Mi riferisco a questi due studi recentissimi che ho tradotto e messo nella home:
http://calvizie.net/documento.asp?args=6.1.1196
Il primo punta il dito sul P16 e i danni al DNA (attivato da androgeni e sopratutto dal recettore specifico)
Il secondo vede la partecipazione della nota ricercatrice Fuchs e infatti ritorna sul ruolo di BMP e soprattutto del NFATc1 nel blocco delle staminali dei follicoli piliferi.
Molto interessante è lo studio completo, dove per abbattere la BMP eseguono depilazione, mentre per inibire l'NFATc1 utilizzano uno specifico inibitore che è il peptide VIVIT e questo riporta i follicoli piliferi (dei topi) in uno stato simile a quello giovanile.
Nello studio che vede la partecipazione della Fuchs c'è però anche un esperimento che può fa preoccupare perché le continue depilazioni (paragonate a ferite, forse per punzecchiare Follica-Cotsarelis) porterebbero dopo 8 esecuzioni a senescenza anche nei topi giovani (anche se nel frattempo sono un cresciuti di età pur non essendo diventati vecchi come gli altri). In questi topi più giovani addirittura si assiste a depigmentazione dei peli.
Non mi pare invece che abbiano usato il peptide VIVIT per provare a ripristinare questa situazione (cosa che magari faranno in seguito).
Comunque se sentirete da qui in poi parlare di questi inibitori NFATc1, potrete ricordare che qui siamo stati (tra ?) i primi...[
]
A livello di sostanze disponibili risulterebbero avere questa azione lo zinco e un estratto di semi di cartamo:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24088289
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Nfatc1+safflower
(qui ritorna sia il tema dell'infiammazione/prostaglandine con la questione dei linfociti T, sia la questione dell'osteoporosi, o meglio degli osteoclasti, e quindi verrebbe ancora ribadito il ruolo degli estrogeni)
Ciao
MA - r l i n
http://calvizie.net/documento.asp?args=6.1.1196
Il primo punta il dito sul P16 e i danni al DNA (attivato da androgeni e sopratutto dal recettore specifico)
Il secondo vede la partecipazione della nota ricercatrice Fuchs e infatti ritorna sul ruolo di BMP e soprattutto del NFATc1 nel blocco delle staminali dei follicoli piliferi.
Molto interessante è lo studio completo, dove per abbattere la BMP eseguono depilazione, mentre per inibire l'NFATc1 utilizzano uno specifico inibitore che è il peptide VIVIT e questo riporta i follicoli piliferi (dei topi) in uno stato simile a quello giovanile.
Nello studio che vede la partecipazione della Fuchs c'è però anche un esperimento che può fa preoccupare perché le continue depilazioni (paragonate a ferite, forse per punzecchiare Follica-Cotsarelis) porterebbero dopo 8 esecuzioni a senescenza anche nei topi giovani (anche se nel frattempo sono un cresciuti di età pur non essendo diventati vecchi come gli altri). In questi topi più giovani addirittura si assiste a depigmentazione dei peli.
Non mi pare invece che abbiano usato il peptide VIVIT per provare a ripristinare questa situazione (cosa che magari faranno in seguito).
Comunque se sentirete da qui in poi parlare di questi inibitori NFATc1, potrete ricordare che qui siamo stati (tra ?) i primi...[
A livello di sostanze disponibili risulterebbero avere questa azione lo zinco e un estratto di semi di cartamo:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24088289
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Nfatc1+safflower
(qui ritorna sia il tema dell'infiammazione/prostaglandine con la questione dei linfociti T, sia la questione dell'osteoporosi, o meglio degli osteoclasti, e quindi verrebbe ancora ribadito il ruolo degli estrogeni)
Ciao
MA - r l i n