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nara

Utente
15 Ottobre 2005
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io non ne so niente di tutto questo, la cosa triste e sconcertante però è che come cure siamo fermi a 10 anni fa..e se le cure sono quelle di 10 anni fa significa che tanta ricerca non se ne poi fatta...credo che se fosse solo una questione di interessi, si sarebbero messi d'accordo per trovare qualcosa di risolutivo a prezzi esorbitanti, invece siamo nel 2006 e non c'è niente di risolutivo neanche a prezzi esorbitanti.

sono su questo forum da ottobre e mi rendo conto che la cosa che alimenta questo forum è la speranza, e la condivisione delle poche informazioni che abbiamo a disposizione, di soluzioni invece c'è ne sono pochine, definitive...nessuna.
parlo per chi ha problemi veri di capelli e non un inizio di diradamento invisibile.


scusate l'intromissione, ma l'argomento mi sta a cuore.

ciao
 

ricerca

Utente
4 Settembre 2004
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Ho domandato ai dottori romani la possibilità di avere il loro codice identificativo per il 5 per mille e ho scoperto che ne sono sprovvisti (molto probabilmente per loro imperizia ) .............

No comment

 

j3njy

Utente
12 Maggio 2003
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Ho rispetto per tutti sia chiaro, conosco bene il problema della mancanza di sicurezza, la frustrazione ... e perchè no ... il voler vedersi con qualche capello in più, ma rendetevi conto di una cosa davvero molto banale : Fino a quando la gente continuerà a far guadagnare miliardi di dollari alle case farmaceutiche comprando finasteride, dutasteride, revivogen, toppik e altri rimedi parziali e sopratutto temporalmente limitati (al massimo rallenta la calvizia) per quale motivo dovrebbero tirar fuori prodotti innovativi e sopratutto DEFINITIVI tipo H.M. e simili ?

Siamo arrivati al punto che le case farmaceutiche inventano malattie pur di vendere i loro MIRACOLOSI prodotti.

Cito alcuni esempi ... Sindrome di Iperattività nei bambini che si cura col RITALIN, virus H5N1 meglio conosciuto come Aviaria per vendere un fantomatico Tamiflu ... ecc... ecc...

Vorrei farvi riflettere banalmente non solo sulla situazione scientifica legato al problema della Calvizia, ma quanto al problema su cosa fa un'azienda farmaceutica ..... !!!!

Cordialissimi Saluti a tutto il forum !
 

capello83

Utente
26 Febbraio 2005
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Citazione:Messaggio inserito da nissano
Ma il post di armanno è relativo..
Intercitex è in fase 2



Ma che fase 2 ancora ha da partire e siamo già con 2 mesi di ritardo poi la fase durerà 2 anni poi altro ritardo altri 2 anni per la fase 3 e poi prima che la comercializzino allelluia
 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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[cp]Dal momento che a proposito dell'argomento hair moltiplication, si leggono nei vari forum e in molti siti, notizie
frammentarie, incerte e di non sicura provenienza e, considerando l'importanza teraputica per la cura delle calvize che riveste la terapia genica, ho pensato di riportare di seguito e analizzare quanto viene divulgato dalla stessa intercytex a proposito dell'argomento che è oggetto di questo topic e di questa sezione del forum.

ICX-TRC is an autologous hair regeneration therapy intended for the treatment of male pattern baldness and female diffuse alopecia.

A small sample of hair follicles is taken from the patient during a simple 30 minute operation carried out under local anaesthetic at a hair or skin Xxxxxx. The Xxxxxx will send the biopsy to Intercytex’ manufacturing facility where the hair-inductive dermal papilla cells are dissociated from the rest of the follicle. These cells are cultured and expanded in proprietary media over three weeks and subsequently returned to the Xxxxxx in a sterile suspension. Using a specialised delivery system, the hair-inductive dermal papilla cells are microinjected intradermally into the patient’s scalp. The treatment is performed under local anaesthetic and comprises a single procedure of superficial injections, each injection delivering a minute volume of media containing dermal papilla cells capable of inducing new hair growth. Following the procedure, new hair growth should become evident after approximately three months.

It is intended that ICX-TRC will be used by specialists in hair transplant centres, dermatologists and plastic surgeons to treat patients with hair thinning or hair loss.

Intercytex will initially develop ICX-TRC to treat male pattern baldness and expand the indication to include treatment of female diffuse alopecia.

Phase I clinical trials (safety) have been completed in seven volunteers at a single UK transplant centre. No safety issues have arisen and five out of the seven patients have shown increased hair numbers. A Phase II clinical efficacy trial on patients with male pattern baldness is planned to commence in mid 2006.





>Problema n.1-

Nei post inziali del thread,
ci si chiedeva come funzionasse l'h.m e sopratutto se i neobulbi sottoposti a coltura, fossero impiantati direttamente nello scalpo o servissero solo come base donante per trapianti da eseguirsi con le tecniche tradizionali fue o strip.

Nel testo viene specificato che il tipo di clonazione (sviluppato sulla dissociazione della papilla dermica dal resto del follicolo) è basata sulla reintroduzione della cellule trattate in coltura, direttamente nella cute del paziente, mediante micro-iniezioni superificiali.

Sarebbe un risultato meraviglioso che consentirebbe la coltivazione di un numero notevole di bulbi che potrebbero in effetti essere
-inniettati- (per adoperare lo stesso termine utilizzato dalla intercytex) nello scalpo, anche con una densità di 120 bulbi per cm2.
Se così fosse tra alcuni anni tutti potrebbero riavere la chioma desiderata sulla propria testa! Si avvererebbe il sogno di molti, ovvero di prendere qualche giornata di ferie, recarsi nel centro specializzato, fosse anche in siberia, sedersi sulla sedia e vedersi fare una bella inizione dei capelli, con una densità maggiore di ogni trapianto attuale e poi aspettare circa 3mesi (c'è scritto così) per veder spuntare la chioma dei bei tempi.

Unfortunly però, occorre rilevare che putroppo i dati diffusi dalla stessa interc. sono molto generici, non si precisa ad es. come venga risolto il problema dell'irrorazione sanguigna dei bulbi trapiantati, i quali non si dovrebbero poter autoalimentare da soli (tale problematica viene parzialmente superata con le tecniche d'impianto attuali, poichè i bulbi vengono trapiantati con tutta la loro struttura nutritiva e dunque anche con la struttura vascolare e, nonostante ciò il 30% d'essi muore lo stesso).

Dunque non è dato di sapere dall interc. come venga garantita l'efficacia del microinnesto nel tessuto!

Si potrebbe sperare che la metodica non venga svelata per via della concorrenza e dell'esistenza di progetti affini, ma anche anche se si vuol essere ottimisti e si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, questa reticenza non può passare innosservata dal momento che se quelli della interc. vogliono davvero passare la fase II, dovranno quantomeno, se non divulgare, almeno render noto alla comunità scientifica almeno a grandissime linee, la metodica d'innesto e d'intervento, prima che possano sperimentare sull'uomo tale tecnica su un ampia scala.


Punto II:

Dalla lettura del topic, si evince che ad alcuni di noi iscritti, è sembrato che tale progetto FOSSE GIA' IN FASE II, dato che in molti forum mondali qualcuno ha diffuso tale notizia!

Ma nel sito della interc. non c'è davvero scritto che hanno inziato la fase II! Esiste solo una dichiarazione d'intenti.

Infatti, a tal proposito, la stessa interc. ha diffuso testualmente SOLO E UNICAMENTE questa notizia che riporto nuovamente: A Phase II clinical efficacy trial on patients with male pattern baldness is planned to commence in mid 2006.


In tale stringa di testo, si fa riferimento alla generica volontà di far iniziare la fase 2, a metà 2006, ma NON C'E' SCRITTO NULL'ALTRO, nè tantomeno è stata comunicata la data d'inizio, il luogo ecc.

Dato che la interc. sta lavorando a tale progetto (e necessita ovviamente di ingenti finanziamenti), avrebbe tutto l'interesse a pubblicizzare i progressi dei progetti terapeutici,
ma scrivere che s'intende iniziare una evoluzione degli studi a metà 2006, significa solo alimentare i cosiddetti rumors.

Occorre considerare che una notizia siffatta cmq non ha valenza scientifica, poichè dovrebbe esser basata almeno su di un minimo di dati clinici certi.

Qualora alla interc. avessero davvero sviluppato il knowhow necessario per l'evoluzione degli studi sull'h.m e avessere potuto applicare davvero tale background di conoscenze scientifiche al loro progetto (che rappresenta la nostra grande speranza), avebbero avuto tutto l'interesse a publicizzare l'avvento della fase in modo serio e scientificamente ineccepibile, senza ricorrere ai rumors dei forum.


Leggendo e documentandomi sull'argomento e studiando le notizie diffuse da coloro che si occupano che studiano, lavorano o finanziano il progetto dell'h.m, mi sono alfine fatto la seguente idea.

La mia (personalissima) sensazione è che al momento la comunità scientifica abbia la base di conoscenze necessarie alla dissezione della papilla dermica dal bulbo e alla coltura in vitro dei neobulbi moltiplicati mediante terapia genica, ovvero derivati dalla coltura delle cellule così prelevate.

Ma al momento sembra che neanche gli operatori scientifici, sappiano esattamente quale sia la strada più sicura da seguire per impiantare sullo scalpo e far vivere i neobulbi ottenuti mediante tale tecnica.

Questo non è un problema irrisolvibile nei prossimi anni, ma non è neanche un problema da poco!

Ciò non toglie che si possano effettivamente avere dei benefici a medio termine (ad.es dal 2010-11 in poi) dalla ricerca sull'h.m.

Ma ritengo i benefici ottenibili a breve o medio termine in campo tricologico, non siano relativi alle microinnezioni miracolose di capelli sulla testa (putroppo).
Ma all'ottenimento di una base donante praticamente inesauribile, a cui ricorrere quando coloro che vogliano sottoporsi a trapianti autologhi abbiano esaurito le possibilità di prelievo di uf, data la compromissione del tessuto donante che una volta divenuto cicatriziale, diviene inutilizzabile (ovvero dopo 4-5 interventi).

In tali
 

boe

Utente
22 Marzo 2005
233
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Klimt, essendo la Intercytex una società biomedica quotata in borsa da poco con una capitalizzazione di circa 60 milioni di euro, è interesse della stessa non dare notizie troppo precise se non piccole e generiche note informative o di intenti, ciò al fine di evitare facili speculazioni. Credo che la strategia si quella giusta. Da quando si è quotata in borsa ad oggi la INT. ha perso circa il 115%. Questi tipi di società biomediche quotate perdono tanto e in modo continuativo fino al momento in cui un bel giorno se ne escono con una nuova invenzione che fa schizzare il titolo in alto in modo assurdo.
 

kkkkkk

Utente
20 Maggio 2006
159
1
165
se son riusciti a far drizzare l'uccello ai 90enni penso ke prima o poi riusciranno anke a farci ricrescere qualke capello,solo questione di tempo.
Saluti
 

j3njy

Utente
12 Maggio 2003
11
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E intanto mentre voi CREDETE di curare questa malattia non vi rendente conto che il motivo per cui non si curerà mai è perchè vi accontentate sempre della classica pillolina e cremina ..... e soldi soldi soldi soldi che si beccano le case farmaceutiche, che probabilmente possono comprare ... acquisire nuove società se scoprissero fossero un problema per il loro business in quanto vicino alla cura miracolosa per i vostri bei capelli.

SVEGLIA GENTE !!!!!!! Lasciate perdere tutte le porcharie ... fina, duta, mino, e allora avendo una fonte di guadagno pari a 0 , le case famaceutiche rivoluzioneranno i metodi classici con nuovi metodi EFFICACI !!!