L'interessantissima diretta web di Marliani mi aveva infatti persuaso a farlo aggiungere nella lozione al 17 alfa estradiolo a novembre, conferendo al preparato di Trichosol un colore molto lattiginoso (avevo comunque controllato la compatibilità con questo veicolo nelle tabelle della Fagron).
Come riferivo in un altro thread, però, una tricologa spagnola, (biologa di formazione, e non mi è sembrata affatto sprovveduta), mi ha sconsigliato perfino il progesterone topico a lungo termine, dicendo che anche a queste concentrazioni finisce per accumularsi sistemicamente, non attraverso il circolo sanguigno, ma attraverso il sistema linfatico. Secondo lei meglio non scomodare ormoni femminili topici quando la loro funzione anti alfa reduttasica può essere rimpiazzata da altri inibitori naturali che non presentano questo potenziale inconveniente. Sono stato colpito da questa argomentazione perché ha fatto il paio con altri pareri contrari agli estrogeni/antiandrogeni per uso topico che avevo letto (Tosti in primis) rinnovando in me il dubbio su come mai, nonostante l'alto profilo di sicurezza con cui viene descritto come topico, non solo sia sempre rimasto off label dopo cinquant'anni di uso (in questo resta comunque in compagnia con tanti altri attivi di riconosciuta utilità) ma oltretutto viene sempre tralasciato dai numerosi studi internazionali che fanno rassegna delle attuali opzioni terapeutiche contro l'androgenetica, molti dei quali non si fanno problemi a citare spironolattone, flutamide, fluridil...
Come riferivo in un altro thread, però, una tricologa spagnola, (biologa di formazione, e non mi è sembrata affatto sprovveduta), mi ha sconsigliato perfino il progesterone topico a lungo termine, dicendo che anche a queste concentrazioni finisce per accumularsi sistemicamente, non attraverso il circolo sanguigno, ma attraverso il sistema linfatico. Secondo lei meglio non scomodare ormoni femminili topici quando la loro funzione anti alfa reduttasica può essere rimpiazzata da altri inibitori naturali che non presentano questo potenziale inconveniente. Sono stato colpito da questa argomentazione perché ha fatto il paio con altri pareri contrari agli estrogeni/antiandrogeni per uso topico che avevo letto (Tosti in primis) rinnovando in me il dubbio su come mai, nonostante l'alto profilo di sicurezza con cui viene descritto come topico, non solo sia sempre rimasto off label dopo cinquant'anni di uso (in questo resta comunque in compagnia con tanti altri attivi di riconosciuta utilità) ma oltretutto viene sempre tralasciato dai numerosi studi internazionali che fanno rassegna delle attuali opzioni terapeutiche contro l'androgenetica, molti dei quali non si fanno problemi a citare spironolattone, flutamide, fluridil...
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