Una Domenica sera di otto anni fa, assieme ad amici stavamo per mangiare una pizza, uno di questi amici era presente fisicamente ma assente mentalmente : stava messaggiando con una ragazza .
La sua assenza si protraeva dal pomeriggio, bisognava trascinarlo, fargli attraversare la strada, interrogarlo su che pizza avrebbe preso, così, seccato da questa sua non presenza, gli dissi che aveva rotto, presi il mio cellulare e scrissi un sms a questa ragazza, non volli il numero di telefono di questa, semplicemente chiesi al mio amico di digitare il numero ed inviare .
Lo fece ed il suo continuo massaggiare improvvisamente si interruppe .
La serata continuò serenamente con tutti .
La domenica seguente ricevetti un sms da questa ragazza, poco più di un saluto .
La seguente ancora un altro, poi il mercoledì… due, tre al giorno… era diventata una piacevole abitudine, direi di più, una droga .
Fino a che, un giorno, spinti dalla curiosità ci vedemmo di sfuggita .
Lei era bella, capelli lunghi, lisci, piacevolmente formosa…
Pensai :”Si, una così con me… ora che mi ha visto cambieranno le cose!”
Effettivamente le cose cambiarono, cominciammo ad uscire .
La prima sera che uscimmo assieme lei mi disse che era fidanzata… però, ormai non capivo più nulla .
Appena scesi dall’auto il primo bacio, una breve passeggiata, lei mi disse che con me si sentiva al sicuro .
Cosa volere di più?!
Beh, la risposta è semplice, l’esclusiva !
Dopo un periodo in cui ci frequentammo, innamoratissimo, una sera le chiesi, candidamente, spavaldamente di mollare il suo fidanzato e metterci assieme io e lei .
Beh… quella sera mi sentii morire dentro quando mi rispose “sarai mica matto, vuoi che butti nel cesso cinque anni della mia vita!”
Le cose cambiarono, lentamente, lei mi rincorreva, mi sentiva sfuggire, io mi sentivo tradito .
Le telefonate diventavano un interrogatorio sul perché di questo mio distacco, non riusciva a capire .
Mi diceva “non capisco, sei nella situazione ideale, usciamo senza impegni…”
E senza impegni cominciai ad uscire ma qualcosa non andava .
Una sera, piombò nel negozio dove lavoravo e piangendo mi disse che sapeva che avevo un’altra, cosa non vera, chiamando il 190 dell’omnitel e dando i miei dati riuscì a sapere che, il credito che le dicevo di non avere il realtà c’era, che avevo una promozione per gli sms .
Mi chiese in lacrime “perché mi stai mollando?” ma in realtà non la mollavo, non ci eravamo mai messi assieme .
La storia lentamente fin
La sua assenza si protraeva dal pomeriggio, bisognava trascinarlo, fargli attraversare la strada, interrogarlo su che pizza avrebbe preso, così, seccato da questa sua non presenza, gli dissi che aveva rotto, presi il mio cellulare e scrissi un sms a questa ragazza, non volli il numero di telefono di questa, semplicemente chiesi al mio amico di digitare il numero ed inviare .
Lo fece ed il suo continuo massaggiare improvvisamente si interruppe .
La serata continuò serenamente con tutti .
La domenica seguente ricevetti un sms da questa ragazza, poco più di un saluto .
La seguente ancora un altro, poi il mercoledì… due, tre al giorno… era diventata una piacevole abitudine, direi di più, una droga .
Fino a che, un giorno, spinti dalla curiosità ci vedemmo di sfuggita .
Lei era bella, capelli lunghi, lisci, piacevolmente formosa…
Pensai :”Si, una così con me… ora che mi ha visto cambieranno le cose!”
Effettivamente le cose cambiarono, cominciammo ad uscire .
La prima sera che uscimmo assieme lei mi disse che era fidanzata… però, ormai non capivo più nulla .
Appena scesi dall’auto il primo bacio, una breve passeggiata, lei mi disse che con me si sentiva al sicuro .
Cosa volere di più?!
Beh, la risposta è semplice, l’esclusiva !
Dopo un periodo in cui ci frequentammo, innamoratissimo, una sera le chiesi, candidamente, spavaldamente di mollare il suo fidanzato e metterci assieme io e lei .
Beh… quella sera mi sentii morire dentro quando mi rispose “sarai mica matto, vuoi che butti nel cesso cinque anni della mia vita!”
Le cose cambiarono, lentamente, lei mi rincorreva, mi sentiva sfuggire, io mi sentivo tradito .
Le telefonate diventavano un interrogatorio sul perché di questo mio distacco, non riusciva a capire .
Mi diceva “non capisco, sei nella situazione ideale, usciamo senza impegni…”
E senza impegni cominciai ad uscire ma qualcosa non andava .
Una sera, piombò nel negozio dove lavoravo e piangendo mi disse che sapeva che avevo un’altra, cosa non vera, chiamando il 190 dell’omnitel e dando i miei dati riuscì a sapere che, il credito che le dicevo di non avere il realtà c’era, che avevo una promozione per gli sms .
Mi chiese in lacrime “perché mi stai mollando?” ma in realtà non la mollavo, non ci eravamo mai messi assieme .
La storia lentamente fin