Esprimo brevemente il mio pensiero suio vari punti toccati dal thread:
1. Mostrare pubblicamente la dichiarazione dei redditi è una forma di spu***namento solo parzialmente giustificata in quanto debole arma atta a combattere l'evasione fiscale (l'imprenditore che gira in Porche potrebbe provare vergona davanti ad i suoi amici che gli controllano la dichiarazione dei redditi, oppure potrebbe vantarsi di essere un evasore, dato che siamo in Italia).
2. Viviamo in un sistema-mondo capitalistico quindi non c'è nulla di male nel far soldi. Inoltre Bruce Wayne può essere Batman solo perché ha i suoi milioni.
3. Non ci vado matto, ma si può fare della lotta alla mafia (da privato) e della controinformazione una professione, dato tra l'altro che viviamo in un paese in cui la politica è una professione. Ricordiamoci poi che un Saviano ad esempio fa una vita di m**da ed è sempre sotto scorta, quindi non è che sia una vita tutta rose e fiori.
4. La qualità della vita di Grillo è probabilmente migliore di quella Saviano ma qui il discorso si fa complesso: lui si atteggia a guru e come tale deve dare un'immagine pseudomessianica di sè; la cosa viene alimentata dalle vicende contro le quali si scaglia (infondo dà voce ad un malumore diffuso che la politica dei partiti -che vive in una sorta di Iperuranio di interessi e chiacchiere- vuole ignorare/occultare) e dagli attacchi/calunnie che gli vengono lanciati addosso cementando un consenso che attinge soprattutto in quegli strati in cui si cerca un nuovo combattente per la libertà. Questa sorta di veste, di etichetta, un po' cercata e un po' venuta fuori per caso è difficile da portare perché Grillo non è nè un santo nè un asceta. In questo senso quindi, sì, è decisamente sopravvalutato.
5. Grillo a mio parere rifiuta il dibattito perchè sa che verrebbe fatto a polpette inutilmente: non si tratta di intelligenza o dialettica, si tratta di tecniche di comunicazione e di semplici ma efficaci meccanismi psicologici che un buon professionista del giornalismo sa usare per farti fare la parte dell'idiota. Cercate su youtube il video in cui Vespa umilia Montanari (nonostante quest'ultimo sia probabilmente il più intelligente trai due).
6. Le idee ed i fatti esposti da Grillo non sono la Verità Assoluta e ho ascoltato discorsi (tralasciando quelli molto delicati e difficili su fonti d'energia e salute) suoi e anche di Travaglio (non li voglio accorpare ché son molto diversi tra loro, prendo Travaglio perché è molto preparato) imbastiti su analisi non sempre impeccabili. Di certo però i contenuti vanno valutati per quello che sono, al di là della forma e anche dell'immagine di chi li espone: le idee di quella che viene comunemente definita antipolitica sono in genere intuitive, facili da capire e verosimili, oltreché condivisibili; i fatti (perlomeno processuali) su cui si basano sono oggettivi e palesi. Insomma, basta usare un minimo di senso critico.
7. I media ufficiali italiani fanno pena, la controinformazione la fanno davvero in pochi, ma Grillo forse è la punta dell'iceberg..
Buona giornata!
1. Mostrare pubblicamente la dichiarazione dei redditi è una forma di spu***namento solo parzialmente giustificata in quanto debole arma atta a combattere l'evasione fiscale (l'imprenditore che gira in Porche potrebbe provare vergona davanti ad i suoi amici che gli controllano la dichiarazione dei redditi, oppure potrebbe vantarsi di essere un evasore, dato che siamo in Italia).
2. Viviamo in un sistema-mondo capitalistico quindi non c'è nulla di male nel far soldi. Inoltre Bruce Wayne può essere Batman solo perché ha i suoi milioni.
3. Non ci vado matto, ma si può fare della lotta alla mafia (da privato) e della controinformazione una professione, dato tra l'altro che viviamo in un paese in cui la politica è una professione. Ricordiamoci poi che un Saviano ad esempio fa una vita di m**da ed è sempre sotto scorta, quindi non è che sia una vita tutta rose e fiori.
4. La qualità della vita di Grillo è probabilmente migliore di quella Saviano ma qui il discorso si fa complesso: lui si atteggia a guru e come tale deve dare un'immagine pseudomessianica di sè; la cosa viene alimentata dalle vicende contro le quali si scaglia (infondo dà voce ad un malumore diffuso che la politica dei partiti -che vive in una sorta di Iperuranio di interessi e chiacchiere- vuole ignorare/occultare) e dagli attacchi/calunnie che gli vengono lanciati addosso cementando un consenso che attinge soprattutto in quegli strati in cui si cerca un nuovo combattente per la libertà. Questa sorta di veste, di etichetta, un po' cercata e un po' venuta fuori per caso è difficile da portare perché Grillo non è nè un santo nè un asceta. In questo senso quindi, sì, è decisamente sopravvalutato.
5. Grillo a mio parere rifiuta il dibattito perchè sa che verrebbe fatto a polpette inutilmente: non si tratta di intelligenza o dialettica, si tratta di tecniche di comunicazione e di semplici ma efficaci meccanismi psicologici che un buon professionista del giornalismo sa usare per farti fare la parte dell'idiota. Cercate su youtube il video in cui Vespa umilia Montanari (nonostante quest'ultimo sia probabilmente il più intelligente trai due).
6. Le idee ed i fatti esposti da Grillo non sono la Verità Assoluta e ho ascoltato discorsi (tralasciando quelli molto delicati e difficili su fonti d'energia e salute) suoi e anche di Travaglio (non li voglio accorpare ché son molto diversi tra loro, prendo Travaglio perché è molto preparato) imbastiti su analisi non sempre impeccabili. Di certo però i contenuti vanno valutati per quello che sono, al di là della forma e anche dell'immagine di chi li espone: le idee di quella che viene comunemente definita antipolitica sono in genere intuitive, facili da capire e verosimili, oltreché condivisibili; i fatti (perlomeno processuali) su cui si basano sono oggettivi e palesi. Insomma, basta usare un minimo di senso critico.
7. I media ufficiali italiani fanno pena, la controinformazione la fanno davvero in pochi, ma Grillo forse è la punta dell'iceberg..
Buona giornata!