1)
il primo misura l'uptake di acidi grassi marcati radioattivamente nella prostata (ma chi ci garantisce che l'uptake sia parimenti sostanziale nei follicoli?), gli ultimi 2 sono studi in vitro (poco significativi). il terzo e ultimo poi valuta la capacità di questi acidi grassi di interagire con recettori che nulla hanno a che vedere con il segnale ormonale degli androgeni (tipo il recettore della ryanodina e i recettori muscarinici): . Authentic samples of oleic and lauric acids also exhibited similar binding activities to these receptors as the fatty acids isolated from SPE, consistent with our findings.
In addition, OLEIC and LAURIC acids inhibited 5alpha-reductase, POSSIBLY (ma de che? [:0] ) leading to therapeutic effects against benign prostatic hyperplasia and related lower urinary-tract symptoms. As shown in Table 1, both isolated oleic and lauric acids showed potent inhibition of the 5a-reductase activity, giving IC50 values of 54.5 ± 3.0 and 66.2 ± 3.0 mg/mL, respectively. Authentic fatty acids also inhibited the 5a-reductase activity with almost the same IC50 values.
secondo i dati l'oleico, presente in una vastissima ridda di prodotti, sarebbe addirittura più efficace dell'acido laurico (54mg/mL contro 66mg/mL). Ma già non siamo in quanto italiani degli assidui utilizzatori di olio di oliva, ricco di oleina? http://www.treccani.it/vocabolario/oleina/
2)
E' inoltre assai improbabile che tali concentrazioni siano raggiunte in vivo ovvero dentro la cellula a livello sia del citosol che del reticolo endoplasmatico liscio.
A tal riguardo, per chiudere una volta per tutte questa ridicola questione, la procedura appare assai curiosa:
Rat liver microsome was prepared as reported by Liu et al.18 with some modifications. From a female rat, the liver was removed and minced tissue was homogenized in 4 volumes of medium A (0.32 M sucrose, 1 mM dithiothreitol, and 20 mM sodium phosphate, pH 6.5). The homogenate was then centrifuged at 10000 ¥ g for 10 min. The resulting supernatant from the centrifugations was further centrifuged at 105000 ¥ g for 1 h twice. Washed microsomes were suspended in 1 pellet volume of medium A, and the dispersion of the microsomes was achieved using a syringe with 18, 23, and 26 G needles in succession.
si ottiene un omogeneizzato e con la centrifugazione differenziale, poiché ogni costituente cellulare sedimenta selettivamentead una data accelerazione di centrifugazione (il coefficiente di sedimentazione si misura in Svedberg http://it.wikipedia.org/wiki/Svedberg ) si riesce a isolare anche solo la frazione di interesse, nel nostro caso i microsomi ovvero ARTEFATTI cellulari vescicolari derivati dalla frammentazione in laboratorio del reticolo endoplasmatico. Si badi però che omogeneizzando l'integrità cellulare è andata DISTRUTTA e anche l'omeostasi che la cellula in vivo mantiene a tutti i costi pena la necrosi o l'apoptosi.
Quindi i sedicenti sperimentatori hanno aggiunto all'omogeneizzato l'estratto ricco in acidi grassi, scoprendo che alla suddetta concentrazione viene inibita la 5 alpha reduttasi. Ciò è sicuramente vero, ma si badi, IN VITRO e non IN VIVO. E per quanto ne so è assolutamente FALSO che venga raggiunta un tale concentrazione (ovvero pari alla IC50) di questi acidi grassi. Se fosse così data la natura acida degli acidi grassi verrebbe a modificarsi il PH endocellulare e le proteine si denaturerebbero. Non è inoltre troppo esotico pensare che un abbassamento di acidità dato dagli acidi grassi liberi sia in parte responsabile per l'inibizione che i ricercatori hanno trovato in vitro, dato che la 5 alpha reduttasi II agisce in ambiente BASICO, a fortiori a ribadire che tale condizione è sperimentale e per nulla vera nella realtà. CHi ha studiato patologia generale sa molto bene che gli acidi grassi liberi sono estremamente tossici per la cellula. La loro concentrazione plasmatica in un soggetto sano è praticamente nulla perché sono subito riesterificati dopo l'assorbimento a livello degli enterociti, trasportati sui chilomicroni, o sulle VLDL. La liberazione degli acidi grassi nel citosol è fuggevole perché vanno subito incontro alla beta ossidazione (dando come prodotti acetil-coA) e la loro presenza nelle membrane biologiche è inesistente perché vengono incorporati in lipidi più complessi (triacilgliceroli, esteri del colesterolo, fosfolipidi, cerebrosidi, gangliosidi e via dicendo)
3) E allora la serenoa come funziona? Probabilmente gli attivi potrebbero essere altri. SI è parlato di beta-sitosterolo (anche se mi pare improbabile). Ad esempio è stato dimostrato che l'estratto di serenoa - ma non il cocco - presenta affinità per il recettore degli estrogeni (svolgendo quindi una utile azione antiestrogena per bloccare la proliferazione in alcuni tessuti come la prostata). Quindi la bacca contiene qualcosa che emula gli estrogeni e che viene concentrata nell'estratto lipidi-sterolico. Credo che ciò non sia un dato da mettere in secondo piano e a tutt'oggi non ci sono studi conclusivi che attestino una volta per tutte cosa rende la serenoa efficace e con quali meccanismi.
il primo misura l'uptake di acidi grassi marcati radioattivamente nella prostata (ma chi ci garantisce che l'uptake sia parimenti sostanziale nei follicoli?), gli ultimi 2 sono studi in vitro (poco significativi). il terzo e ultimo poi valuta la capacità di questi acidi grassi di interagire con recettori che nulla hanno a che vedere con il segnale ormonale degli androgeni (tipo il recettore della ryanodina e i recettori muscarinici): . Authentic samples of oleic and lauric acids also exhibited similar binding activities to these receptors as the fatty acids isolated from SPE, consistent with our findings.
In addition, OLEIC and LAURIC acids inhibited 5alpha-reductase, POSSIBLY (ma de che? [:0] ) leading to therapeutic effects against benign prostatic hyperplasia and related lower urinary-tract symptoms. As shown in Table 1, both isolated oleic and lauric acids showed potent inhibition of the 5a-reductase activity, giving IC50 values of 54.5 ± 3.0 and 66.2 ± 3.0 mg/mL, respectively. Authentic fatty acids also inhibited the 5a-reductase activity with almost the same IC50 values.
secondo i dati l'oleico, presente in una vastissima ridda di prodotti, sarebbe addirittura più efficace dell'acido laurico (54mg/mL contro 66mg/mL). Ma già non siamo in quanto italiani degli assidui utilizzatori di olio di oliva, ricco di oleina? http://www.treccani.it/vocabolario/oleina/
2)
E' inoltre assai improbabile che tali concentrazioni siano raggiunte in vivo ovvero dentro la cellula a livello sia del citosol che del reticolo endoplasmatico liscio.
A tal riguardo, per chiudere una volta per tutte questa ridicola questione, la procedura appare assai curiosa:
Rat liver microsome was prepared as reported by Liu et al.18 with some modifications. From a female rat, the liver was removed and minced tissue was homogenized in 4 volumes of medium A (0.32 M sucrose, 1 mM dithiothreitol, and 20 mM sodium phosphate, pH 6.5). The homogenate was then centrifuged at 10000 ¥ g for 10 min. The resulting supernatant from the centrifugations was further centrifuged at 105000 ¥ g for 1 h twice. Washed microsomes were suspended in 1 pellet volume of medium A, and the dispersion of the microsomes was achieved using a syringe with 18, 23, and 26 G needles in succession.
si ottiene un omogeneizzato e con la centrifugazione differenziale, poiché ogni costituente cellulare sedimenta selettivamentead una data accelerazione di centrifugazione (il coefficiente di sedimentazione si misura in Svedberg http://it.wikipedia.org/wiki/Svedberg ) si riesce a isolare anche solo la frazione di interesse, nel nostro caso i microsomi ovvero ARTEFATTI cellulari vescicolari derivati dalla frammentazione in laboratorio del reticolo endoplasmatico. Si badi però che omogeneizzando l'integrità cellulare è andata DISTRUTTA e anche l'omeostasi che la cellula in vivo mantiene a tutti i costi pena la necrosi o l'apoptosi.
Quindi i sedicenti sperimentatori hanno aggiunto all'omogeneizzato l'estratto ricco in acidi grassi, scoprendo che alla suddetta concentrazione viene inibita la 5 alpha reduttasi. Ciò è sicuramente vero, ma si badi, IN VITRO e non IN VIVO. E per quanto ne so è assolutamente FALSO che venga raggiunta un tale concentrazione (ovvero pari alla IC50) di questi acidi grassi. Se fosse così data la natura acida degli acidi grassi verrebbe a modificarsi il PH endocellulare e le proteine si denaturerebbero. Non è inoltre troppo esotico pensare che un abbassamento di acidità dato dagli acidi grassi liberi sia in parte responsabile per l'inibizione che i ricercatori hanno trovato in vitro, dato che la 5 alpha reduttasi II agisce in ambiente BASICO, a fortiori a ribadire che tale condizione è sperimentale e per nulla vera nella realtà. CHi ha studiato patologia generale sa molto bene che gli acidi grassi liberi sono estremamente tossici per la cellula. La loro concentrazione plasmatica in un soggetto sano è praticamente nulla perché sono subito riesterificati dopo l'assorbimento a livello degli enterociti, trasportati sui chilomicroni, o sulle VLDL. La liberazione degli acidi grassi nel citosol è fuggevole perché vanno subito incontro alla beta ossidazione (dando come prodotti acetil-coA) e la loro presenza nelle membrane biologiche è inesistente perché vengono incorporati in lipidi più complessi (triacilgliceroli, esteri del colesterolo, fosfolipidi, cerebrosidi, gangliosidi e via dicendo)
3) E allora la serenoa come funziona? Probabilmente gli attivi potrebbero essere altri. SI è parlato di beta-sitosterolo (anche se mi pare improbabile). Ad esempio è stato dimostrato che l'estratto di serenoa - ma non il cocco - presenta affinità per il recettore degli estrogeni (svolgendo quindi una utile azione antiestrogena per bloccare la proliferazione in alcuni tessuti come la prostata). Quindi la bacca contiene qualcosa che emula gli estrogeni e che viene concentrata nell'estratto lipidi-sterolico. Credo che ciò non sia un dato da mettere in secondo piano e a tutt'oggi non ci sono studi conclusivi che attestino una volta per tutte cosa rende la serenoa efficace e con quali meccanismi.