>Il tradimento mi sembra abbia poco a che vedere con il presupposto riproduttivo. Invece, va a colpire la sfera emotiva
Evidentemente non hai letto Nulla dei miei scritti precedenti... Per quanto mi riguarda, e credo di essere in buona compagnia da parte di insigni studiosi (un nome per tutti il più celebre biologo ateo europeo Richard Dawkins), non esiste alcuna sfera emotiva che non sia, in un modo o nell'altro condizionata dai comportamenti indotti dalla chimica, e quindi in misura preponderante dalla ricerca di cibo e femmine riproduttive. Qualunque altro tipo di comportamento, può essere definito come deviante, non in senso negativo, ma nel senso di sfavorito e destinato all'insuccesso evolutivo.
Se io, ad esempio, gran amatore di donne, decidessi di non avere figli, dal punto di vista biologico ed evolutivo il mio comportamento sarebbe recessivo e deviante allo stesso modo di quello di un gay. Che poi io abbia, anche in queste condizioni, migliori possibilità di riproduzioni è un altro discorso, infatti l'evoluzione non ha previsto l'uso di contraccettivi e controllo delle nascite, se non per vie naturali (e brutali).
Il mio discorso è totalmente amorale quindi, totalmente alieno dalle eventuali emotività, che non nego in senso assoluto, ma nego quando si parla di caratteristiche proprie della specie, soprattutto in una visione fondamentale come quella riproduttiva, e quindi amorosa, se proprio devo usare un termine caro a tutti gli umani che nel corso dei millenni hanno infiocchettato questa naturalissima e potentissima spinta comportamentale con mille fiorellini e paroloni.