L'ipocrisia scolastica mi fará venire un aneurisma
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Cioè secondo voi è possibile che nè la mia famiglia (bigottissima e attenta a quello che pensano gli altri), nè la scuola (impegnata a formare giovani adatti al sistema) ma la musica mi abbia dovuto insegnare il valore dell'unicità individuale e la libertá di essere se stessi?
Leopoldo non è detto che madre,padre,patria,scuola e i vari credo siano per forza di cose il meglio per crescere in spirito e intelletto...Segui ciò che è meglio per te,ciò che il tuo io ritiene giusto, badando soltanto a non far sì che le tue scelte possano danneggiare esseri unani meritevoli di rispetto.
kiske202 ha scritto:
Segui ciò che è meglio per te,ciò che il tuo io ritiene giusto, badando soltanto a non far sì che le tue scelte possano danneggiare esseri unani meritevoli di rispetto.
Io ci vedo un chiaro riferimento a non usare prodotti a base di olio di palma [
]
Segui ciò che è meglio per te,ciò che il tuo io ritiene giusto, badando soltanto a non far sì che le tue scelte possano danneggiare esseri unani meritevoli di rispetto.
Io ci vedo un chiaro riferimento a non usare prodotti a base di olio di palma [
]C'è da dire che seguendo le direttive sociali mio fratello è comunque pieno di amici e ha una vita sociale. Gioca a calcio, gli piace uscire la sera per andare a ballare, si veste da fighetto seguendo ogni moda che salta fuori. È comunque felice. Preferisco l'infelicitá a questo.
L'italia è uno dei paesi che spende meno per la scuola, inutile fare proposte se tanto gli danno le briciole. Non la chiamerei nemmeno scuola ma imparatoio di massa, la cialtronaggine diffusa ne è una diretta conseguenza, i soldi per la scuola non vanno risparmiati, chi più spende meno spende a conti fatti, ma l'itaglia è miope come una talpa.
Imparatoio di massa, esatto, non potevi trovare un'espressione migliore. Mi sono sentito proprio dentro una roba simile durante le ore di laboratorio, ammassato insieme agli altri compagni.
Quelli di talento li vedi subito... non c'è bisogno della scuola per formarli. Io ricordo un mio compagno di classe, a 14 anni, che faceva delle cose (era una scuola artistica) incredibili... Roba che tutti gli altri ancora non riuscivano a usare il rapidograph e schizzavano dappertutto... Alla fine dei 5 anni lui è uscito con 60 e lode, gli altri con voti mediocri. Come volevasi dimostrare...
Si ma certi geni rischi pure di rovinarli facendoli passare in certi ambienti, di certo chi è mediocre non lo migliori.
Non pensano esistano persone mediocri e in generale il talento non si vede a scuola. Molte cose che a scuola mi sembravano incomprensibili ora mi sembrano sciocchezze. Casomai esistono persone che si impegnano a fondo sin da subito e persone svogliate.
C.Leopoldo ha scritto:
Gioca a calcio, gli piace uscire la sera per andare a ballare, si veste da fighetto seguendo ogni moda che salta fuori. È comunque felice. Preferisco l'infelicitá a questo.
Un giorno quando giungerai a 60/80 anni potresti anche rimpiangere di non essertela goduta come tuo fratello ma se sei felice così mi fa piacere che tu non sia vittima di quel mondo di apparenze.
Gioca a calcio, gli piace uscire la sera per andare a ballare, si veste da fighetto seguendo ogni moda che salta fuori. È comunque felice. Preferisco l'infelicitá a questo.
Un giorno quando giungerai a 60/80 anni potresti anche rimpiangere di non essertela goduta come tuo fratello ma se sei felice così mi fa piacere che tu non sia vittima di quel mondo di apparenze.
A debita distanza dagli studi posso finalmente dire che tante cose che mi parevano senza senso ai tempi hanno invece contribuito a fornirmi una visione più ampia delle cose e un bagaglio culturale che si è rivelato molto utile anche per affrontare diverse situazioni pratiche se lo si sa interpretare e adattare alle situazioni della vita. Di più, con questo bagaglio di esperienze apprese, la vita mi appare più ricca, come se avessi vissuto molte volte, una vita che non ha niente di eccezionale, ma non è per nulla monotona.
Ciao
MA - r l i n
Ciao
MA - r l i n
magari ai tuoi tempi la scuola era differente, credo che abbiamo vissuto una parabola discendente.
Ma infatti è così. Quello che insegna la scuola, semplicemente non è insegnato, è un accumulo di cose senza senso che l'esperienza man mano ordina. È questo il problema. Tanto vale dunque studiare su Wikipedia,
Il problema appunto è che la scuola non insegna le strutture a priori logiche e filosofiche con cui Marlin a debita distanza ha capito e ordinato gli insegnamenti scolastici.
Ai miei tempi non era tanto diversa, ma per quanto riguarda la logica non andava liquidato il latino, poi vabbé, io scegliendo il classico l'ho fatto per diversi anni, tuttavia tutto è servito a formarsi (anzi il latino meno di altre materie...). Poi dipende dalle singole persone, io sono sempre stato desideroso di sapere, anche troppo, ossia più che approfondire qualcosa preferivo saperne diverse a livello di base. Molti non approfondirebbero se non su cose frivole o poco rilevanti (moda, motori, sport...) però in questo caso non se la dovrebbero prendere con la scuola, perché, anche se molti insegnanti non sono all'altezza, difficilmente le materie che insegnano sono del tutto irrilevanti a fini formativi.
Ciao
MA - r l i n
Ciao
MA - r l i n
Allora possiamo dire che abbiamo avuto un percorso simile. Anch'io ho approfondito molte cose dopo la scuola superiore e ora tutto assume una forma più ordinata. Ma per quanto riguarda le persone invece che abbadonano del tutto gli insegnamenti scolastici per dedicarsi al lavoro in azienda e farsi una birretta alle cinque (per caritá, non ho nulla contro la birra)? Questi sono la maggior parte degli italiani con diritto di voto.