione dei tessuti molli'' e quindi problemi circolatori...

 

marlin

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Altissimi dosaggi forse, ma appunto per evitare questo si diceva di integrare anche con vit.K2.

Ciao

MA - r l i n