per Marlin e Julien, parere

marlin

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Julien, doppio parere:

http://www.servizitelevideo.rai.it/televideo/pub/pagina.jsp?p=163&s=0&r=Nazionale&idmenumain=7&pagetocall=pagina.jsp

http://www.northwestern.edu/newscenter/stories/2015/04/telomere-changes-predict-cancer.html

e pure:

http://www.anti-agingfirewalls.com/2015/04/08/30-major-factors-that-control-sirt1-expression-sirt1-activity-and-sit1-mediated-aging-part-3-of-the-series-nad-an-emerging-framework-for-health-and-life-extension/

....The accumulation of excess nicotinamide in cells is probably a major cause of aging. Whereas we typically associate “NAD deficiency” with aging, “Nam excess” may have a similar effect. To no one’s surprise, the levels of the two compounds are inversely related in aging.


....The molecular mechanism by which Nam works is very straightforward. Nam acts as a direct inhibitor of the SIRT1 enzyme pocket where NAD binds. Thus Nam is a “competitive inhibitor” of NAD and is “bad” when it comes to most cancers, aging, and most diseases.

On the other hand, inhibition of SIRT1 by Nicotinamide may be a “good thing” in the brain, where it may prevent NAD+ depletion and thereby protect neurons against excitotoxicity and neuronal cell death induced by PARP1.

....As the cell consumes NAD (by SIRT1-7, PARP1, PARP2, Tankyrases, CD38, CD157, ARTs, and other enzymes), the NAD is consumed, leaving the by-product, Nam. There are two primary ways of “disposing of Nam”. They are methylation/excretion or recycling of Nam into NMN (and subsequently NAD) via the “NAD salvage cycle”.

.....Conclusion: It is now clear that high concentrations nicotinamide are harmful to health. HIgh doses of dietary niacin probably produce the same effects, despite the many benefits of high dose niacin. With aging, nicotinamide levels already go up. Adding more nicotinamide is probably not going to “cure” aging. Adding a methyl donor to eliminate nicotinamide (such as betaine) may be a good thing.

Ciao

MA - r l i n



 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Sul primo ti dico che ho letto anche io e non ho elementi per mettere in discussione o meno, non avendo letto l'articolo originale.
So che la medicina preventiva prenderà sempre più piede, sconvolgendo la prassi attuale.

Sul secondo se i tuoi dubbi sono legati alla supplementazione e all'accumulo (iatrogeno) di Nicotinamide dico che il problema si porrebbe a dosaggi veramente importanti (tipo quelli che vengono attuati per trattare le iperlipidemie con 500mg di acido nicotinico).
Io - a dire il vero anche per motivi economici - ho attutato lunghe supplementazioni ma con dosaggi modestissimi come 25mg.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Qualcuno nei commenti al blog di Vince Giuliano diceva di integrare con MSM per la metilazione e di continuare a prendere nicotinamide ad alte dosi...

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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Vecchia storia la parabiosi, ma almeno si cominciano a fare nomi e cognomi (notch, TGF-beta - vecchie conoscenze tricologiche - e Gdf11)

http://www.corriere.it/scienze/15_maggio_11/sangue-giovane-ripara-organi-alzheimer-cf4f7c94-f7bf-11e4-821b-143ba0c0ef75.shtml

(la vera cura Dracula...non il PRP, che è stato chiamato così dal solito giornalista fantasioso[:)])

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25916673

sembra che la 5 AR non aumenti con l'età in tutti i soggetti, al contrario si spegne.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì, si tenga conto che si parla comunque di postata e di poco più del 30% dei soggetti. Chissà come sono messi a capelli quel 30% ?[:)] Voglio dire magari sono i tipi con BPH e copertura decente.

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Comunque magari la cosa merita un attimo di approfondimento. Anzitutto hanno silenziato la 5 AR tipo II sopratutto gli anziani obesi ? O gli anziani da una parte e gli obesi dall'altra ? E magari gli anziani obesi più ancora dei soli anziani e dei soli obesi ?

Cosa dell'obeso potrebbe silenziare la 5 AR tipo II ? Per me gli acidi grassi (saturi) che comunque dovrebbe avere in circolo in misura maggiore.

Cosa nell'anziano farebbe lo stesso effetto ? Forse l'avere meno androgeni e un rapporto più favorevole agli estrogeni. Come spesso accade i ligandi influiscono su espressione e attività degli enzimi a cui si legano.

Forse si capisce perché se un acido grasso, magari saturo (come quelli che produce il nostro corpo, quelli animali) è anche un inibitore delle 5 AR, si possano avere effetti sui capelli.

E' quello che capita con serenoa e cocco.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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Gli unici acidi grassi che la letteratura indica come capaci di avere un effetto epigenetico sono gli acidi grassi a catena corta. Questi non vengono introdotti direttamente con la dieta ma in genere sono il prodotto metabolico della digestione della fibra dal biota intestinale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18061431
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12769690
http://en.wikipedia.org/wiki/Histone_deacetylase_inhibitor
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Inibire l'HDAC, ossia la deacetilazione, è equivalente alla metilazione ? Non sono due meccanismi epigenetici distinti ? (nello studio da te postato si parla di metilazione...)

http://en.wikipedia.org/wiki/Methylation

Ciao

MA - r l i n

 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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ovviamente no, era un esempio. Non credo che gli acidi grassi in generale abbiamo proprietà di influenzare direttamente il rimodernamento epigenetico. (anche se un eccesso di acetil-COA potrebbe favorire l'acetilazione).
Tuttavia mi sono imbattuto in studi interessanti sul biota intestinale (uno dei più complessi ecosistemi presente sulla terra) e sulla metabolomica associata.
Risulta che il tiptofano può essere metabolizzato in derivati indolici e alcuni di questi sono dei potenti antagonisti del GPR44 (ossia il recettore della prostaglandina D2).
http://www.hablemosclaro.org/Repositorio/biblioteca/b_316_Metabolitos_bioactivos_producidos_por_probioticos_(ing).pdf
While some protein fermentation products are regarded as potentially toxic [33] the tryptophan metabolite indole-3-propionic acid
Per la verità il composto che aveva presentato la cineta più favorevole era l'indolo-3-acido acetico, ma il corrispettivo indolo-3-acido proprionico potrebbe essere egualmente efficace.

Ecco la discussione su hairlosstalk:
http://www.hairlosstalk.com/interact/showthread.php/69132-Indole-3-Acetic-Acid-as-a-CRTH2-GPR44-Antagonist
 

marlin

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Ho letto lo studio integrale, ma c'è anche nell'abstract, l'iperlipidemia non è correlata con la soppressione della 5Ar tipo II in questi pazienti, potrebbe però essere la composizione della lipidemia a fare la differenza per gli obesi, anche se nello studio si butta là la questione dell'aromatizzazione che è notoriamente legata all'adipe.

Fatto sta che sia anziani che obesi che anziani obesi (c'è correlazione doppia) sviluppano BPH senza DHT, il che può significare che gli androgeni finiscono per agire analogamente al solo DHT (e magari anche gli estrogeni come si è visto nel cancro alla prostata). Non so se questo potrebbe essere anche il caso di chi ha predisposizione all'alopecia androgenica.

Il tripotofano e l'acido butirrico e derivati portano acqua al mulino dei latticini e dei formaggi in particolare, ma penso che l'inibizione degli ecoisanoidi e dintorni sia sempre meglio topica che sistemica perché nei vari tessuti e organi del corpo hanno funzioni diverse e anche utili.

Non mi meraviglia che un derivato dell'acido acetico sia antagonista del GPR44, sono stati i primi sui quali siamo finiti per la questione PGD2 e il diclofenac (voltaren) che è appunto un tale derivato, pare che qualcosa faccia.

Ciao

MA - r l i n

 

marlin

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http://dx.doi.org/10.1016/j.bbabio.2015.05.014

...meglio parlarne qui.

Da quello che ho letto mi pare che ci si trovi di solito al tipico dilemma: per mantenere le staminali servono antiossidanti mitocondriali, ma questi bloccano la differenziazione delle stesse, dove servirebbero invece le ROS (vedi fototerapia). Nac pare meglio di MitoQ, ma parliamo comunque di una strategia conservativa, in pratica il solito mantenimento (ottimo per chi è messo bene come te[:)]) che per gli agati speranzosi in una cura di ripristino non è il massimo.

Gli antiossidanti mitocondriali mantengono le staminali quiescenti, ma sono i ROS a poter far ricrescere i capelli, solo che questi alla lunga finiscono per eliminare le staminali e quindi niente più cellule differenziate e niente più capelli. Forse questo può spiegare perché certe cure che funzionano molto bene, non funzionano per sempre.

Il fatto che l'agato abbia problemi con le progenitrici alla luce anche di queste considerazioni, non fa che ribadire che forse sono proprio in atto meccanismi antitumorali dietro l'aga e che per combatterla servano piuttosto cosacce che sostanze benefiche.

Mettendola in positivo si può forse pensare a un'efficace antiossidazione mitocondriale sistemica accompagnata da azioni locali di stimolo della differenziazione cellulare, magari proprio a partire dalla fototerapia.

Ciao

MA - r l i n





 

marlin

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Non mi sembrano soluzioni praticabili, anche perché costano parecchio. Nel mio piccolo se mi parli di telomerasi penso sempre che l'astragalo possa fare qualcosa.

Sì ok il solito Longo, ma non credo che i capelli gli siano ricresciuti per la dieta...[:)]

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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Sì, conciso, ma molto denso di informazioni. Pare confermare che la proliferazione e differenziazione cellulare che gli agati e gli invecchiati cercano finisca se continuamente sollecitata finisca per accelerare l'esaurimento dello staminali e di porre presto fine al gioco del ringiovanimento. Forse per questo pare si invecchi par pussées e spesso si dice che uno che appariva più giovane sino a poco prima ha avuto un crollo. Crollo dopo crollo ci si ritrova decrepiti cercando di riattivare le staminali.

Una cosa del genere è quel meccanismo che avevo evidenziato (uno studio lo faceva) che collega mTOR con il percorso WNT:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19733540

Per non diventare troppo pessimisti, nel caso in cui più che voler mantenere quello che si ha (quando si ha molto), si voglia recuperare quello che si è perso, non resta che sperare che Cotsarelis non si sia sbagliato quando ha individuato nel blocco delle cellule progenitrici la causa dell'aga. In questo caso andrebbero riattivate queste ultime senza preoccuparsi subito della esaurimento delle staminali, anzi l'aga rendendole quiescenti forse finisce anche per conservarle più a lungo.

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26178169

sembra che la storia delle ripetizioni delle triplette CAG nella sequenza del gene per il recettore androgeno non sia correlata al grado di calvizie, sconfessando gli studi precedenti dell'università di Bonn.
 

marlin

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A me pare che la questione delle triplette CAG c'entrasse più con la risposta a fina, che con l'aga.
Infatti mi chiedevo già allora se le popolazioni di origine africana che hanno triplette brevi, ma aga non prevalente, rispondessero meglio a fina, che è uno studio che manca.

Ciao

MA - r l i n
 

laurenzio

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30 Agosto 2014
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C'è da chiedersi ancora perché lo studio sulle progenitrici con tanto di sperimentazione sull'uomo e risultati evidenti abbia avuto seguito alcuno