Intolleranze alimentari

emanuele91

Utente
31 Maggio 2015
100
0
165
Buonasera a tutti, ho appena scoperto di essere diventato intollerante agli agrumi , è possibile che un uso continuato e praticamente giornaliero (bevo tutti i giorni almeno due succhi di frutta Ace ) possa aver causato caduta eccessiva dei capelli e leggera miniaturizzazione, oltre che forfora secca e leggere desquamazioni sul viso ?
 

kiske202

Utente
4 Giugno 2012
3,284
11
915
Attento a non eccedere in vit A (che può portare problemi ai capelli)...molto meglio se dai succhi passi ad agrumi e frutta fresca :)
 

emanuele91

Utente
31 Maggio 2015
100
0
165
Grazie mille per le risposte, in effetti è da tempo che sto cercando di assumere più frutta fresca e meno succhi (che sono comodi ma hanno molti punti in meno rispetto alla frutta ), mi sono infatti accorto della sopraggiunta intolleranza perché non appena addento arance o mandarini avverto un prurito importante su tutta la testa , e a volte qualche bolla sul viso . Coi succhi non mi succede (nemmeno con il 100% arancia ) . Provo ad eliminare del tutto gli agrumi (anche il limone).
 

emanuele91

Utente
31 Maggio 2015
100
0
165
Per quanto riguarda la vitamina A forse assumendo un multivitaminico che copriva il 100% del RDA e molti succhi che la contengono ho esagerato.
 

emanuele91

Utente
31 Maggio 2015
100
0
165
scusate se ribadisco la domanda : un'intolleranza alimentare ( me ne sono accorto definitivamente, ogni qual volta assumo agrumi mi vengono eczemi e infiammazioni sparse, da due giorni ho smesso definitivamente ed è cessata una fastidiosa irritazione intima) può essere stata causa della mia eccessiva caduta e debolezza dei capelli? grazie mille
 

emanuele91

Utente
31 Maggio 2015
100
0
165
Ciao proxy, no diagnosi ancora no , diciamo che ne ho quasi la certezza , essendo stempiato ed avendo un leggero diradamento del vertex (aggiungici un padre Lino Banfi;) ) . Ho iniziato circa un anno fa a prendere serenoa e poi cocco e la situazione mi sembra stabilizzata (se non addirittura leggermente migliorata , specialmente da quando applico strutto prima di andare a letto ) . Certo è che perdo parecchi capelli , tanti sono spessi pigmentati e lunghi ma hanno la fine assottigliata , come se non fossero mai stati tagliati (quindi giovani ) . Questo , unito al fatto che trovo miniaturizzati un po' in tutta la testa, anche nelle zone non androgenetiche mi ha fatto sospettare abbia (anche ?) altro . Carenze le escludo , stress non credo quindi ho recentemente associato questa intolleranza sopravvenuta (ho esagerato con gli agrumi per troppi anni ) alla situazione del mio cranio . Per fortuna finché la situazione rimane stabile (ma chi può dirlo ad occhi nudi ?) sono piuttosto tranquillo, però forse sarebbe il caso di farmi visitare. Grazie per la risposta
 

proxy

Amministratore
Staff
12 Febbraio 2003
57,615
9,130
2,015
Secondo me meglio ti fai visitare da un'esperto in tricologica,stai solo perdendo tempo,sei fortunato che tipo Gigli e' spesso a Torino[;)]
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
Le intolleranze sono state associate a telogen effluvio cronico (TEC) e ancor più raramente alopecia aerata (anche diffusa o incognita).
io ho realizzato di aver sofferto di telogen effluvio cronico per anni e sto risolvendo con dieta aglutinata.
Quello che descrivi sembra essere un reperto tipico del TEC, i capelli crescono ma l'anagen inspiegabilmente dura meno (i miei capelli tipicamente avevano un diametro normale con una variabilità in tricoscopia molto minore al 20%, il che escludeva una eziologia androgenetica) quindi è chiaro che la quantità di capelli giornaliera che cade è maggiore. Nel 2011 feci gli esami per la celiachia ma risultarono negativi, poi, quasi per caso tempo fa scaricai un libro sull'intestino che mi mise aggiornato sugli sviluppi dell'arte (per chi volesse dargli un occhio consiglio l'intestino felice di Julie Enders).
Al di là della celiachia (la punta dell'iceberg, ma anche essa ha una prevalenza che giustificherebbe uno screening aggirandosi intorno all'1% della popolazione), che ha un quadro clinico ben definito, pare esista una porzione ampia della popolazione (almeno il 10% della popolazione caucasica) che è intollerante al glutine pur non avendo gli anticorpi positivi o l'atrofia dei villi. Questa intolleranza è associata a disordini autoimmuni (afte, eczema, lieve psoriasi, alopecia aerata, dermatite erpetiforme, vitiligine) oltre a depressione,disforia inspiegabile, stanchezza post-prandiale, ecc.).
Io ho sperimentato: i) afte ricorrenti, ii) eczemi atopici alle dite, iii) fasi depressive, iv) effluvio inspiegabile (di durata decennale) con lieve recessione alle tempie.
Da quanto ho letto (molto belli nel merito gli studi condotti dall'equipe di Fasano, sono studi australiani che hanno portato alla comprensione dei meccanismi dell'aumento della permeabilità mediata da un ormone detto Zonulina e della patofiologia dei disordini autoimmuni legati alla leaky gut syndrome).
Sembra che il glutine di per sé aumenti la permeabilità intestinale e che ciò finisca col far passare in circolo batteri, endotossine batteriche che si accumulano nel tratto gastroenterico. Per maggiori informazioni su pubmed si digiti non celiac gluten intolerance. inoltre questa permeabilità porterebbe a un incremento dell'infiammazione (il che preparerebbe e favorirebbe gli effluvi). Inoltre il glutine può non essere digerito del tutto per via della sua struttura resistente all'azione degli enzimi. se passa in circolo può essere riconosciuto come estraneo e scatenare l'autoimmunità.
Sono in dieta aglutinata da 1 mese e mi pesa ma mi sembra che qualcosa si stia muovendo (psoriasi migliorata, minore caduta), è presto per trarre conseguenze, quindi a maggio riaggiornerò la mia situazione.
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
https://books.google.it/books?id=3nyBCgAAQBAJ&pg=PA130&dq=alopecia+celiac+disease+effluvium&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwin0vi-vbjKAhVI3g4KHZurBxAQ6AEIMDAA#v=onepage&q=gluten&f=false

lo ripeto ma sopra sono stato abbastanza esaustivo. Negli ultimi anni si è scoperto che al di là dei veri celiaci esiste un'altra classe di pazienti che accusano disturbi vari che hanno una remissione con una dieta aglutinata. Purtroppo per questi soggetti i classici esami per escludere la celiachia sono generalmente negativi e ancora non è stato trovato un marcatore.
La condizione è apparsa recentemente nelle entità nosologiche grazie agli studi di Fasano. E' chiamata NON CELIAC GLUTEN SENSITIVITY. https://books.google.it/books?id=hTU3BQAAQBAJ&pg=PA30&dq=non+celiac+gluten+intolerance&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjxqduCv7jKAhVBog4KHfgjA54Q6AEIJjAA#v=onepage&q=non%20celiac%20gluten%20intolerance&f=false questi disordini di per sé sono stati associati a disordini autoimmuni quali: alopecia areata (che non è necessariamente localizzata a chiazze ma anche diffusa), vitiligine, telogen effluvium (secondario da carenze per malassorbimento), canizie precoce, psoriasi, afte ricorrenti,ecc... perché pare essere così diffusa? perché a quanto pare l'uomo risente ancora del suo retaggio evolutivo pre-neolitico, quando i suoi antenati non conoscevano l'agricoltura e si cibavano di quello che trovavano nelle foreste, frutta, noci, tuberi, insetti, piccoli animali, ecc...
 

riccardoc

Utente
2 Novembre 2013
935
169
265
a me questa guerra al glutine pare eccessiva...
mi riferisco a chi non si abbuffa da mattina a sera di pane e pasta 00 ma ha una dieta equilibrata

sento molti che trovano una correlazione diretta tra glutine e vari dolori...io resto perplesso
(salvo celiachia o intolleranza diagnosticata)


 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
ti pare eccessiva su quali basi?
http://www.scientificamerican.com/article/gluten-sensitivity-may-be-a-misnomer-for-distinct-illnesses-to-various-wheat-proteins/
 

riccardoc

Utente
2 Novembre 2013
935
169
265
bene i link e studi.....

ma nella pratica il grano lo mangiavano i nostri nonni e tutte le generazioni precedenti eppure non mi pare fose un problema,evidentemente mangiavano anche altro

ai giorni nostri probabilmente se ne abusa in prodotti super raffinati,
ma chi mangia in modo equilibrato non ha nessun problema per un pò di pasta e cereali
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
34,296
3,987
2,015
Milano
Ok il glutine, ma forse il problema è più dovuto all'eccessivo consumo di zuccheri che è andato sempre crescendo in modo esponenziale. Idem per il sale...

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
>> ma chi mangia in modo equilibrato non ha nessun problema per un pò di pasta e cereali

E' pacifico chi non ha disturbi strani non deve allarmarsi, il sottoscritto però ha avuto anemia (in passato), eczemi, una lesione psoriasica,
telogen efflivium cronico, afte ricorrenti per oltre 10 anni, occasionale torpore-stanchezza postprandiale successiva al consumo di pasta e pane.

Ora se la prevalenza della celiachia è 1 su 100 (e sono tanti i casi non diagnosticati per via dell'assenza dei sintomi classici nonché per svogliatezza di certa classe medica che anche a seguito dei tagli limita gli esami) la NCGS (non celiac gluten sensitivity) è stimata intorno a 6 soggetti su 100 e forse anche di più (chi ha determinati alleli del complesso HLA è a rischio: solo alcuni alleli correlano con la intolleranza al glutine anche se non tutti i soggetti con gli alleli associati alla malattia - che sono assai comuni, presenti tra il 20-30% della popolazione - hanno poi dei problemi).
Va da sè che il glutine è un tipo di proteina che può non essere digerita completamente per via della sua struttura terziara, resistente agli enzimi proteolitici, quindi costituisce una insidia di per sé per quanto concerne l'autoimmunità. Inoltre il glutine di per sé rende più permeabile la membrana gastroenterica (sembrerebbe indipendentemente dall'essere celiaci o meno) basta cercare nella letteratura più recente (guardare gli studi di Fasano su leaky gut syndrome): pertanto sarebbe comunque bene, come dicevi sopra, NON abusare.
Altre molecole potenzialmente pericolose sono le lectine e le agglutinine (contenute in legumi in quantità differenti, i più pericolosi sono i fagioli rossi), ragion per cui per la preparazione culinaria dei legumi occorre un lungo ammollo e la cottura in pentola a pressione oppure la fermentazione (tipicamente la soia è meglio consumarla come yogurt, natto, temph ecc)...
 

wenden63

Utente
10 Luglio 2008
152
0
165
E' confortante (nel senso di comprovante) leggere che Julien, che ben meno di un anno or sono scriveva di nessun problema, a meno di comprovata patologia celiaca, dell'uso (abuso?) quotidiano di cereali e legumi, possa accettare alcuni dei dettami degli fantomatici esperti nutrizionisti che più volte ho citato nei miei rari e modestissimi interventi.
Non uno di questi si sognerebbe di consigliare un'alimentazione a base di cereali glutinosi e legumi, anzi per la quasi totalità li aborrono.
In considerazione di una sempre più vasta porzione di ricercatori che stanno imboccando questa strada appare chiaro che l'uso di questi alimenti sia giustamente da riconsiderare (se non altro nelle quantità).
A riguardo dell'argomento del forum, poichè non penso che la vera cura per l'alopecia possa essere una lozione con cui cospargere il capo, ho la presuntuosa consapevolezza che ogni displasia (intesa come mutamento dallo schema originario) sia il risultato degli insulti perpetrati ai principi naturali(anche alimentari) che governano la vita.
Buona giornata.
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
densità sempre buona e variabilità dei diametri molto minore del 20% (cut off dermatoscopico per diagnosi di aga).
Non vedevo miniaturizzati (forse 1 su 1000 caduti) ma capelli che cadevano in abbondanza si. Lasciandoli crescere, (adesso ce li ho abbastanza lunghi per valutare ogni 3 mesi il wash test) notavo a fronte di capelli che cadevano con la punta tagliata dei capelli più corti (ma certamente non miniaturizzati) con una punta non tagliata (caratteristica perché nell'apice di un capello non tagliato si vede una punta affusolata).
In realtà non mi è stata fatta una diagnosi di certezza avendo rifiutato una biopsia, ma dal wash test sembra che il telogen effluvium cronicizzato sia più probabile (vista l'assenza di altri segni come i capelli cadaverizzati e il capelli a punti esclamativo). Sta di fatto che entrambe le condizioni (che si distinguono perché nella alopecia aerata incognita vi sono linfociti T mente nel telogen efflivium no, semmai altre cellule infiammatorie ma non linfociti) si associano secondo quanto si legge in letteratura a lieve recessione temporale. Una recessione che tuttavia mai è progredita in oltre un decennio. A novembre avevo una caduta abbastanza fastidiosa - che durava parecchio purtuttavia senza grosse variazione di densità - adesso dopo oltre un mese senza gluitine è nettamente minore però trarrò le conclusioni molto più avanti anche perché la deduzione che la causa potesse essere il glutine è mia, non certo del dermatologo. Questi era pronto a darmi una terapia a base di cortisonici (penso l'olux) ma io ho deciso per una volta di fare di testa mia.

Nessuna sorpresa relativamente al glutine, non avrebbe senso che tutti se ne astenessero (anche perché pare che il 70% della popolazione abbia i geni HLA non a rischio), ma chi ha sintomi fastidiosi (ad esempio le afte ricorrenti che la maggior parte dei medici di medicina generale attribuisce erroneamente ad infezioni da Herpes virus 1) dovrebbe essere messo al corrente di queste cose. Inoltre evitare il glutine non significa dire no tout court a tutti i cereali: ce ne restano parecchi che non contengono glutine che resta possibile mangiare, a cominciare dal riso (di cui esistono molte varietà), dall'avena, e altri ancora (miglio, quinoa, amaranto, ecc..). Sulle quantità va da sé che il troppo stroppia per ogni cosa e che probabilmente non esiste una unica formulazione dietetica migliore per tutti i soggetti, un domani con l'analisi genomica a basso prezzo sarà possibile dedurre dal genoma i cibi che sono più adatti per la costituzione di ciascuno ma va da sé che ci sono delle costanti universali (ad esempio l'effetto protettivo di un elevato consumo di fibra).
Tenete presenti che il consumo di cereali integrali non è affatto associato a fattori di rischio ma anzi sembra avere un effetto protettivo per tutte le cause di morte. http://bmcmedicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12916-015-0294-7
www.hsph.harvard.edu/.../more-whole-grains-linked-with-lower-mortality- risk/
I legumi possono certamente essere mangiati ma vanno saputi preparare, oppure ci si affida a quelli inscatolati, sulla cui cottura non c'é nulla da eccepire.
Inoltre io non do credito ai cultori della Paleo tipo Cordain, i cui libri reputo un caso di frode o aberrazione, ma semmai alle pubblicazioni di ricercatori seri come Fasano o Corazza.
resta il fatto che ancora molto c'é da dire sulla presunta non celiac gluten sensitivity.
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
34,296
3,987
2,015
Milano
Sui recuperi della capigliatura in questo mese, rispetto ai mesi autunnali si tenga sempre presente che in questi giorni c'è la massima presenza di capelli in testa (per questo motivo i tricologi hanno eletto protettrice S. Agnese che si celebrava ieri):

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=37.1.1137

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
>>Mi permetto comunque di dubitare fortemente della tua autodiagnosi

Non vedo cosa vi possa interessare delle mie limitazioni dietetiche (socialmente limitanti? ma dove? invece di una birra prendo mezzo bicchiere di vino e al posto della pasta - in precedenza consumata davvero troppo spesso - mangio altro).

Se le mie afte ricorrenti (che si presentano dall'età di 10 anni) e la psoriasi (unica lesione presente da più di 6 anni) scompariranno sarà ben lieto di continuare a evitare il glutine.
comunque potrei sempre riprovare a consumarlo e vedere se i fastidiosi disturbi ritornano, il che sarebbe una controprova definitiva.
Per adesso non ho avuto afte e la lesione è quasi invisibile, persiste un eczema al dito (che però si era formato prima che sospendessi il consumo alimentare di glutine).
Non mi esprimo sulla significatività dei capelli perché ci vuole più tempo e il periodo Gennaio-febbraio è notoriamente meno problematico.