Ciao a tutti,
mi scuso in anticipo per il papiro, però non era possibile davvero fare di meno.
Il motivo è che in questo documento ho provato a suffragare una ipotesi con argomentazioni di natura scientifica (con fonti sempre ed opportunamente citate e sulla base del materiale postato in questo forum e cercato in rete) che sia alternativa a quella tradizionale dell'Alopecia Andro Genetica, andando pertanto a individuare l’ipotesi di Alopecia da Disfunzione Deglutitoria.
Oggi mentre ero a pranzo mi sono ritrovato in una situazione ideale per fare delle minuziose osservazioni: seduto al mio tavolo una persona di 70 anni pelata da sempre, tavolo a sinistra coppia di due ragazzi capellone e amico boccia, nel tavolo a destra tre sessantenni di cui due donne e un uomo, sulla sessantina.
Tutto l'allegro gruppo me compreso era, tranne il capellone, colpito da chiari problemi di diradazione ai capelli.
Ho rubato alcune foto -non allego per ovvi motivi- che sono state utili per osservare alcuni dettagli da vicino senza che qualcuno chiamasse le forze dell’ordine per portarmi via.
Vorrei fare delle considerazioni e sentire cosa ne pensate a riguardo.
soggetto A (donna, 60): capelli fini e in diradazione, problemi evidenti alle arcate dentali con carente intercuspidazione dentale (incisivi fortemente sporgenti in avanti), platisma cadente
soggetto B (donna, 65): ha i capelli fortemente diradati, platisma cadente, problemi di vista
soggetto C (uomo, 65): NW 7, platisma cadente
soggetto D (uomo, 70): NW 7, platisma cadente, gravi problemi di intercuspidazione dentale, rilevanti problemi udito
soggetto E (uomo, 35): NW 6, platisma cadente, problemi di vista, problemi di intercuspidazione dentale, problemi udito.
IPOTESI ALOPECIA ANDROGENETICA (AGA)
[fonte: www.calvizie.net/generalita-sulla-calvizie-comune]
La patogenesi della Calvizie comune (alopecia androgenetica) è in gran parte SCONOSCIUTA. L’IPOTESI più PROBABILE è che si tratti di un messaggio genetico (ereditario) che per realizzarsi ha bisogno di ormoni steroidi maschili (androgeni).
IPOTESI ALOPECIA da DISFUNZIONE DEGLUTITORIA (ADD)
Sulla base dei dati clinici sopra riportati e ricavati da un'attenta osservazione, mi viene da fare questo pensiero: attraverso la deglutizione si agisce sui recettori trigeminali che regolano la funzione e funzionalità di udito, vista, stomaco-fegato-intestino, piede (quindi postura).
In presenza di persone affette da perdita di capelli, si può notare l'insorgenza di altre patologie che potrebbero interessare la postura, la vista, l'udito, problemi legati alla digestione e sides conseguenti come aerofagia per mancata deglutizione in condizioni di vuoto.
L’attuazione di una sbagliata dinamica nella fase di deglutizione potrebbe dare luogo ad alcune delle patologie sopra descritte e interferire anche con la mobilità dello scalpo, causando pertanto una riduzione del flusso perivascolare (*) della galea, e a sua volta essere la causa del ristagno di DHT presso i follicoli piliferi.
Da qui i problemi di alterazione cui vanno incontro i follicoli interessati dalla ridotta circolazione sanguigna: si riscontra una degenerazione basofila focale perivascolare nel terzo inferiore del tessuto connettivale della guaina dei follicoli in anagen (cioè in crescita) apparentemente normali (nel 30% dei casi cellule giganti multinucleate circondano successivamente i frammenti dei capelli); successivamente i follicoli diventano progressivamente sempre più piccoli e di pari passo si accorcia la fase anagen, con conseguente aumento relativo di quella telogen (che rimane sempre costante a 90 giorni).
(*) Controllo metabolico:
[fonte: www.calvizie.net/generalita-sulla-calvizie-comune]
Il controllo metabolico interessa le sintesi proteiche indispensabili per la produzione dell’energia necessaria alla “costruzione” del capello e alla riproduzione delle cellule germinative. Questo meccanismo funziona utilizzando uno zucchero, il glucosio, la cui demolizione, attraverso i meccanismi della glicolisi, lo shunt dei pentosofosfati ed il ciclo di Krebs, porta alla formazione di varie molecole di ATP (adenosintrifosfato), cioè di energia. Per utilizzare il glucosio occorre l’intervento di una proteina-chinasi che può essere attivata direttamente (da un fattore di crescita che provvisoriamente abbiamo denominato Hair Grow Factor, forse dall’ormone somatotropo e verosimilmente anche dal minoxidil che, quindi, mimerebbe l’effetto dell’HGF) o indirettamente attraverso uno specifico recettore che, posto sulla membrana esterna della cellula germinativa, ricevuto lo stimolo (estrone, tiroxina, istamina, catecolamine beta adrenergiche…), in presenza di prostaglandine (soprattutto la E2), attiva un enzima, l’adenilciclasi, che trasforma l’ATP in AMPc (adenosinmonofosfato-ciclico) responsabile appunto dell’attivazione stessa (la reazione necessita dello ione magnesio). La proteina-chinasi attiva, attraverso un meccanismo a cascata di vari sistemi enzimatici (la reazione necessita dello ione calcio), avvia infine il meccanismo della glicolisi. L’enzima adenilciclasi è attivato dall’estrone e può venire inibito dal diidrotestosterone e dalle catecolamine alfa adrenergiche (che aumentano ad esempio nello stress con quindi conseguente caduta dei capelli). Sia per il controllo steroideo che per quello metabolico esistono vari sistemi di “controregolazione” che modulano e regolano i passaggi “chiave” delle varie reazioni in caso di “sovraccarico” di quelle principali.
Leggete con attenzione quanto sotto estrapolato, a mio avviso è decisamente illuminante.
PRIMO CONTRIBUTO
[fonte: www.fisiocentermultimedica.com/it/doc-s-36-521-1-lingua_e_postura.aspx]
Le osservazioni da parte di vari specialisti hanno spinto ad APRIRE LA MENTE ad un approccio valutativo del paziente più ampio e i pionieri di questo nuovo modo di vedere hanno visto rivalutate le proprie intuizioni ed esperienze. Ormai la ricerca va sempre più avanti con sempre maggiore velocità, tanto da richiedere l’integrazione di professionalità, fino a ieri, apparentemente distanti.
In questo nuovo campo di lavoro alcune figure hanno assunto una importanza fondamentale per le loro intuizioni ed osservazioni che hanno aperto la via ad uno studio sempre più organico dei rapporti tra bocca e resto del corpo.
La curiosità ci ha quindi spinto a cercare i meccanismi attraverso i quali il trigemino può dettare i cambiamenti. Sono state effettuate elettromiografie dei muscoli del capo, del collo, del tronco, con la lingua in postura abituale e con la lingua allo Spot. Si sono potute apprezzare modificazioni e riequilibri muscolari in modo pressocché istantaneo. Ma senz’altro la deglutizione è in grado di influenzare in modo più completo e marcato l’assetto posturale.
La Posturologia riconosce un ruolo di informatori encefalici primari a:
Apparato stomatognatico (soprattutto articolazione temporo-mandibolare);
Occhio (componente propriocettiva della muscolatura estrinseca e componente visiva);
Orecchio (soprattutto nella componente vestibolare);
Piede.
La lingua che non contatta il palato ed induce una deglutizione scorretta è in grado di interferire con tutti questi sistemi recettoriali.
SECONDO CONTRIBUTO
[fonte: www.eliazappia.it/articoli/lingua-e-postura?jjj=1501630332071&jjj=1502666380070]
La bocca è la prima propaggine del tubo digerente e quindi naturale che da questo terminale si possa dedurre la funzionalità di tutto l'apparato gastrointestinale.
Prendendo in esame propriamente la lingua, dopo attento studio delle mappe a disposizione, sia quella della medicina tradizionale cinese, sia quelle elaborate da studiosi occidentali (come Deppert, Strobl, Porchert, Costacurta e Gazzola) possiamo definire le seguenti zone della lingua:
1. Sulla parte centrale (dalla punta alla radice) viene rappresentato tutto l'apparato gastrointestinale: faringe, esofago, stomaco, duodeno, colon e retto.
2. Nella parte centrale oltre al colon vengono rappresentati milza, pancreas e fegato, (quest'ultimo soprattutto nella parte destra circa a metà della lingua).
3. Sulla radice della lingua si trovano vescica, reni e apparato riproduttivo.
4. La punta della lingua corrisponde al cuore.
5. Dall'osservazione del margine periferico di tutta la lingua si può dedurre il livello di funzionalità epatica del soggetto.
Occorre porre grande attenzione ai gonfiori e alle modifiche di colore delle singole zone che possono rilevare disfunzioni a carico degli organi indicati dalla mappa linguale. Ad esempio la lingua gonfia nella parte centrale (per una striscia di circa due centimetri dalla radice alla punta), indica un processo degenerativo a carico del tratto gastro-intestinale.
Se la digestione e la circolazione del sangue sono efficienti la lingua sarà pulita e rosea. Se invece la lingua è ricoperta da una patina biancastra è sintomo di un forte ristagno nel tratto digerente. L'intestino non riesce ad eliminare le scorie che producono una fermentazione putrida. Quando abbiamo lo stomaco in disordine, un cattivo sapore in bocca e un alito pesante significa che la nostra alimentazione è stata o troppo abbondante o scorretta, (cioè al di fuori dei canoni dell'alimentazione compatibile), spesso il soggetto ha introdotto una quantità eccessiva di carne o di insaccati o di prodotti di derivazione animale.
NOTA IMPORTANTE: nel sito ci sono interessantissimi esercizi per allenare l’elasticità della lingua ed eseguire correttamente la deglutizione
POST SCRIPTUM
per WISH:
a proposito di fauci e di Aldo, Giovanni e Giacomo
L’uomo ha un solo tipo di deglutizione che possa essere ritenuto fisiologico (8). La deglutizione si sviluppa attraverso tre fasi (orale, faringea, esofagea) una propedeutica all’altra. Fondamentale risulta la fase orale; in essa la lingua prende progressivamente contatto col palato a partire proprio dallo Spot, schiacciando il suo dorso contro di esso e sospingendo così il bolo verso le FAUCI.
[fonte: www.fisiocentermultimedica.com/it/doc-s-36-521-1-lingua_e_postura.aspx]
per CRISTIANO:
a proposito di uomo sapiens sapiens (ma non troppo sapiens)
Ogni individuo, anche quando è fermo, in realtà oscilla.
Le oscillazioni sono dovute alle risposte motorie che il sistema nervoso mette in essere per mantenere la posizione eretta. Esse sono suscitate dalle informazioni che raggiungono il Sistema Nervoso Centrale dalla periferia; gli organi preposti alla informazione del SNC sono recettori specializzati che si trovano sia in superficie (esterocettori), che in muscoli, tendini e ARTICOLAZIONI.
Enorme interesse ha suscitato il constatare che i pazienti con disfunzioni della deglutizione spesso presentavano atteggiamenti posturali generali alterati, che miglioravano quasi in ogni caso già durante l’esame, facendo posizionare la lingua al punto Spot di Garliner.
[fonte: www.fisiocentermultimedica.com/it/doc-s-36-521-1-lingua_e_postura.aspx]
per TUTTI:
seguite questa metafora, ovvero immaginate di associare proporzionalmente l'anzianità della vostra alopecia alla massa di una nave, immaginate questa nave navigare a piena velocità in mare aperto. Immaginate ora che questa nave voglia fermarsi e invertire la rotta. Maggiore sarà la massa della nave e maggiore sarà il tempo necessario perché questo avvenga.
Questo potrebbe spiegare il motivo per cui certi stanno avendo i risultati e altri meno. Su questo potrebbero intervenire altri fattori come la velocità a cui viaggia la nave che nella metafora corrisponderebbe al proprio stadio di disfunzione deglutitorio.
Un ultima cosa ma fondamentale, vediamo nella metafora di non utilizzare come nave il Titanic.
Saluti a tutti e buon vento (si spera) fra i capelli