1) no non sono un medico, ma i dermatologi del Gitri cui mi sono rivolte tempo addietro mi hanno riferito che gli antiandrogeni topici non servono.
2) di ricerche sul web non ne ho lette qualche, ma moltissime. Leggo di biologia e chimica regolarmente.
3) ho provato sulla mia pelle progesterone al 2% insieme a idrocortisone butirrato estrone base + minoxidil e nell'arco di quasi un anno sono visibilmente peggiorato.
Sospendenddo queste lozioni (prescrittemi da Marliani nel 2003) ho preso fra le cure ufficiali la nipononivea e sono migliorato.
Citazione:
se siete tanto convinti delle vostre teorie perche' non vi siete presi una laurea in medicina e specializzati in dermatologia, cosi' avreste potuto curare voi le persone nel modo ottimale? [...] infine aggiungo: non interessa nulla degli studi che ci possono essere o no su internet, di pubblicazioni, quello che conta sono i casi concreti, i benefici che le persone possono avere avuto con gli antiandrogeni topici anche se non pubblicizzati
1) non vedo qual è il nesso così stretto fra l'avere una opinione in un ambito epistemico-conoscitivo e la pratica di un ruolo professionale. Io potrei professare una dottrina politica-economica-filosofica ma ciò non mi vincola affatto a fare il politico,l'economista o il filosofo.
2)Se a te non interessa nulla dei libri di dermatologia e degli articoli accreditati nella letteratura scientifica questo è un tuo diritto. Ma non credo che sia il miglior né l'unico modo di afforntare il problema. Non credo si possa fare a meno dal considerare ciò che è scritto da dottori più che competenti in un dato ambito conoscitivo.
Il punto è che una volta l'informazione era più difficilmente accessibile e nessuno si sarebbe sognato di mettere in discussione la dottrina professata da un medico, a meno che non fosse stato un medico. Oggi però la rete rende facile l'acquisizione di conoscenze e può far nascere delle opinioni nei soggetti liberi. Io non dico mie opinione in moto totalmente arbitrario però, come vorrebbe sottintendere l'amico rick75 (che anzi insinua discredito nelle mie affermazioni in base al mero fatto che non sono dermatologio specialista, puntualizzando che non gli interessa se nelle riviste specializzate è scritto così e così):
- Ho fatto riferimento al gruppo Gitri che non fa uso di antiandrogeni.
- Potrei, ma ora non ne ho il tempo, fare riferimento a casi concreti presenti sui siti americani e italiani di pazienti che non hanno avuto il benché minimo miglioramento con l'uso topico di antiandrogeni, mentre sarebbe più difficile trovare casi di pazienti che hanno significativamente migliorato la loro condizione a seguito dell'uso esclusivo di antiandrogeni topici non accompagnato dai principi attivi accreditati come efficaci quali minoxidil, finasteride/dutasteride, 17-alpha estradiolo.
- infine ho fatto riferimento a due gap bibliografici: in primo luogo non c'é una sola sperimentazione seria di queste sostanze specificamente tricologica ma studi su acne e irsutismo. In secondo luogo nei trattati che mi è stato possibile consultare online non ho trovato nulla circa l'uso di antiandrogeni topici eccetto il 17 alpha estradiolo. Al contrario ho riportato due passi da due diversi trattati fra cui un memoriale del diciannovesimo congresso mondiale di dermatologia dove si nega esplicitamente una efficacia degli antiandrogeni topici nella cura della calvizie comune.
Ognuno segua la sua strada, se vi alletta provare sostanze di non provata efficacia fate pure. Io mi concedo il diritto di dissentire e esprimere democraticamente e civilmente il mio punto di vista in questo forum, come utente e soprattutto come moderatore.