nuovo fitoterapico

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
2,520
1
615
ps la figura uno non è prevista nell'allegato

NUOVO FITOTERAPICO
AD AZIONE ANTI 5a-REDUTTASI

Studio clinico dell'efficacia di Boehmeria e Tocotrienoli nel trattamento dell’alopecia androgenetica

Fabio Rinaldi, Paola Bezzola, Elisabetta Sorbellini
Centro dermatologico Skin Research Institute - Milano
Efficacia di integratori dietetici, spesso fitoderivati, con azione recettoriale è stata oggetto di nume- rosi studi negli ultimi anni: basti pensare all'impiego degli isoflavoni di soia in alternativa agli estro- geni di sintesi proprio per la loro azione di legame competitivo ai recettori per gli estrogeni o a quello della Serenoa repens attiva sulla 5-alfa-reduttasi nel- l'ipertrofia prostatica. Anche la pelle è un organo ricco di recettori ormonali e alcune zone come il capillizio, il viso e la parte centrale del tronco, sono particolarmente sensibili al testosterone che viene in quelle sedi convertito da parte della 5-alfa-reduttasi in un altro ormone molto più potente, il 5-alfa-diidrotestosterone (5-alfa DHT).
Il 5-alfa-DHT si lega ai recettori cellulari per gli androgeni e regola l'espressione genica nel nucleo. Per queste sue proprietà il 5-alfa-DHT è responsabile di alcuni disturbi cutanei correlati agli androgeni come acne, seborrea, alopecia androgenetica, irsutismo in persone geneticamente predisposte.
Gli inibitori della 5-alfa-reduttasi si sono dimostrati molto utili nel correggere tali disturbi, anche se i prodotti di sintesi -presenti in commercio non sono esenti da effetti collaterali, e sono in genere
controindicati nelle donne in età fertile per il loro possibile rischio di malformazione fetale.
In particolare, nella cura dell'alopecia androgenetica, la finasteride (4-azasteroide) inibisce la 5-alfa- reduttasi entrando in competizione con il testosterone, e diminuisce i livelli ematici di 5-alfa-DHT, con eventuali effetti sulla sfera sessuale (inferiore al 2%). In quest'ottica Aa ricerca si è sempre più concentrata nell'identificazione di sostanze estratte dalle piante che abbiano la funzione di inibire la 5-alfa-reduttasi in modo naturale e, nel caso della calvizie, di pro- muovere la ricrescita dei capelli.
Estratti vegetali di Serenoa repens e Bohemería e sostanze di origine naturale, come Epigallocatechina 3 gallato ed Acidi grassi poliinsaturi, sono stati studiati per la valutazione della loro efficacia come inibitori della 5-alfa-reduttasi nella calvizie comune (1-4). Ha suscitato particolare interesse l'estra
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
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ps la figura uno non è prevista nell'allegato

NUOVO FITOTERAPICO
AD AZIONE ANTI 5a-REDUTTASI

Studio clinico dell'efficacia di Boehmeria e Tocotrienoli nel trattamento dell’alopecia androgenetica

Fabio Rinaldi, Paola Bezzola, Elisabetta Sorbellini
Centro dermatologico Skin Research Institute - Milano
Efficacia di integratori dietetici, spesso fitoderivati, con azione recettoriale è stata oggetto di nume- rosi studi negli ultimi anni: basti pensare all'impiego degli isoflavoni di soia in alternativa agli estro- geni di sintesi proprio per la loro azione di legame competitivo ai recettori per gli estrogeni o a quello della Serenoa repens attiva sulla 5-alfa-reduttasi nel- l'ipertrofia prostatica. Anche la pelle è un organo ricco di recettori ormonali e alcune zone come il capillizio, il viso e la parte centrale del tronco, sono particolarmente sensibili al testosterone che viene in quelle sedi convertito da parte della 5-alfa-reduttasi in un altro ormone molto più potente, il 5-alfa-diidrotestosterone (5-alfa DHT).
Il 5-alfa-DHT si lega ai recettori cellulari per gli androgeni e regola l'espressione genica nel nucleo. Per queste sue proprietà il 5-alfa-DHT è responsabile di alcuni disturbi cutanei correlati agli androgeni come acne, seborrea, alopecia androgenetica, irsutismo in persone geneticamente predisposte.
Gli inibitori della 5-alfa-reduttasi si sono dimostrati molto utili nel correggere tali disturbi, anche se i prodotti di sintesi -presenti in commercio non sono esenti da effetti collaterali, e sono in genere
controindicati nelle donne in età fertile per il loro possibile rischio di malformazione fetale.
In particolare, nella cura dell'alopecia androgenetica, la finasteride (4-azasteroide) inibisce la 5-alfa- reduttasi entrando in competizione con il testosterone, e diminuisce i livelli ematici di 5-alfa-DHT, con eventuali effetti sulla sfera sessuale (inferiore al 2%). In quest'ottica Aa ricerca si è sempre più concentrata nell'identificazione di sostanze estratte dalle piante che abbiano la funzione di inibire la 5-alfa-reduttasi in modo naturale e, nel caso della calvizie, di pro- muovere la ricrescita dei capelli.
Estratti vegetali di Serenoa repens e Bohemería e sostanze di origine naturale, come Epigallocatechina 3 gallato ed Acidi grassi poliinsaturi, sono stati studiati per la valutazione della loro efficacia come inibitori della 5-alfa-reduttasi nella calvizie comune (1-4). Ha suscitato particolare interesse l'estra
 

akiraaa

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NUOVO FITOTERAPICO
AD AZIONE ANTI 5a-REDUTTASI

Studio clinico dell'efficacia di Boehmeria e Tocotrienoli nel trattamento dell’alopecia androgenetica

Fabio Rinaldi, Paola Bezzola, Elisabetta Sorbellini
Centro dermatologico Skin Research Institute - Milano
Efficacia di integratori dietetici, spesso fitoderivati, con azione recettoriale è stata oggetto di nume- rosi studi negli ultimi anni: basti pensare all'impiego degli isoflavoni di soia in alternativa agli estro- geni di sintesi proprio per la loro azione di legame competitivo ai recettori per gli estrogeni o a quello della Serenoa repens attiva sulla 5-alfa-reduttasi nel- l'ipertrofia prostatica. Anche la pelle è un organo ricco di recettori ormonali e alcune zone come il capillizio, il viso e la parte centrale del tronco, sono particolarmente sensibili al testosterone che viene in quelle sedi convertito da parte della 5-alfa-reduttasi in un altro ormone molto più potente, il 5-alfa-diidrotestosterone (5-alfa DHT).
Il 5-alfa-DHT si lega ai recettori cellulari per gli androgeni e regola l'espressione genica nel nucleo. Per queste sue proprietà il 5-alfa-DHT è responsabile di alcuni disturbi cutanei correlati agli androgeni come acne, seborrea, alopecia androgenetica, irsutismo in persone geneticamente predisposte.
Gli inibitori della 5-alfa-reduttasi si sono dimostrati molto utili nel correggere tali disturbi, anche se i prodotti di sintesi -presenti in commercio non sono esenti da effetti collaterali, e sono in genere
controindicati nelle donne in età fertile per il loro possibile rischio di malformazione fetale.
In particolare, nella cura dell'alopecia androgenetica, la finasteride (4-azasteroide) inibisce la 5-alfa- reduttasi entrando in competizione con il testosterone, e diminuisce i livelli ematici di 5-alfa-DHT, con eventuali effetti sulla sfera sessuale (inferiore al 2%). In quest'ottica Aa ricerca si è sempre più concentrata nell'identificazione di sostanze estratte dalle piante che abbiano la funzione di inibire la 5-alfa-reduttasi in modo naturale e, nel caso della calvizie, di pro- muovere la ricrescita dei capelli.
Estratti vegetali di Serenoa repens e Bohemería e sostanze di origine naturale, come Epigallocatechina 3 gallato ed Acidi grassi poliinsaturi, sono stati studiati per la valutazione della loro efficacia come inibitori della 5-alfa-reduttasi nella calvizie comune (1-4). Ha suscitato particolare interesse l'estra
 

akiraaa

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29 Settembre 2005
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NUOVO FITOTERAPICO
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Studio clinico dell'efficacia di Boehmeria e Tocotrienoli nel trattamento dell’alopecia androgenetica

Fabio Rinaldi, Paola Bezzola, Elisabetta Sorbellini
Centro dermatologico Skin Research Institute - Milano
Efficacia di integratori dietetici, spesso fitoderivati, con azione recettoriale è stata oggetto di nume- rosi studi negli ultimi anni: basti pensare all'impiego degli isoflavoni di soia in alternativa agli estro- geni di sintesi proprio per la loro azione di legame competitivo ai recettori per gli estrogeni o a quello della Serenoa repens attiva sulla 5-alfa-reduttasi nel- l'ipertrofia prostatica. Anche la pelle è un organo ricco di recettori ormonali e alcune zone come il capillizio, il viso e la parte centrale del tronco, sono particolarmente sensibili al testosterone che viene in quelle sedi convertito da parte della 5-alfa-reduttasi in un altro ormone molto più potente, il 5-alfa-diidrotestosterone (5-alfa DHT).
Il 5-alfa-DHT si lega ai recettori cellulari per gli androgeni e regola l'espressione genica nel nucleo. Per queste sue proprietà il 5-alfa-DHT è responsabile di alcuni disturbi cutanei correlati agli androgeni come acne, seborrea, alopecia androgenetica, irsutismo in persone geneticamente predisposte.
Gli inibitori della 5-alfa-reduttasi si sono dimostrati molto utili nel correggere tali disturbi, anche se i prodotti di sintesi -presenti in commercio non sono esenti da effetti collaterali, e sono in genere
controindicati nelle donne in età fertile per il loro possibile rischio di malformazione fetale.
In particolare, nella cura dell'alopecia androgenetica, la finasteride (4-azasteroide) inibisce la 5-alfa- reduttasi entrando in competizione con il testosterone, e diminuisce i livelli ematici di 5-alfa-DHT, con eventuali effetti sulla sfera sessuale (inferiore al 2%). In quest'ottica Aa ricerca si è sempre più concentrata nell'identificazione di sostanze estratte dalle piante che abbiano la funzione di inibire la 5-alfa-reduttasi in modo naturale e, nel caso della calvizie, di pro- muovere la ricrescita dei capelli.
Estratti vegetali di Serenoa repens e Bohemería e sostanze di origine naturale, come Epigallocatechina 3 gallato ed Acidi grassi poliinsaturi, sono stati studiati per la valutazione della loro efficacia come inibitori della 5-alfa-reduttasi nella calvizie comune (1-4). Ha suscitato particolare interesse l'estra
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
Citazione:Messaggio inserito da Akiraaa
L’efficacia degli acidi grassi contenenti 14-22 catene di carbonio e con almeno un doppio legame (per il loro elevato grado di insaturazione) è molto rnaggiore nell'inibire l'enzirna 5-alfa-reduttasi, di altri acidi meno insaturi.


E' vero, ma tali acidi grassi non sono presenti solo nella nipononivea. L'acido alpha linolenico, ad esempio, è abbandante anche del flax seed oil e nella frutta secca, l'oleico nell'olio d'oliva, lo stearico nel cioccolato e via dicendo.
Cosa differenzia la nipononivea da un integratore come biomineral 5 alpha? (che costa la metà di prezzo?)

Inutile dire che tale questione è stata abilmente svicolata...
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
3,694
0
915

Le foto non mi convincono troppo, i capelli sono più lunghi rispetto all'inizio della cura. Sono un dato in più le foto, certo, ma lo considero trascurabile..... I risultati della cura invece sono più attendibili visto che sono rilevati con strumenti oggettivi. Riguardo alla questione di quanto si mantengano i traguardi raggiunti mi permetto di dire che il problema riguarda ogni terapia, fina in primis. Sappiamo che smettendo fina i risultati, col tempo, svaniscono. Le condizioni per cui si perdono i capelli non vengono annullate definitivamente da nessun medicamento, quindi se venisse a mancare la cura, qualunque essa sia, i nostri odiati/amati capelli ci lascerebbero nuovamente.
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
2,520
1
615
questo non è 1 problema cure...anzi direi: magari fosse questo il problema, magari basterebbe solo prendere fina e minox a vita, il problema è che dopo 5 anni vanno lentamente a farsi fottere perchè il corpo si abitua ai farmaci...
a me interesserebbe sapere se questa cura potrebbe essere valida a vita!
Perchè da quanto ne so io si fà a cicli, se fosse possibile fare un ciclo di 9 mesi all'anno per sempre per mantenere sarebbe davvero una gran cosa!
 

rms

Utente
6 Luglio 2005
710
0
265
Buon integratore, lo sto rivalutando, se è vero che il suo meccanismo d'azione è diverso dalla finasteride significa un'ulteriore freccia al nostro arco nella lotta alla maledettissima alopecia.
 

er

Utente
25 Maggio 2005
212
2
165
Non so se nipon E sia perfetta ma nel mio caso (dopo 1 anno di fina sospesa per effetti collaterali molto seri)dopo quattro mesi di uso ha arrestato la caduta ed ha fatto diventare i mie capelli da fini e chiari a scuri e un po' più spessi, e con crescità molto più veloce.
Staremo a vedere cosa succede continuando, vi terrò informati.

P.S. Ho iniziato a curare l'AA a 17 anni oggi ne ho 45 e continuo.
 

akiraaa

Utente
29 Settembre 2005
2,520
1
615
er non ho capito l'hai usato per 4 mesi e continui? Posologia? 1 cps da 300 mg al giorno? Che ne pensi di provare a raddoppiare la dose o provare con la posologia di cui parla l'articolo scientifico?Magari con galenici spendendo 30 euro al mese circa?
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
4,203
0
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Citazione:Messaggio inserito da er


P.S. Ho iniziato a curare l'AA a 17 anni oggi ne ho 45 e continuo.


Mitico er...chi lotta con fede vine sempre premiato...[;)].

Basilio
 

yeahoo

Utente
9 Aprile 2005
825
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Citazione:Messaggio inserito da rms
Buon integratore, lo sto rivalutando, se è vero che il suo meccanismo d'azione è diverso dalla finasteride significa un'ulteriore freccia al nostro arco nella lotta alla maledettissima alopecia.


rms anche tu lo usi, per ciò lo hai rivalutato?
 

rms

Utente
6 Luglio 2005
710
0
265
No, non lo uso più, però perlomeno qualche risultato clinico ora c'è (mi riferisco allo studio in questione)
 

rms

Utente
6 Luglio 2005
710
0
265
Citazione:Messaggio inserito da yeahoo
allora perché lo hai smesso?

Perchè costava troppo, in futuro magari proverò il galenico.