Beh penso che quellitaliano medio che consuma prodotti animali sia io...penso che gli allarmi su questi cibi (che non consumo in grandi quantità, ma consumo senza farmi paranoie) siano sia esagerati che strumentali (ideologici), vedo anche che ci sono studi che smentiscono il trend e so comunque che se dai tempo al tempo spesso (non sempre) quello che in un decennio viene criminalizzato nei decenni seguenti viene assolto.
Alla fine non c'è cibo che non faccia anche un po' male, come non c'è farmaco o integratore che non abbia, almeno su qualcuno, dei sides. Questo non per dire che bisogna ignorare del tutto questi allarmi, ma per far capire che si tratta spesso di una differenza tra un potenziale nocivo e un altro e mai di un valore assoluto (cibo x=morte). Spesso non valutiamo questa differenza, sostituiamo un'abitudine nociva con una presunta meno nociva pensando di avere un guadagno netto assoluto, invece è solo differenziale (come quando uno non vuole spendere chessò, 1000 euro per qualcosa pensando che costi troppo e compra qualcos'altro che costa 800 euro e si sente di aver risparmiato 1000 euro, quando invece al massimo ne ha risparmiati 200). In queste considerazioni è pure incluso il concetto di qualcosa si dovrà pur morire, perché al momento non c'è alimentazione o stile di vita che faccia marciare il tempo al contrario, al massimo ne rallenta lo scorrimento per l'individuo che li adotta.
Pertanto se devo fare una critica all'italiano medio è quella di aver preso la dieta mediterranea come quella dieta stra-ricca di carboidrati raffinati e va di pizza, spaghetti, fettuccine, focacce, cornetti, maritozzi etc, tutte cose nostrane e tipicamente mediterranee e pensare che così stia alimentandosi in modo sano.[
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Poi ok, tu sei in Emilia e quindi hai davanti agli occhi italiani che abbondano con i cibi animali, ma non mi pare che questa Regione abbia una mortalità elevata rispetto al resto della nazione che ha praticamente il primato mondiale della longevità maschile e femminile.
Ciao
MA - r l i n