MatriStem

sarev

Utente
8 Giugno 2004
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A voler pensar male, questi aggiungono semplicemente la matrice di Acell ad una normale procedura con il PRP, senza sapere se la cosa porti qualche beneficio rispetto alla procedura normale -che io sappia non sono disponibili dati su sperimentazioni in questo senso, in pratica la cavia sei tu- e ti fanno pagare più del triplo rispetto al costo di una seduta con il PRP (3000-4000 euro invece di circa 600).

Io però non sono affatto tipo che pensa male. Cassandra Kobren, invece, aveva detto:

Citazione:Ci saranno dottori che che proveranno a ricavare un vantaggio personale da questi prodotti facendo tutti i tipi di promesse assurde, e ci saranno molti pazienti che spenderanno i loro soldi mossi dalla speranza che qualcuno possa rigenerare i capelli, che qualcuno abbia già ora una tecnica capace di clonare i capelli e possa restituir loro i capelli perduti. Ma la sostanza della questione è che questa cosa non succederà nel futuro più prossimo. [..] Fate attenzione là fuori.

Ops, no, volevo dire Spencer Kobren...


 

hey86

Utente
28 Agosto 2006
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riccardooooooo.....calma metal e nuovo![^]

metal qui siamo tutti nella stessa barca quindi ci impegniamo insieme al fine di trovare informazioni utili da postare sul forum per divulgarle a tutti i colleghistai sicuro che nn appena sapremo qualcosa posteremo le novità fidati...

tu per caso sei bravo con l'inglese??
 

alex86

Utente
23 Dicembre 2007
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che ca**o torno su sto forum dopo mesi e mesi e leggo che forse ci siamo quasi... bah nn vorrei deludervi/mi ma quando parlai con il dottor campo a settembre dopo la consueta visita di un possibile rimedio stabile per la calvizie mi rispose laconico... Non per questa generazione.... =((((
 

charlie

Utente
3 Settembre 2005
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ma cosa vuoi che ne sappiano i professionisti...loro fanno il loro lavoro, curano i loro pazienti sulla base di quanto hanno imparato anni prima e di quello che l'esperienza gli ha insegnato in anni e anni di duro lavoro!
Il futuro lo fanno i giovani ricercatori e le nuove generazioni, non certo i professionisti affermati..
 

riccardo123

Utente
15 Agosto 2008
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Certo il dottore perderà tanti di quei soldi se esce la cura che la sua vita cambierebbe.
Mi spiace per lui ma tra qualche anno tutti faranno trattamenti tipo Histogen o Aderans.
 

marcodandi

Utente
1 Marzo 2008
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grande ricky è così ke dobbiamo pensarla!!!!!!io userò Hisotgen fra poco alla faccia dei Gufi dei dottori e dei chirurghi!!!!!
 

riccardo123

Utente
15 Agosto 2008
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E' un vecchio discorso che facciamo da tempo, io sono molto critico nei confronti dei medici italiani, soprattutto quelli più famosi (escluso dott Gigli) credo che non dedichino tempo ad informarsi, ad andare a vedere, a studiare le nuove tecniche, ecco perchè mi fido di più di quello che dice uno come Marlin piuttosto che di un medico che ti prende 300 euro per darti il minox e fina.
Naturalmente la mia è solo un'impressione, ma diciamo la verità conoscete medici italiani del settore tricologico, che facciano sperimentazione?
Intendo seriamente!
Io credo che Histogen uscirà, non tra un anno, ma neanche 10, credo che sarà efficace ma non risolutiva nei casi gravi, e credo che vari trattamenti in fase di prova potranno essere inglobati per ottenere un prodotto efficace, il tutto avversato dalle case farmaceutiche che invece cercano un prodottino da usare tutti i giorni come stanno facendo per il cancro.
Infatti per chi non lo sapesse, le case farmaceutiche stanno cercando dei farmaci da usare tutta la vita per il cancro, che non curino, ma blocchino!
 

angelomacello

Utente
16 Febbraio 2007
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su questo son daccordo, per questione di soldi ovviamente le industrie farmaceutiche preferiscono costringerti a pagare tutta la vita che curarti definitivamente.. brutta bestia questa è una vera piaga che rallenta l'evoluzione della medicina
 

marcoangelini

Utente
1 Gennaio 2009
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Sulla rivista MOLECULAR ho letto questo articolo: Staminali e fattori di crescita contro le grandi cicatrici

Le cellule staminali e i fattori di crescita tessutali hanno fatto il loro ingresso nella chirurgia plastica e ricostruttiva

L'Ospedale Pellegrini del capoluogo campano si conferma, infatti, all'avanguardia, grazie a 100 casi trattati con questa tecnica con grande successo. Presso la nostra struttura - ha spiegato il Dottor Alfredo Borriello dirigente dell'unità operativa di Chirurgia plastica dell'Ospedale Pellegrini di Napoli - abbiamo risolto brillantemente esiti traumatici e ferite difficili grazie all'utilizzo combinato di tessuto adiposo con fattori di crescita tessutali estratti dalle piastrine. Il gel piastrinico è, infatti, in grado di stimolare la guarigione delle ferite, accelerare lo sviluppo dell'angiogenesi, ridurre il sanguinamento post-operatorio. Le piastrine attivate, sotto forma di gel, elaborano, immagazzinano e rilasciano numerosi fattori di crescita (PDGF, TGFalfa e beta, IGF I e II, EGF, VEGF) capaci tra l'altro di stimolare la replicazione delle cellule. Tale proprietà è stata utilizzata anche per rigenerare la cute dai segni precoci di invecchiamento.


Grazie all'uso di particolari metodiche, infatti, e' possibile estrarle dal tessuto adiposo arricchite con fattori di crescita estratti dalle piastrine ed usarle per ricavarne tessuti di diversa natura come pelle, tendini, muscoli e quindi impiegarle sia a fini curativi, per le ferite più difficili, ma anche a fini estetici per migliorare la qualità della pelle. Si tratta di un prelievo del grasso effettuato mediante un'aspirazione che viene poi centrifugato e usato sia come filler (riempimento)- continua il dottor Alfredo Borriello - ma soprattutto viene utilizzata la sua grande capacità rigenerativa data dalla presenza di cellule staminali contenuta nel suo interno.

Il tessuto adiposo rappresenta la più grande banca di cellule staminali adulte che messe a contatto con i fattori di crescita tessutali estratti dalle piastrine ha un'enorme capacità rigenerativa tissutale.

Queste metodiche vengono utilizzate sia in chirurgia ricostruttiva per correggere deformità anatomiche, irregolarità corporee, ferite, ustioni e piaghe, ma anche in chirurgia estetica. Per quanto riguarda la chirurgia del seno, per esempio- spiega il dottor Alfredo Borriello - e' possibile utilizzare in alcuni casi il grasso per dare volume e quindi ricostruire parte di una mammella asportata o danneggiata dopo interventi demolitivi per particolari patologie. Non solo, ma e' possibile aumentare modicamente il seno senza l'utilizzo di protesi.
Redazione MolecularLab.it (06/02/2010)