Finalmente una discussione interessante e importante!
Proprio ieri ho parlato con una mia amica che sta facendo uno stage a Roma. Non gli ho chiesto quanto le danno ma mi sa che o non la pagano proprio oppure le danno qualcosa come 500 euro. Certamente non le danno lo stipendio normale da neo dipendente.
Lei paga 450 euro per il solito buco con letto a 20 chilometri da roma, e quindi dal luogo di lavoro. Usa l'auto perchè è costretta a farlo per lavoro. Non le rimborsano la benzina (nè chiaramente l'usura auto). Andando ad intuito ho tanto l'impressione che questa ragazza chieda i soldi a casa per sopravvivere e so di persone che lo fanno con la speranza di passare di livello e avere uno stipendio più diginitoso. Trovo il tutto piuttosto squallido e ingiusto. Non mi sembra bello dover chiedere i soldi ai genitori pur lavorando.
Un'altra mia amica pure lavora a roma, non so quanto prende di stipendio, so che paga 400 euro per la stanza con letto e che tra trasporti e alimenti arriva a fine mese con l'acqua alla gola. Torna raramente a casa dei genitori (a 200 km da roma) perchè il treno ha un suo costo che non può sostenere se non una volta al mese o meno.
Io sono dell'idea che i sacrifici debbano essere fatti se si vuole sopravvivere in questo mondo ma indubbiamente vivere di sacrifici fino a non si sa non è accettabile, non ti permette di pensare al futuro, a costruirsi un'eventuale famiglia.
Per Claudia:
Claudia,mi sorgeva una curiosità sulla tua esperienza da ragazza indipendente di qualche anno fa
Hai scritto che a 19 anni eri fuori casa e a 23 indipendente. Poi hai aggiutno che a 19 vivevi con 4 ragazze e dividevate le spese per l'affitto. Immagino tu lavorassi per pagare questo affitto, anche perchè fai riferimento, nei tuoi primi messaggi, al tuo stipendio. Dal momento che tu studiavi per laurearti, come facevi a conciliare il lavoro con lo studio?
Proprio ieri ho parlato con una mia amica che sta facendo uno stage a Roma. Non gli ho chiesto quanto le danno ma mi sa che o non la pagano proprio oppure le danno qualcosa come 500 euro. Certamente non le danno lo stipendio normale da neo dipendente.
Lei paga 450 euro per il solito buco con letto a 20 chilometri da roma, e quindi dal luogo di lavoro. Usa l'auto perchè è costretta a farlo per lavoro. Non le rimborsano la benzina (nè chiaramente l'usura auto). Andando ad intuito ho tanto l'impressione che questa ragazza chieda i soldi a casa per sopravvivere e so di persone che lo fanno con la speranza di passare di livello e avere uno stipendio più diginitoso. Trovo il tutto piuttosto squallido e ingiusto. Non mi sembra bello dover chiedere i soldi ai genitori pur lavorando.
Un'altra mia amica pure lavora a roma, non so quanto prende di stipendio, so che paga 400 euro per la stanza con letto e che tra trasporti e alimenti arriva a fine mese con l'acqua alla gola. Torna raramente a casa dei genitori (a 200 km da roma) perchè il treno ha un suo costo che non può sostenere se non una volta al mese o meno.
Io sono dell'idea che i sacrifici debbano essere fatti se si vuole sopravvivere in questo mondo ma indubbiamente vivere di sacrifici fino a non si sa non è accettabile, non ti permette di pensare al futuro, a costruirsi un'eventuale famiglia.
Per Claudia:
Claudia,mi sorgeva una curiosità sulla tua esperienza da ragazza indipendente di qualche anno fa
Hai scritto che a 19 anni eri fuori casa e a 23 indipendente. Poi hai aggiutno che a 19 vivevi con 4 ragazze e dividevate le spese per l'affitto. Immagino tu lavorassi per pagare questo affitto, anche perchè fai riferimento, nei tuoi primi messaggi, al tuo stipendio. Dal momento che tu studiavi per laurearti, come facevi a conciliare il lavoro con lo studio?