quando fuori casa?

gianfer

Utente
14 Ottobre 2009
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l'ho scritto piu' sopra, vado per i 30 e lavoro nell'azienda di famiglia. Vivo con i miei ma sto acquistando una casa in cui trasferirmi con la mia ragazza.

Comunque non parlavo di me, io ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia benestante che mi poteva anche dare un lavoro, e quindi ho avuto un esperienza un po' diversa. Facevo una considerazione generale, anche leggendo questa discussione c'e' qualcuno che ha raggiunto l'indipendenza presto, quindi non mi sento di dire che e' impossibile ma penso che contano di piu' la volonta' di essere indipendente e le capacita' di ognuno, come diceva anche Anto.
 

dekko

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28 Maggio 2004
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Non ho nessun pregiudizio rispetto a nulla e a nessuno, la mia domanda è stata solo per capire da dove proveniva quell'affermazione, che reputo per quanto mi riguarda errata, non volgio convincere nessuno, ma il mio pensiere grazie alle mie eseprienze va totalemte in un altra direzione, ho lavorato sia come dipendente che come piccolo imprenditore, e mi chiedo quanto sia indispensabile avere le capacità per trovare lavoro, visto che se effettivamente io azienda farei di tutto quando trovo una persona seria motivata e capace a tenerlo e a fare in modo che svolga il suo lavoro nelle migliori condizioni, invece che succede, ti assumono con contratti di agenzia spesso e volentieri della durata di pochi mesi, scaduto il termine a casa e via un altro, e sai perchè questo, perchè tutto tira a favore delle aziende un contratto di agenzia alla ditta non costa un tubo, una bella fatturina a fine mese e via niente tasse niente diritti, ecc, secondo te in questo mondo conta così tanto essere qualitativi????, magari mi sbaglio ma come dici tu le esperienze mie e delle persone che conosco volgono tutte nella stessa direzione.
 

gianfer

Utente
14 Ottobre 2009
86
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certo sono d'accordo che non e' facile trovare un lavoro che soddisfi le tue esigenze e che molte aziende sono scorrette con i dipendenti. Ma appunto perche' e' difficile per riuscirci ci vogliono capacita' e forza di volonta' che non tutti hanno... Tu come ti spieghi che c'e' gente che a 25 anni e' gia' indipendente economicamente?

Nella mia esperienza, le persone che si lamentano di non riuscire a trovare un lavoro e andarsene di casa sono nella stragrande maggioranza sempliciotti e sfaticati, che secondo me non trovano quello che vogliono perche' loro per primi non sanno cosa vogliono. Ma e' solo una mia opinione, ci mancherebbe.
 

[antonio]

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24 Agosto 2006
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La situazione negli altri paesi NON è la stessa, perchè come già detto (e ampiamente dimostrato) il livello delle retribuzioni è sensibilmente più alto, a parità di mansioni, e quindi i lavoratori possono sopportare una pressione fiscale più elevata. Ho come la sensazione che Claudia non guadagni esattamente 1100 euro al mese, che è lo stipendio medio uscito fuori da quanti si stanno confrontando qui sino ad ora.

La mafia, con la disoccupazione, non c'entra niente. Anzi la criminalità assorbe vasta manodopera in missioni illegali per cui semmai dà lavoro, non lo sottrae, non intendendo con questo in alcun modo giustificarla.

 

claudia

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5 Maggio 2003
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Allora, se sei convinto che negli altri paesi sia diverso, parliamo dell'Italia... di persone che si rendono indipendenti da giovani in Italia ne conosco diverse!!! Ma anche il caso di Antoxx... ! Io mi sono resa indipendente in Italia e non all'estero, con i costi e lo stipendio che ti ho detto! Non è lo stesso? Mah...
Comunque guarda non ho voglia di discutere in merito, la mia opinione mi sa che l'ho già ampiamente spiegata e coincide (guarda caso) perfettamente con quella di Anto... [ov]
Sono passati anni e anni da allora, se guadagnassi sempre lo stesso significherebbe non aver combinato niente in vita mia [:D]
 

[antonio]

Utente
24 Agosto 2006
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La tua opinione l'hai spiegata ed è ampiamente sbagliata, e te lo sto dimostrando con i fatti, cifre alla mano.

D'altronde, il semplice fatto che tu abbia sentito l'esigenza di trasferirti all'estero in un certo momento della tua vita, significa solo che è perchè non trovavi soddisfacenti le condizioni di vita cui eri sottoposta qui.

Ebbene, sappi che la situazione è persino peggiorata.
 

guido88

Utente
12 Novembre 2009
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Claudia se economicamente mi spieghi come fai a vivere con 800-1100 euro netti di stipendio tanto di cappello, fra affito, cibo, benzina e quant'altro secondo me è impossibile. senza parlare degli stage non retribuiti,quando finirò di fare il master e mi daranno l'opportunità di fare uno stage al nord non solo avrò pagato 3000 euro di master ma sicuramente ne spenderò più del doppio per vivere al nord dai 3 ai 6 mesi...
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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La mia opinione non credo sia sbagliata in quanto non sono mica l'unica al mondo ad essersi resa indipendente presto e con uno stipendio da fame... (anche allora lo era).
Inoltre resta il fatto che ci sono riuscita lo stesso, quindi come fa ad essere sbagliato?
Non ho sentito nessuna esigenza di trasferirmi, mi hanno solo offerto un lavoro e ho accettato....
Guido, l'ho detto prima... rinunce! Io la macchina non l'avevo, nemmeno il cellulare, non uscivo mai, come ha detto Anto, la pizza 1 volta al mese grasso che cola, cinema ecc scordiamocelo, non compravo nemmeno i dvd perché costavano troppo, non parliamo dei CD, andavo a microcassette... Per risparmiare ci sono mille e un modo, basta volerlo. Se hai i soldi contati ti assicuro che ce la fai, diciamo che la necessità aguzza l'ingegno![:D]
Poi passo e chiudo.
 

guido88

Utente
12 Novembre 2009
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Allora Claudia la tua era sopravvivenza non vita. Il tuo discorso lo si può fare per qualche mese, un paio di anni ma se un' azienda ti dice che guadagnerai sempre 1100 euro al mese e non c'è possibilità di crescere professionalmente allora un discorso fatto solo sulle rinunce che bisogna fare secondo me è sbagliato.
 

claudia

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5 Maggio 2003
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Eh Guido, pensa che quegli anni mi sono divertita come una matta... e davvero non ho mai pensato che mi mancasse niente! Sai la soddisfazione di potersi comprare qualcosa dopo aver risparmiato per ottenerlo?[:D]
 

dekko

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28 Maggio 2004
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Io rimango dell'idea che l'indipendenza non preclude una vita normale, e di conseguenza non reputo assolutamente bamboccione chi decide di essere indipendente a casa con i genitori, tanto alla fine non cambia molto, con la differenza che se fossi a casa con i miei invece di farci un piacere con un coinquilino estraneo dividendo le spese, lo faccio più volentieri con la mia famiglia, come detto prima se devo essere indipendente lo devo essere sul serio, non in casa con altre 100 persone sconosciute, Claudia io credo fermamente che nel giro di pochi anni è cambiata radicalmente la cosa ti ripeto non ci sono paragoni da 2 o 3 anni a oggi, io l'ho vissuta sono 10 anni che lavoro, ho visto qui in italia le cose cambiare e non poco, poi le eccezioni ci sono in tutte le cose e ne sono consapevole, am non si può raginare sempre in base alle eccezioni.
 

claudia

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5 Maggio 2003
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Eh Dekko, ma non sono tutti quelli che pagano le spese a casa... Cioè non dico magari l'affitto (anche se in Germania molti che conosco pagano l'affitto, pur irrisorio, ai genitori... per stare a casa!) ma almeno da mangiare, le bollette ecc... insomma si consuma quindi perchè no? Non è un diritto essere mantenuti fino a 30 anni... i genitori, magari pensionati, hanno diritto anche loro a mettersi da parte qualcosa o a farsi un viaggio... o no? Invece di mantenere i figli vita natural durante...
La cosa più preoccupante è che così il valore del denaro non viene mai capito.... Cioè non si riesce a capire come fare ad arrangiarsi... e quando i genitori non ci sono più? O peggio, abituati a vivere secondo possibilità superiori se ci si trova poi davvero a dover andare fuori casa per qualsiasi motivo, si fanno debiti per mantenere lo stesso tenore di vita? Se i sacrifici non si fanno a 20 anni allora quando? Non metto in dubbio che le cose siano cambiate negli ultimi 5 anni, ma qui si parla di 30-40enni ancora a casa... cioè almeno da 10-20 anni avrebbero dovuto già essere fuori casa... e la crisi non c'era ancora... Si potrebbe parlare poi di responsabilità... Finchè c'è sempre qualcuno che pensa per noi perchè prendersi responsabilità? Eh... Poi infatti quando ci si trova da soli tutto diventa un dramma! Ci sono uomini che non sanno nemmeno stirarsi una camicia... non dico siano tutti, ma insomma...
L'indipendenza va conquistata ma rende LIBERI. Io non avrei MAI barattato la mia libertà con la comodità, per quanti sacrifici avessi dovuto fare.
 

dekko

Utente
28 Maggio 2004
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Non metto in dubbio nulla cerco sempre di analizzare le cose dal mio punto di vista e come avevo detto in un post qualche tempo fa, una persona immatura resterà tale sia che sia a casa con i suoi che a casa da solo, le responsabilità per quanto mi riguarda le ho sempre prese e quando dico responsabilità intendo tutto, dal fare da mangiare al pulire al pagare le bollette affitto e quant'altro indipendenza non significa essere fuori di casa, ma concettualmente vulo dire provvedere a se stessi ed è chiaro che se voglio posso provvedere a me stesso con i miei in casa o con un estraneo, non vedo differenza in questo, diciamo chè è comodo pensare che uno che sta a casa con i suoi sia servito e riverito, ed è chiaro che se uno non ha voglia di essere indipendente lo sarà, la mia indipendenza me la sono creata anche stando con i miei, non ho mai chiesto nulla ho sempre aiutato in casa e le mie cose me le sono sempre gestite da me, questo vuol dire volere essere indipendente non è il contesto quello che conta ma la testa.
Quindi ragzazzi miei avete così voglia di essere indipendenti??? iniziate a farlo nel modo che vi ho detto, in più potete come ho fatto io dare una mano hai vostri genitori, intendo anche economicamnte, questo chiaramente se non vi sentite così indipendenti....
 

dekko

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28 Maggio 2004
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Grazie Claudia, l'unica cosa che non sono in grado di fare è stirare le camice, ma ho risolto alla base....non le metto hihi, per il resto dovresti vedere come viaggio attaccato hai fornelli...
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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[:D][:D][:D]
Beh sai a stirare si impara! Non ci vuole molto! Magari prova prima con una camicia bruciabile hehehe
Eh ai fornelli invece fantastico, ma sai i più grandi chef infatti sono uomini....[:p]


P.S. comunque volevo concludere dicendo che secondo me chi sa arrangiarsi già in giovane età lo saprà fare per tutta la vita e in ogni frangente.... insomma cadrà sempre in piedi... ed è questa la cosa importante alla fine.
 

joy

Utente
31 Marzo 2006
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30 anni.
Convissuto per 6 anni e mezzo con una ragazza, ora da circa 6 mesi sono da solo.

Sono un ottimo chef a detta di tutti [^], compatibilmente con il tempo che ho (pochissimissimissimo) faccio le lavatrici e stendo.

Per lo stirare mi aiuta una donna delle pulizie una volta a settimana, la quale dà anche una ripulita generale.

Lavoro tantissimo ma i guadagni sono soddisfacenti.

Saluti
 

atlasuforobot

Utente
22 Ottobre 2007
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la vedo dura difendere il fatto che lo stato o il sistema italiano c'entrano poco sul fatto che gli italiani diventano indipendenti dopo i 30 anni....non parlate di casi personali o di conoscenti usciti di casa a 20 anni...lo sappiamo tutti sono la minoranza in italia ma ..la maggioranza nei paesi anglosassoni....

I motivi? li avete già elencati voi...esistono paesi che favoriscono l'uscita di casa dei giovani sia per studiare sia per lavorare (paesi scandinavi)...a berlino un affitto ti costa 300 euro per una casa da SOLO ...!

Voi cosa direste a un giornalista straniero del perchè del fenomeno bamboccioni italiani?...perchè in italia si e non in germania o paesi anglosassoni o scandinavi?...e non dite che lo stato non c'entra .... cosa si prospetta a un giovane spesso di buona cultura che vuole l'indipendenza?....quasi sempre un lavoro sottopagato,senza stimoli e sviluppi di carriera,un mini appartamento in periferia da condividere con degli estranei, e per il resto parola d'ordine RINUNCIA!....non lo so ma non credo che negli altri paesi sviluppati ai giovani si offrano queste opportunità per farli uscire di casa




 

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
984
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Scusate, ma cosa avete contro il convivere con sconosciuti a vent'anni? O a venticinque?
Non c'è assolutamente niente di male, anzi è divertentissimo! E poi si impara il rispetto, la condivisione, si conosce subito gente con altre abitudini e altre conoscenze (e altre ricette), si ampliano le vedute e, perchè no, le prospettive. Si ha modo di conoscere amici di amici di amici, di poter essere ciò che si vuole senza temere di deludere genitori&parenti&vicinidicasa ecc ecc ecc.

L'età giusta è quella! E' ovvio che dopo i 30 anni ognuno vorrebbe già aver raggiunto una ceta solidità economica che gli permetta di vivere da solo (o con il partner), ma vivere con altra gente, da ventenni, è FAVOLOSO!!! Certo, non bisogna essere egoisti, viziati, presuntuosi, saccenti, opportunisti, zozzi...
Ma se uno ha un minimo di buon carattere, il coinquilinaggio è la cosa che tutti dovrebbero provare, almeno una volta nella vita!

O forse qualcuno ha paura di non essere all'altezza della situazione?

P.S. Nessuno comincia a lavorare a 1000 euro sapendo che deve morire a 1000 euro... La speranza è sempre quella di crescere professionalmente nel minor tempo possibile. Se avessi pensato di guadagnare per sempre 750 euro (il vecchio milione e mezzo) avrei forse fatto scelte diverse.