Studio su acidità/ph alterato e caduta.

nivalensi

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30 Maggio 2007
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Secondo voi? io direi che è plausibile come cosa..

ARTICOLO______________________________________________
Le sostanze minerali sono i garanti della nostra salute e della nostra bellezza, queste ultime fioriscono e durano fino a che i depositi di minerali della pelle, dei capelli,delle unghie, del sangue e delle ossa sono pieni.

Il nostro sangue ha la necessità di mantenere entro certi limiti il ph ad un valore di 7,45Il ph è un valore che riflette il grado di acidità o basicità di una sostanza, sia essa solida che liquida.



La scala del ph varia da 0 a 14 con il valore 7 che rappresenta la neutralità, invece mano a mano che si scende sotto questo valore la soluzione è sempre più acida mentre al di sopra è sempre più alcalina.

In teoria ogni volta che ingeriamo un alimento sia esso acido che alcalino il nostro organismo reagisce a livello chimico per ristabilire il valore del ph nel sangue e in altri organi del nostro corpo.

Il vero problema è che questi valori sono stati settati durante milioni di anni di evoluzione in cui i nostri progenitori mangiavano una grande quantità di frutta e verdura che essendo alcalina di gran lunga riusciva a compensare la componente acida che derivava da carne e pesce.

Al giorno d’oggi purtroppo lo stile di vita non ci permette di mangiare grosse quantità né di frutta né di verdura , ci nutriamo sempre meno di questi alimenti, dando spazio a cibi pronti, elaborati e surgelati

Un esempio lampante può essere il pranzo di un italiano che trascorre la giornata fuori casa mangiando un panino oppure un piatto di pasta o un trancio di pizza con una bibita (coca cola, aranciata, birra) esclusivamente e potenzialmente acidi.

Questi acidi derivanti dall’alimentazionediventano molto pericolosi per il nostro organismo, infatti, colpiti da acidità, sono coloro che praticano sport come jogging, bodybuilding, ciclismo maratone e calcio.

Molti sportivi non risplendono solo nelle loro prestazioni fisiche, ma, per cosi dire, anche nelle loro fronti stempiate.

A causa dell’intensa attività fisica si ha un’iperproduzione di acido lattico il quale per essere neutralizzato necessita di sostanze minerali e se queste non vengono assunte dall’alimentazione o integrazione il corpo si rivolge in primis alle riserve situate nel cuoio capelluto.



Cosa fare per fermare la caduta?

Innanzitutto bisogna cercare di limitare o addirittura eliminare i produttori di acidi; caffè, dolciumi, troppa attività fisica, car
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Purtroppo è una vecchia teoria, che non ha trovati riscontri nella pratica, piuttosto diffusa.

Si pensi solo, peraltro, che la 5 AR tipo II viene messa fuori combattimento proprio da un'acidità molto maggiore rispetto a quella normale...

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Diciamo che è risaputo a livello di medicina altenativa, quella ufficiale riconosce solo alcuni stati estremi di vera acidosi come patologica.

Io come cultore di cure alternative non voglio di certo censurare questa cosa, ma informare a 360° è mio dovere, nonché dire che a questo teoria personalmente credo poco.

Si legga questo in proposito (che è abbastanza fresco):

http://www.intelihealth.com/IH/ihtIH?d=dmtHMSContent&c=465747&p=~br,IHW|~st,24479|~r,WSIHW000|~b,*

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Molto sinteticamente dice quello che, in analoghe occasioni, è stato ribadito qui altre volte:

- che il corpo ha meccanismi molto complicati ed efficienti di regolazione del rapporto base/acido
- che anche se alcuni tumori crescono meglio in ambiente acido questi test sono stati fatti in vitro e in vivo può essere anche l'opposto.
- che la dieta agisce sul ph urinario e non su quello che conterebbe che è il ph del sangue
- che i test del ph su saliva e urine non dicono nulla sul ph del sangue
- che la dieta alcalina, priva il corpo di sostanze utili (come acidi grassi, calcio e vit.D3, fitonutrienti e ottime proteine vegetali e vitamine).
- che chi si occupa professionalmente di dieta e salute non consiglia le diete alcaline, mancando studi a supporto sull'uomo
- che chi ha scritto queste cose è una nutrizionista con i fiocci e i contro-fiocchi[:D] (la firma estesa).

Ciao

MA - r l i n


 
18 Maggio 2003
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Dopo un lunga esperienza personale non sono daccordo su molti punti... L'uomo è nato frugivoro...mangiavamo quasi esclusivamente frutta fresca e cruda... L'alimentazione di oggi porta inevitabelmente all'acidosi con i conseguenti problemi.

Ho provato questo sul mio corpo. Ho provato svariate diete su di me. Sono sicuro che una dieta ottimale consista nel consumare il 60-70% di frutta e verdura crude. Non prendo la febbre da 4 anni...prima ogni inverno stavo male. Non penso sia un caso.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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La frutta e la verdura fanno davvero bene, difficile trovare una dieta seria che non le consigli, ma questo non dimostra che la teoria sopraddetta sia quella giusta, anzi di solito si parla dei benefici delle fibre sull'intestino e dei principi nutritivi di questi cibi a partire da antiossidanti e vitamine.

Quanto all'uomo frugivoro, un paleontologo non potrebbe sottoscriverlo (forse qualche antenato dell'uomo lo è stato, ma la specie si è evoluta con diete piuttosto proteiche tanto che da queste considerazioni è nata appunto la cosidetta paleo-dieta...).

Per ovviare a questo equivoco anche nei link di chi sostiene questa teoria si afferma che l'uomo primitivo mangiava oltre alle carni, molta frutta e verdura, che è sicuramente più corretto.

Ciao

MA - r l i n
 

yankee

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9 Settembre 2007
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E' la teoria di Jentschura: ACIDOSI=MALATTIA
Lui sostiene di avere curato molte persone con questa, dalla calvizie ai tumori.
Yuza, anche io ho provato per breve tempo una dieta simile alla tua: purtroppo oltre al calo di peso sensibile, ho avuto dei problemi ai denti e ai muscoli (denti sfaldati e muscoli molto assottigliati)..in compenso la situazione dei capelli è rimasta stabile[:)]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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L'acidosi, propriamente intesa, è questa:

http://it.wikipedia.org/wiki/Acidosi

http://it.wikipedia.org/wiki/Acidosi_metabolica

Ma nella teoria di cui si parla si ritiene che variazioni dell'acidità delle urine comportino la stessa situazione nel sangue e quindi acidosi conclamata, invece, come detto sopra, il corpo fa di tutto per tenere l'equilibrio del PH nel sangue entro gli stretti limiti 7,35-7,45 e solo quando li si sfora si ha l'acidosi o, al contrario, l'alcalosi (che pure da problemi).

Ciao

MA - r l i n
 
18 Maggio 2003
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la dieta paleolitica non consisteva nel mangiare oltre le carni frutta e verdura...ma esattamente il contrario...mangiavano sempre frutta e verdura e saltuariamente(quando le battute di caccia avevano buon fine) carne. Ricordiamoci che l'allevamento non esisteva. La carne veniva mangiata saltuariamente e non tutti i giorni come si fa oggi.

Il sangue deve rimanere in quel range altrimenti si rischia grosso. Ma quando ingeriamo cibi che lasciano ceneri acide il corpo per tamponarle e mantenere il sangue leggermente alcalino, e costretto agli straordinari mobilizzando sali dalle ossa etc...

Yankee non riesco a capire come hai fatto ad avere problemi. Io sono uno sportivo professionista e ho fatto anche la dieta a zona tempo fa. Ti posso dire che mangiando 70% di frutta sta da Dio. Problemi risolti??

Carie: da quando faccio questa dieta non ho avuto più un problema ai denti
Tendini e muscoli: Recupero velocissimo dopo le sedute...infiammazioni ai tendini scomparse
Problemi urinari: con la dieta a zono ho avuto grossissimi problemi alle vie urinarie....cistiti etc... Con questa dieta scomparse del tutto

Febbre: scomparsa da quattro anni


Logicamente bisogna bilanciare bene ciò che si mangia...e quando si mangiano le proteine assumerle di alto valore biologico(bianco d'uovo)

Vi ricordo che nel latte materno umano le proteine sono bassissime...eppure i bambini crescono ad una velocità paurosa.

 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ma tu, Yuza, c'eri a quei tempi ? [:D] Parliamo di periodi molto lunghi e di spazi e tempi molto diversi e differenziati, ma da quando ho iniziato a interessarmi di antropologia (oltre vent'anni fa) ho sempre incontrato sui testi scientifici la descrizione delle abitudini di cacciatori e raccoglitori che si spostavano dietro le mandrie di animali, almeno per quanto riguarda l'homo sapiens, la nostra specie.

Ciao

MA - r l i n



 
18 Maggio 2003
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Non c'ero ma sto riportando cio che gli archeologi dicono. L'homo sapiens è comparso 200000 anni fa....uno sputo in confronto all'evoluzione... Il dna per modificasi e per adattarsi a una nuova alimentazione ci mette milioni di anni. E comunque sia spero che non penserai che quei cacciatori che cacciavano con lance alquanto rudimentali,potessero procurasi una bistecca al giorno.

Il bum del consumo di carne è avvenuto solo nel dopoguerra. Basta sentire quanche nonno per sapere che da bambini la mangiavano solo nelle festività.

Infatti ecco il bum di nuove malattia che ci attanaglia negli ultimi 30 anni.

Leggi il libroFattore Enzima scritto da uno dei più grandi gastroenterolgi mondiale....vedrai che c'è un filo che collega quello che dice, alla dieta senza muco,alla dieta del ph, e alla famosissima dieta Gerson.

Altrimenti se proprio volete testare con mano, fate una dieta iperproteica per 3 mesi scrivete come state. Poi provate una dieta prevalentemente frugivora. A voi la sentenza.
 

crack

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26 Ottobre 2004
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La dieta iperproteica l'ho fatta per ben piu' di tre mesi e sono sempre stato benissimo.
Vatti a leggere la diatriba tra me e Armandino e vedrai il mio pensiero in materia.
Non c'e' nulla che avalli scientificamente le amenita' circa i problemi alle ossa e le diete iperporteiche.
Per il resto, dico che il male degli ultimi anni si chiama sindrome metabolica, e le proteine non c'entrano nulla.
 

yankee

Utente
9 Settembre 2007
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Non ho mai pensato molto alla dieta paleolitica: nessuno può sapere con certezza cosa mangiassero, magari tanta carne, magari solo erba, magari i sassi[8D] e poi non siamo più nel paleolitico: abitudini e usi completamente diversi..
Di libri sull'alimentazione ne ho letto a bizzeffe, il libro che leggevo smentiva sempre quello precedente e cosi facendo la confusione aumentava.
Appurato che frutta e verdura sono importanti, a chi credere?
Ai low carbo? Agli ehertisti? Agli iperproteici? Ai cerealicoli? [V]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Scusa Yuza, ma non sono gli archeologi che si occupano di preistoria, bensì i paleontologi....

L'homo sapiens è una specie compiuta, ma non è nato dal nulla, il discorso del poco tempo per l'evoluzione, lo si può fare con il neolitico, ossia il passaggio ad agricoltura e allevamento che in termini evolutivi è appunto molto, troppo recente, non con la preistoria che ha visto la specie homo evolversi come cacciatori e raccoglitori nel corso di un milioncino di anni.

Nei siti paleolitici del resto si trovano giacimenti di ossa di animali vari, ma non ci sarebbe neanche bisogno di questo perché alcune tribù attuali vivono o vivevano sino a pochi anni fa in condizioni selvagge e si sa bene che si alimentano con caccia e pesca, oltre a sfruttare diverse specie vegetali commestibili (che non rappresentano il loro unico cibo).

Proprio partendo dalle abitudini più vegetariane del neolitico che sarebbero una recente imposizione della civilizzazione sono nate le diete proteiche.

Personalmente io le ho seguite e le sto seguendo e mi sto trovando bene (e in linea), ma ammetto di non essere mai stato fruttariano e quindi di non potere fare confronti, anche se al momento non ne sento ovviamente l'esigenza, visto che la mia dieta attuale mi sta soddisfacendo non poco e che le basi di un simile approccio non mi sembrano solide.

Anche l'intestino umano parla abbastanza chiaro, non è quello degli erbivori (molto sviluppato), ma assomiglia di più a quello corto dei carnivori, è leggermente più lungo, quindi adatto a un regime onnivoro con ampio spazio per le proteine (che un tempo significavano più che altro carne).


Ciao

MA - r l i n
 
18 Maggio 2003
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Cosa dici?? Il nostro intestino simile a quello dei carnivori...sei proprio fuori strada marlin. Informati bene.

Se davvero l'uomo è un carnivoro (come molti, anzi moltissimi, credono), perché non mangia la carne come tutti gli altri veri carnivori, e cioè cruda? Sarebbe opportuno porsi di tanto in tanto questo genere di domande, senza dare tutto per scontato e senza dare credito alle altrui opinioni a scatola chiusa.

Molti biologi e fisiologi sono d'accordo nell'affermare che l'uomo, in realtà, non è fisiologicamente costruito per mangiare carne, e offrono prove estremamente convincenti. Vediamo quali: la classe dei carnivori ha una struttura fisica predatoria (artigli, canini sviluppati), intestino breve (solo 3 volte la lunghezza del tronco) e fortemente acido (10 volte di più di un normale erbivoro); l'intestino breve, lungo 3 volte il tronco, serve ad evitare una sosta troppo prolungata della carne ingerita, in quanto essa è facilmente putrescibile. L'intestino breve, inoltre, è fortemente acido perché deve neutralizzare le sostanze tossiche carnee.

Vediamo come avviene la digestione della carne: una volta giunta nello stomaco la carne ha bisogno, per essere digerita, della secrezione di succhi gastrici ricchissimi di acido idrocloridico. I carnivori, infatti, secernono grandi quantità di acido idrocloridrico, atto a sciogliere le ossa. Il tratto intestinale dove avviene l'ultima parte della digestione, che serve a far passare gli elementi nutrivi nel sangue, deve per forza di cose essere meno lungo possibile: si deve considerare, infatti, che il pezzo di carne altro non è che un cadavere in putrefazione che crea velenosi rifiuti all'interno del corpo. Il carnivoro, quindi, deve liberarsene il più presto possibile. Il problema, per i non carnivori, è la lunghezza del tratto intestinale, che a volte è lungo addirittura 20 volte il tronco. Se i non carnivori mangiassero carne, questa rimarrebbe nel loro corpo un tempo troppo lungo, avvelenandoli.

Passiamo alla classe degli erbivori: struttura fisica forte ma non aggressiva, dentatura priva di veri incisivi superiori per addentare frutti, e canini per dilaniare; intestino lungo sino a 20 volte il tronco, enzima digestivo capace di trasformare e assimilare la cellulosa delle piante. Gli erbivori secernono una quantità minima di acido idrocloridrico, non sufficiente a digerire del tutto la carne.

Poi c'è la classe degli onnivori, parenti stretti dei carnivori, che conservano una certa aggressività e sono simili in molte caratteristiche fisiche ai carnivori; molti, ad esempio, non collocano il cane tra i carnivori, poiché se nutrito di sola carne esso muore.

Adesso osserviamo l'uomo: struttura fisica non aggressiva, tubo digerente lungo 12 volte la lunghezza del tronco, mandibole deboli e non pronunciate, secrezione salivare idonea (grazie alla ptialina) agli amidi dei cereali, dentatura sviluppata soprattutto negli incisivi per mordere e addentare frutti e nei molari piatti e robusti per macinare semi, stomaco debole e poco acido, che non possiede gli enzimi adatti a neutralizzare le sostanze tossiche prodotte dalla decomposizione della carne; inoltre il suo intestino ha bisogno di stimoli che favoriscano il movimento peristaltico: frutti, cereali ed ortaggi hanno queste capacità, la carne no. L'intestino crasso, inoltre, per ottimizzare la sua funzione deve avere un contenuto acido: i semi, le radici e i frutti lasciano nel crasso residui acidi, mentre le carni lasciano residui alcalini: ammoniaca e basi diverse. Fisiologicamente l'uomo è più simile ai mangiatori di piante e agli animali da pascolo e da foraggio (come le scimmie, gli elefanti e le mucche), che non ai carnivori come tigri e leopardi. I carnivori, ad esempio, non traspirano dalla pelle: la temperatura corporea viene regolata con il respiro accelerato e l'estrusione della lingua. Gli animali vegetariani, invece, sono dotati di pori sudoriferi per eliminare le impurità e regolare la temperatura.


Non dico che l'uome debba essere completamente frugivoro anzi...continuo però a ripetere che debba essere PREVALENTEMENTE FRUGIVORO..
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Proprio perché mi sono informato bene (e non da oggi) ribadisco quanto detto sopra, ossia che è l'apparato digerente umano è più vicino a quello dei carnivori che a quello degli erbivori, in effetti in natura esistono gli...onnivori.

http://it.wikipedia.org/wiki/Onnivoro

Ciao

MA - r l i n
 

proteina1973

Utente
7 Agosto 2008
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Se posso dire la mia l'articolo indicato da Marlin riporta parecchie inesattezze, ad esempio quando si fa l'elenco degli alimenti che non sarebbero permessi da una dieta alcalinizzante viene detto quanto segue :

I prodotti caseari sono ricchi di vitamina D (non mi sembra proprio, se poi uno considera un contenuto medio di 20UI di D3 come un buon contenuto allora il salmone cos'è ?!?)

Frutta (non mi sembra che le diete alcalinizzanti non permettano l'assunzione di frutta....ANZI direi l'opposto )
In ogni caso nelle diete alcalinizzanti non viene mai indicato di rinunciare completamente a determinati alimenti ma bensì di limitarli, quindi no alla carne tutti i santi giorni no ai formaggi tutti i santi giorni ecc.. In pratica bisogna ritrovare un certo equilibrio.

Poi invece mi trovo d'accordo con Marlin sul fatto che l'uomo è anche carnivoro altrimenti non si spiegherebbe la presenza dei denti canini.

Ciao