per Marlin e Julien, parere

marlin

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9 Maggio 2004
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A me sembra troppo 2 g di EGCG mi sembra che ai tempi delle nostre discussioni si parlasse di 400 mg max che sono meno della metà.

Però non capisco perchè ti aspetti così tanto dal the verde in fondo la molecola non sembrerebbe quella giusta contro il dht, l'unica cosa abbastanza certa è che farebbe aumentare l'SHBG il che non è comunque poco per noi.

Io prendo al super i preparati della Efficance che dice che sono 3 volte più biodisponibili, non costano molto (sui 5 euro al mese) e vado avanti così. In fondo al the verde ci sono affezionato[:)], mi fa sentire comunque più in forma e in linea (lo vendono più che altro come bruciagrassi), per questo continuo a prenderlo.

Comunque tieni conto che i dati sul fitoDB sono riferiti al the generico, il the verde ha valori molto più alti di catechine tanto che su un sito ho trovato che queste assommerebbero al 30% dell'intera foglia secca di the verde (ecco perché ho parlato di 10% di EGCG).

Ciao.

MA - r l i n





 

yeahoo

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9 Aprile 2005
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ciao marlin, bentrovato come sempre. davvero chi soffre di aga ha valori bassi di shbg? perché è un esame che i meidci non prescrivono quasi mai? se ho capito bene maggiore è la quantità di shbg minore quella del testosterone libero, e cioè di quella parte del testoserone (l'unica) che può alfaridursi o legarsi ai recettori androgeni. se così fosse ci sarebbe largo spazio al te verde e a tutte le altre sostanze (quali?) che agiscono su tale componente proteica...
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì yeahoo, l'utilizzo del the verde è giustificato soprattutto da questa azione di aumento di SHBG. QUesti valori più bassi di SHBG non è rappresentano l'unica cosa che accomuna chi soffre di aga, il cui profilo medio presenta anche valori inferiori di FSH, di epitestosetrone e testosterone (ma non in androgeni liberi) e ha invece livelli al limite di 17-idrossiprogesterone e prolattina.

Su dieta e profilo ormonale c'è questa bella pagina con varie ricerche nella home:

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=35.1.811

Ciao.

MA - r l i n
 

yeahoo

Utente
9 Aprile 2005
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leggendo gli abstract apprendo che l'assunzione di té verde oltre ad essere associata ad un aumento di shbg è associata anche ad una riduzione dei livelli di estradiolo: se così fosse il primo effetto benefico dovrebbe essere bilanciato dal secondo negativo!
ancora: si parla di dimostrazione qua e dimostrazione là, ma perché non citano mai le fonti, gli autori degli articoli, le riviste, insomma... la dott.ssa tosti, e dico la dott.ssa tosti, ha escluso l'efficacia anti-dht del té verde, eppure qui si parla di efficacia dimostrata: chi sbaglia??
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Direi la Tosti. Sono comparsi diversi studi sull'azione inibitrice dei polifenoli del te (e di altri flavonoidi) sulla 5AR.

- 4: Hiipakka RA, Zhang HZ, Dai W, Dai Q, Liao S. Related Articles, Links
Structure-activity relationships for inhibition of human 5alpha-reductases by polyphenols.
Biochem Pharmacol. 2002 Mar 15;63(6):1165-76.
PMID: 11931850 [PubMed - indexed for MEDLINE]

- 5: Liao S, Hiipakka RA. Related Articles, Links
Selective inhibition of steroid 5 alpha-reductase isozymes by tea epicatechin-3-gallate and epigallocatechin-3-gallate.
Biochem Biophys Res Commun. 1995 Sep 25;214(3):833-8.
PMID: 7575552 [PubMed - indexed for MEDLINE]

per gli abstract cerca su pubmed...

X Marlin.
La quercitina interessa molto anche me! Bloccherebbe a quanto ho letto il recettore per gli androgeni (AR) Vi è uno studio sui ratti nel quale è stata somministrata assieme alla finasteride e si è visto che ne ha potenziato gli effetti.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...d&dopt=Abstract&list_uids=15171697&query_hl=7

Fra l'altro, il té verde è fra le piante che ne contengono maggiormente. Le foglie di oenotera e la cipolla rossa (allium cepa)ne sono particolarmente ricche (quest'ultima credo in forma glicoside). Le foglie di oenotera non credo siano di facile reperimento, le cipolle rosse invece sono molto più comuni!

http://www.ars-grin.gov/cgi-bin/duke/chemical.pl?QUERCETIN
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Yeahoo carissimo, mi pare che se c'è un difetto di questi nostri post è che linkiamo sin troppi studi con nomi cognomi e indirizzi che non so poi quanti vanno a leggersi.
Purtroppo gli effetti di una sostanza sono molteplici, sopratutto quando funziona in qualche maniera. Io comunque sul link del the verde messo qui sopra da Julien leggo invece che l'estradiolo aumenterebbe (nelle donne), dicci tu dove hai esattamente trovato che questo ormone diminuirebbe con l'assunzione di the verde.


Julien, la quercetina è anche (tanto per cambiare) cancerogena. Sentirete parlare sempre più spesso della cancerogenità delle piante e soprattutto di quelle commestibili, pare che i pesticidi naturali che ingeriamo dai vagetali assommino a circa 1,5 g al giorno, molti, ma molti di più di quelli chimici e sintetici. I pesticidi naturali sarebbero le sostanze usate dalle piante per difendersi dai parassiti, così come gli antiossidanti sono le sostanze che i vegetali usano per resistere nel tempo. Sono proprio questi gli elementi più attivi che andiamo a cercare nelle piante quando vogliamo cambiare la nostra situzione ormonale, metabolica e ossidativa.
Di recente c'è stato proprio un allarme del tg2 sull'insalata... (ma quello di oggi è sul caffè decaffeinato: contrordine: fa meglio quello con la caffeina[:)])

Detto questo, come conferma il fitoDB se fate un cerca su pesticide, le piante più quotate per la salute sarebbero anche quelle più pericolose (vite, aglio, cipolla, soia etc.). Io non vorrei però, Julien, tornare alla cipolla, almeno per motivi olfattivi, anche se è sempre stata quotata come rimedio anticalvizie[:)].

Ciao.

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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caro Marlin, I dati in letteratura sono davvero controversi. Se pensi che anche la vitamina c su alcuni animali è risultata cancerogena...
DI fatto vi sono all'attivo una miriade di studi che dimostrano le proprietà salutari di questo flavonoide che è presente in quasi tutta la frutta e gli ortaggi. E' un potente antiossidante inoltre!
Su lipoxidil lo consigliano per every aga treatment alla posologia di 1500 mg...

ti riporto l'abstract di uno studio recentissimo. (gli studi demonizzatori sono abbastanza datati, degli anni '70, in uno studio del '92 fu osservata una incidenza significativa solo nei ratti maschi, ma, appunto, questo sarebbe stato condotto in modo criticabile e successivi esperimenti non ne hanno confermato i risultati.)

Citazione:
Safety of quercetin for clinical application (Review).

Okamoto T.

Research Laboratories, Nippon Chemiphar Co., Ltd., 1-22 Hikokawato, Misato, Saitama 341-0005, Japan. t-okamoto@chemiphar.co.jp

Quercetin is the major flavonoid involved in vegetables and fruits. Quercetin is ingested from the daily diet, but in 1970s it was reported as mutagenic. Quercetin possesses a variety of pharmacological activities, and in order for further clinical application, it is important to evaluate its safety. In Ames test, quercetin is regarded as mutagenic. However, recent in vitro studies indicate that quercetin is protective against genotoxicants, and regarded as antimutagenic. Some in vivo studies including National Toxicology Program reported carcinogenic effect of quercetin in F344 rats. However, the method used in the study was unusual and the result was not reproduced. Most of the results of in vivo studies indicate that quercetin is not carcinogenic. Since 1969, the International Agency for Research on Cancer (IARC) has undertaken a program to evaluate the carcinogenic risk of chemicals. In 1999, IARC concluded that quercetin is not classified carcinogenic to humans. In the U.S. and Europe, supplements of quercetin is commercially available, and beneficial effects of quercetin supplements were reported in clinical trials. Overall, quercetin is genotoxic to salmonella, but its safety upon human application is approved.

comunque, riguardo all'estradiolo, la diminuizione dell'estradiolo nel sangue sarebbe da attribuire all'effetto anti-aromatasi del te verde.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...d&dopt=Abstract&list_uids=12065214&query_hl=6

Non è affatto un effetto negativo, se pensi che l'aromatasi aumenta dopo i cinquant'anni, con effetti deleterei (adiposità soprattutto, ginecomastia, e c'è anche chi dice che gli estrogeni a livello sistemico nell'uomo siano nocivi ai capelli... Marlin saprà meglio di me, ricordo tempo fa di aver letto un topic sull'argomento qui su ieson)
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì Julien, di qualcosa dobbiamo pur vivere e di qualcosa dobbiamo pur morire[:)]

Volevo appunto solo sottolineare come non esistano sostanze attive che non possano anche avere dei lati negativi, tanto per distinguermi dagli amanti delle cure naturali secondo i quali le cose naturali farebbero solo bene, non è così e se leggi attentamente l'articolo che hai postato tu sulle cure nella medicina cinese tradizionale, il ricercatore cinese dice appunto che la tendenza di questa medicina è quella di considerare le piante efficaci nel complesso senza ricercare i singoli principi attivi, fatto che avrebbe ostacolato lo sviluppo moderno di questa medicina.

Sulla quercetina ero ritornato di recente perchè appunto sarebbe un inibitore del citocromo P450. Le ricerche che ne attesterebbero la cancerogenicità, se vedi sul fitoDB, sarebbero anche più recenti (1992), ma, come ho detto sopra non è questo che mi preoccupa.

A proposito di antiaromatasi devo dire che sempre più sostanze che sarebbero benefiche per l'androgenetica sono anche antiaromatasi, vedi appunto la quercetina e il ketoconazolo (e altre che ora non ricordo). A mio giudizio è proprio l'inibizione del citocromo P450 che apporterebbe benefici, non tanto limitando l'aromatasi, quanto limitando la 5 alfa reduttasi.
La produzione di questi due enzimi infatti sembrerebbe collegata e molte sostanze che agiscono su uno sembrerebbero agire anche sull'altro, cosa del tutto logica se fossero prodotti dal medesimo tipo di citocromo e se queste sostanze sono degli inibitori più o meno specifici dello stesso.

Ciao.

MA - r l i n
 

yeahoo

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9 Aprile 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Yeahoo carissimo, mi pare che se c'è un difetto di questi nostri post è che linkiamo sin troppi studi con nomi cognomi e indirizzi che non so poi quanti vanno a leggersi.
Purtroppo gli effetti di una sostanza sono molteplici, sopratutto quando funziona in qualche maniera. Io comunque sul link del the verde messo qui sopra da Julien leggo invece che l'estradiolo aumenterebbe (nelle donne), dicci tu dove hai esattamente trovato che questo ormone diminuirebbe con l'assunzione di the verde.


il link è questo...

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=1.1.810

il punto è questo...

Di notevole interesse per chi è affetto da alopecia androgenetica può essere il thè verde, capace di influenzare le concentrazioni sieriche di ormoni e inibire il TNF-alpha. La ricerca in quest’area è principalmente riferita agli effetti ormonali riguardanti lo sviluppo di tumori e a come il thè verde e altri prodotti contenenti caffeina possano apportare cambiamenti nei livelli ormonali. Per esempio, assunzioni rilevanti di thè verde sono state associate a alti livelli di ormoni sessuali legati alla beta- globulina SBHG e hanno abbassato i livelli della concentrazione sierica di estradiolo, un estrogeno.

ciao!
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Perfetto yeahoo, probabilmente, come ha detto bene Julien, ha una funzione antiaromatasi, tuttavia non tutto l'estradiolo è buono, il più diffuso il 17 beta estradiolo è l'ormone più potente anche in fatto di cancerogenicità.
Anche da questo si può capire come il the verde sia un buon candidato anche per combattere i tumori dovuti spesso agli estrogeni.

Questo articolo è però in contrasto con l'altro che diceva che, almeno nelle donne, l'estradiolo aumenterebbe con l'assunzione di the verde. Di certo influsce sui profili ormonali in un modo o nell'altro. Non si deve escludere che negli uomini funzioni da antiaromatasi, mentre nelle donne vada a stimolare invece una maggiore produzione di estradiolo agendo direttamente sugli organi endocrini, anche se nel articolo da te postato non viene detto se si parla di risultati ottenuti sui maschi e/o femmine (tuttavia parlando di alopecia androgenetica si potrebbe supporre si riferisca ai maschi ) il che farebbe quadrare il tutto: sui maschi sarebbe antiaromatasi, sulle femmine incrementerebbe l'estradiolo.
Non mi sembra che questo possa portare a delle controindicazioni generali per quanto riguarda i capelli maschili, perchè per questi sembrerebbe prioritario ridurre il dht rispetto all'avere estrogeni disponibili per prolungare il ciclo di vita e incrementare la cAMP(il catagen, ad es., si prolunga anche con cortisolo e glicogeno, oltre che con l'estrone).

Ciao.

MA - r l i n
 

yeahoo

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9 Aprile 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Non si deve escludere che negli uomini funzioni da antiaromatasi, mentre nelle donne vada a stimolare invece una maggiore produzione di estradiolo agendo direttamente sugli organi endocrini, anche se nel articolo da te postato non viene detto se si parla di risultati ottenuti sui maschi e/o femmine (tuttavia parlando di alopecia androgenetica si potrebbe supporre si riferisca ai maschi ) il che farebbe quadrare il tutto: sui maschi sarebbe antiaromatasi, sulle femmine incrementerebbe l'estradiolo.
Non mi sembra che questo possa portare a delle controindicazioni generali per quanto riguarda i capelli maschili, perchè per questi sembrerebbe prioritario ridurre il dht rispetto all'avere estrogeni disponibili per prolungare il ciclo di vita e incrementare la cAMP(il catagen, ad es., si prolunga anche con cortisolo e glicogeno, oltre che con l'estrone).


resta il dubbio di come potrebbe una stessa sostanza agire diversamente su uomini e donne. cmq non ho capito bene le ultime due rigne, dove dici per questi sembrrebbe prioritario ridurre il dht...: l'incremento delle cAMP è legato all'inibizione del dht o all'aumento di estrogeni?
grazie.
a proposito: se non tene fossi accorto sono una femminuccia [:X][:X][:X]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì yeahoo, ho capito che sei una femminuccia leggendo nella sezione femminile (qualche giorno fa)[:)]

Allora devi sapere che le ovaie producono la maggior parte degli estrogeni, poi c'è un modesto contributo dei surreni e dell'aromatasi. I maschi solo con questi ultimi due sistemi possono avere estrogeni, non certo ai quantitativi prodotti dalle ovaie. Quindi se il the verde inibisce l'aromatasi e incrementa la produzione dell'estradiolo delle ovaie ci si troverebbe con più estradiolo, ma questa sarebbe un'esclusiva delle femmine (grazie alle ovaie), nei maschi si avrebbe l'effetto opposto.

Mettiamo quindi che venga inibita l'aromatasi, con meno estrone ci sarebbe ugualmente la possibilità di avere una buona cAMP con glicogeno e cortisolo. Bloccando il dht si blocca il processo di miniaturizzazione del capello il quale è la causa principale dell'alopecia androgenetica. Prima si provvede a bloccare la causa dell'alopecia, quindi si pensa a produrre di nuovo un capello sano. Infatti la cura ideale è finasteride (anti-dht) e minox (per far ricrescere i capelli spingendo sulla produzione di cheratina).

Ciao.

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Nel resoconto del sitri redatto da Bat, di cui mi accorgo solo ora,
vi sono alcuni passi interessanti per coloro che affiancano alle cure farmacologiche anche i prodotti naturali:

un altro dottore (Fierrini o Tierrini, non riesco a capire la mia lettera dopo quase un mese) ha fatto un po’ di pubblicità su “Hair capsures” e sull’uso del Rerveratrol

Ls bella presentazione di Rinaldi mostrava gli inibitori naturali della 5- alfa-reduttasi ormai conosciuti da tutti noi: Serenoa, nipononivea e antocianidine (induttore della vasodilatazione).

Hair capsures sarebbe l'accoppiata curcumina e resveratrolo? Ma lo vendono? perché se digiti su google Hair capsures o semplicemente capsures non viene fuori nulla!

Nel secondo trafiletto è scritto che Rinaldi avrebbe parlato dell'azione inibitrice sulla 5AR di una classe di composti detti antocianidine, il che a me non risulta. Sapevo che le proantocianidine oligomere avevano mostrato, se applicate topicamente, di avere un effetto di induzione anagen nei follicoli in fase telogen. E' una svista del redattore, di Rinaldi o si tratta di nuove acquisizioni?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Julien, potrebbe essere il dott. Turini dell'articolo linkato da Goldrake ? :


http://www.scienzaonline.com/medicina/vino-resveratrolo.html



Sull'efficacia delle OPC usate topicamente si era mostrato possibilista il dott. Marliani, se non erro (non eri stato proprio tu a chiederglielo ?). Ma effettivamente le accostava al minox e non alla fina.


Ciao.

MA - r l i n









 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
Julien, potrebbe essere il dott. Turini dell'articolo linkato da Goldrake ? :

http://www.scienzaonline.com/medicina/vino-resveratrolo.html


Potrebbe, nel resoconto redatto da Bat vi era una indecisione fra Tierrini e Fierrini. Turini sarebbe comunque un urologo, alle riunioni sitri non ci sono dermatologi?
Comunque, questo capsures dove si vende?

Citazione:Sull'efficacia delle OPC usate topicamente si era mostrato possibilista il dott. Marliani, se non erro (non eri stato proprio tu a chiederglielo ?). Ma effettivamente le accostava al minox e non alla fina.


Si, ma Rinaldi parlava, secondo il resoconto della riunione, di antocianidine, non di OPC e, sembra, a livello sistemico. Boh!?
Sarà una svista?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Julien, OPC (Oligomeric Proantho Cyanidis),proantocianidine e picnogenoli dovrebbero essere sempre le sostanze che idrolizzandosi si trasformano in antocianidine.

Dai un'occhiata qui:

http://calvizie.net/documento.asp?args=1.1.352

Turini sembrerebbe molto attivo ai convegni, soprattutto in quelli in cui si parla di vino, (per il resveratrolo ovviamente[:)]); è un esperto di prostata e relative patologie, del tutto plausibile che venga invitato dala Società Italiana di Tricologia ossia, la S.I.Tri.

Ciao.

MA - r l i n
 

cleopatra

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10 Agosto 2004
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Citazione:Messaggio inserito da Marlin
... probabilmente, come ha detto bene Julien, ha una funzione antiaromatasi..
Ciao ragazzi
come sempre Marlin complimenti per l'ottima discussione messa in piedi insieme a julien!
A proposito dell'assunzione del tè e della sua azione antiaromatasi, ho beccato nei giorni scorsi un articolo (cercato per altri motivi) in cui trattando l'utilizzo del tè nero nella lotta contro il tumore alla mammella si legge:

...Il lavoro di Way e collaboratori prende invece in considerazione l’effetto inibitore esercitato dai polifenoli presenti nel tè nero (TF1, TF2 e TF3) sull’attività dell’aromatasi. Questo studio conferma le proprietà antiproliferative e anticarcinogeniche dei flavonoidi del tè nero che agiscono inibendo l’attività dell’aromatasi negli ovai di ratto e nella placenta umana con maggiore forza di quelli contenuti nel tè verde (Egcg). Il meccanismo con cui questi polifenoli del tè nero esercitano la loro attività sembra essere di tipo multifattoriale. Inoltre, in un modello in vivo (cellule MCF-7), i polifenoli del tè nero hanno inibito la proliferazione indotta con deidroepiandrosterone. La transfezione di HER/neu in cellule MCF-7 sembra essere associata a un incremento della resistenza delle cellule alla terapia ormonale...

http://www.senologia.it/rivista/pdf/giu05_rassegna.pdf

Parla di ovai nei topi e di placenta nell'essere umano quindi, anche in relazione all'oggetto dell'articolo, di soggetti femminili!

Un abbraccio
Cleopatra...[:)]
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Bene ottimo lavoro Cleop[ov], a poco a poco riusciamo a capire qualcosa di come agiscono queste sostanze.

Può essere che il the verde avendo una minore attività antiaromatasi sia sufficiente per abbassare l'estradiolo nei maschi, mentre va a stimolare in qualche modo (attraverso l'ipofisi ?) la produzione di estradiolo nelle ovaie.

Ma può anche essere che certi studi non siano significativi sia per il campione (di solito esiguo) sia per i criteri adottati (la produzione di estrogeni è massima poche ore prima dell'ovulazione, sono cose elementari, ma sorge sempre il dubbio: in quello studio ne avranno tenuto conto ? Soprattutto se il campione femminile non era molto significativo. Chissà[;)])

Bacioni.

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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X Marlin,

Sicché eri interessato all'inibizione del cit. p450, ho trovato frugando su pubmed questo studio sui frutti tropicali: si evince che il grapefruit juice, vale a dire il succo di pompelmo (fresco e industriale http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/...&dopt=Abstract&list_uids=10812937&query_hl=16 ), sarebbe attivo nell'inibire il p 450 (nello specifico CYP3A4, che nella discussione sul resveratrolo è inibito pure, come scrivesti nel topic sul reveratrolo, dall'itraconazolo) in forza dei flavonoidi Nrinigin, Naringenin e Furocumarin.

http://dmd.aspetjournals.org/cgi/co...e poi sulla 5 alpha riduzione T --> DHT?