Gay ""guarisce"".

claudia

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5 Maggio 2003
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Citazione:«L'omosessualità è anche genetica»

Ricercatori dell'Università di Padova affermano che anche fattori collegati al cromosoma X che si eredita dalla madre influenzano l'omosessualità maschile

LONDRA - Fattori genetici, combinati con esperienze culturali e precoci, influenzano l’omosessualità maschile, hanno affermato oggi degli scienziati italiani.
Ricercatori dell’università di Padova hanno affermato che i componenti genetici sono collegate al cromosoma X che si eredita dalla madre. Ma ci sono probabilmente componenti genetici in altri cromosomi che potrebbero parzialmente spiegare l’ omosessualità maschile.
«Il fattore chiave è che questi geni influenzano sia l’omosessualità maschile che la maggiore fecondità femminile e sono nella linea materna e non in quella paterna», ha detto in una intervista Andrea Camperio Ciani, responsabile della equipe di ricerca.
Oltre un decennio fa, scienziati negli Stati Uniti affermarono di aver trovato le prove di un «gene gay» nell’ uomo. Altri ricercatori contestarono però la scoperta, affermando di non poterne replicare i risultati.
Camperio Ciani e la sua equipe affermano che la questione potrebbe riguardare diversi geni, compresi quelli sul cromosoma X.
Nella loro ricerca, riportata nei Proceedings of the Royal Society, i ricercatori hanno riscontrato un aumento della omosessualità nella linea materna dei maschi omosessuali oggetto del loro studio, il che suggerirebbe un ruolo del cromosoma X.
«Sappiamo che almeno uno di questi fattori genetici è sul cromosoma X, ma non è sufficiente, devono esserci altri fattori genetici che sono importanti, ma sono altrove», ha aggiunto Camperio Ciani.
I risultati della ricerca sono basati su uno studio compiuto su 98 soggetti omosessuali e 100 eterosessuali e circa 4.600 loro parenti. Gli scienziati hanno comparato la frequenza degli omosessuali maschi sulle linee paterna e materna delle loro famiglie. Tra gli omosessuali è stato riscontrato un gran numero di gay nella linea materna della famiglia, così come una maggiore fertilità tra le loro parenti.
Un interesse precoce nel sesso, prima dell’età di 10 anni, è stato inoltre riscontrato come un segno premonitore di omosessualità, hanno affermato ancora i ricercatori.
«Non possiamo più dire che è impossibile che ci sia un gene che influenza l’omosessualità, perchè abbiamo trovato che dei geni possono avere diversi effetti a seconda del genere», ha detto ancora Camperio Ciani, aggiungendo però che esperienze culturali ed individuali hanno comunque un ruolo.

13/10/2004
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
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Non era l'origine dell'omosessualità l'oggetto della discussione, ma la valutazione in ambito medico/scientifico dei casi come quello riportato.

Dopodichè la ricerca, come molte altre analoghe, dice Fattori genetici, combinati con esperienze culturali e precoci, influenzano l’omosessualità maschile..
lasciando quindi il campo aperto a qualunque combinazione, leggasi che a parità di fattore genetico una diversa influenza ambientale determini due scelte sessuali diverse.
 

uecanaia

Utente
1 Luglio 2004
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Eh, la cosa più evidente in questo articolo è che il tizio ha cambiato gusti sessuali pregando.
Quindi si deduce che pregare fa pensare alla fregna.
Questo ci riporta al discorso calvizie: pensare tanto alla fregna potrebbe far crescere il testosterone e di conseguenza peggiorare l'alopecia frontale.
Quindi se volete guarire dall'a.a non dovete pregare, ma pregare ogni tanto potrebbe essere utile per contrastare gli effetti collaterali di fina perchè inizierete a pensare alla fregna aumentando la vostra libido.
Personalmente la mia filosofia è sempre stata più omosessuali ci sono meglio è poichè quanti più sono, tante più donne spaiate rimangono e di conseguenza maggiori possibilità di concludere per noi sfighetero perennemente ignorati dal gentil sesso (eggià).
sa vedum
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Khil secondo me c'è comunque una predisposizione genetica e sui geni ne stanno scoprendo una tutti i giorni....
Ho visto una trasmissione scientifica da poco sui geni che si possono accendere e spegnere tipo lampadina.... E l'hanno scoperto perché non si capacitavano che un essere complesso come l'uomo avesse solo 30.000 geni, numero assai inferiore ai geni delle piante per esempio.... Ma sarebbe un discorso troppo lungo.
Il fatto è che se si parte dal presupposto che sia una predisposizione genetica, non vedo come possa passare pregando....
Il mio parere è che questo signore sta provando solo una strada diversa, ciò non toglie secondo me che resterà sempre omosessuale, anche se si vuole convincere del contrario.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Caro Khil, come - ottimamente - il prof. Kinsey ha spiegato negli anni '50 con memorabili ricerche, l'orientamento sessuale appare su di una linea che va da 0 a 6.
L'eterosessuale è a 6 diciamo, l'omosessuale a 0 diciamo, su questa riga ipotetica. Poi ci sono tante persone che stanno nel mezzo, ma davvero tante Khil e... se non ne conosci credi a me.
Io ovviamente al momento sto sullo 0 ma non escludo di avvicinarmi un giorno all'uno o al due.
E cosi' viceversa. Per cui: il fatto di questo signore a me non sorprende, mi sorprende solo che dei colleghi medici vogliano GUARIRE una MALATTIA che NON E' UNA MALATTIA secondo nessuna classificazione scientifico-nosografica mondiale. [8D]
E' come guarire una persona dal tifo per la Juventus. Ecco hai capito ora?
 

brasileiro

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28 Novembre 2003
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Allora, secondo me la conversione non ha alcuna attinenza con l'omosessualità ma con la necessità di ridefinire completamente la propria identità attraverso un salto categorico.

Conosco bene l'Opus Dei per averlo frequentato quando ero molto piccolo (tra i 16 ed i 18 anni) ed averlo abbandonato senza rimpianti.

Ero venuto a contatto con diversi numerari, alcuni di loro negli anni 80 venivano da Lotta Continua (!) e dopo il fulmine sulla via di Damasco si erano trasformati in perfetti soldati dell'esercito dell'OPera.

Certe persone per ridefinire la loro identità non procedono per cambiamenti graduali, riflesioni, transizioni ma per rotture categoriche. Approdano in lidi che danno loro certezze granitiche punti di riferimento solidi, che semplificano l'interpretazione delle realtà.

Possono diventare tutto e il contrario di quello che erano.

Il signore del racconto ha seguito per un tempo incredibile i gruppi di ascolto dell'Opera e io so di quello che parla...li ho seguiti anche io.

Non è una cosa che una persona equilibrata può seguire per più di qualche settimana.

La risposta non è nei gusti di quest'uomo ma nella sua personalità.
 

batgirl

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28 Giugno 2003
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X Ivo: tifare Juve è una malattia!!![:D][:p][:D]

X Brasi:capo, mi piace leggerti. Quasi sempre dice qualcosa interessante.Ma, intanto per scherzare: usavi quell'adornetto carino nella coscia come reggecalze qdo eri dell'Opus dei?[:p][:p][:p]

X Per me omo si nasce, non si diventa...Non diventerei lesbica neppure se scoprissi che Batistuta è gay.

 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
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Bat non ero all'Opus Dei ci bazzicavo intorno e quell'adornetto carino era troppo mobile all'epoca per poterlo ussare come fissatore[X]

grazie per le parole gentili che spesso hai per me[:p]
 

khil

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6 Febbraio 2004
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Citazione:Messaggio inserito da Claudia
Khil secondo me c'è comunque una predisposizione genetica e sui geni ne stanno scoprendo una tutti i giorni....
Ho visto una trasmissione scientifica da poco sui geni che si possono accendere e spegnere tipo lampadina.... E l'hanno scoperto perché non si capacitavano che un essere complesso come l'uomo avesse solo 30.000 geni, numero assai inferiore ai geni delle piante per esempio.... Ma sarebbe un discorso troppo lungo.
Il fatto è che se si parte dal presupposto che sia una predisposizione genetica, non vedo come possa passare pregando....
Il mio parere è che questo signore sta provando solo una strada diversa, ciò non toglie secondo me che resterà sempre omosessuale, anche se si vuole convincere del contrario.

la PREDISPOSIZIONE GENETICA per definizione non esclude componenti culturali e ambientali, non c'è ancora nella predisposizione genetica il rapporto di causa/effetto 1:1.


Come dice IVO l'omosessualità è latente, perchè fortemente minoritaria, in molti etero.Come NON dice IVO, proprio in virtù di ciò invece,e tolto a lui il cardine argomentativo per contrasto della guarigione, che nessuno qua nomina in senso scientifico, la possibilità di passare da uno stato all'altro lungo la scala di quei valori è un fatto che andrebbe analizzato a prescindere da come viene conseguito, cioè nella sua effettività intrinseca prima che nella sua fondatezza procedurale.

cioè, in presenza di medici che affermano di avere ottenuto, su richiesta del paziente, un cambiamento dei gusti sessuali, la comunità dovrebbe prendere in serio esame la cosa e non arroccarsi su posizioni
inamovibili, PROPRIO NELL'INTERESSE DELLA VERITA' SCIENTIFICA.

perchè per falsificare una teoria supportata da casi clinici non basta dire che è una stronzata.Questo non ha nulla di scientifico.
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Scusa Khil, siccome tu hai le palle cerco di risponderti anche io con le palle.
[:O][:O][:O]
a) Io non ho mai contestato il fatto che il soggetto abbia mutato i propri gusti sessuali, cio' puo' avvenire ed AVVIENE nella realtà di milioni di uomini e donne nella loro esistenza, è un FATTO fisiologico; uno puo' anche cambiare i gusti sessuali perchè a un certo punto lo DECIDE.

b) Ritengo - come medico - SBAGLIATO curare una patologia che non è una patologia, l'omosessualità non è una patologia perchè PERFETTAMENTE COMPATIBILE con la vita normale, come avvenuto in passato a milioni di persone anche celebri da Michelangelo a Giulio Cesare, a Socrate, a Oscar Wilde, a Britten, a Ciaikowskij;

c) Ritengo questa procedura psicoterapeutica e questa notizia PERICOLOSA e FUORVIANTE per molti ragazzini o adolescenti che avvertono tendenze omosessuali e potrebbero essere portati da uno psichiatra dai genitori! E' questo un errore madornale che potrebbe segnare il loro sviluppo psicoaffettivo in modo irreparabile.
[sm][sm]
Amen
 

jack

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2 Gennaio 2004
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IO RAGA PROPRIO NON VI CAPISCO MA CHI SIETE VOI PER DIRE CHE UN GAY NON PUOI DIVENTARE ETERO.
IO QUESTO CHE HO LETTO NON E L UNICO CASO DI PERSONA GUARITA CHE HO LETTO.
NON TIRATE FUORI POI LE STRONZATE GENETICHE PERCHE SO PER CERTO CHE NON CE NESSUNA PROVA DI QUESTO E MAI CE NE SARA PERCHE ALTRIMENTI SAREBBE GIA SALTATA FUORI.
CI PROVO UN MEDICO MA GUARDA CASO LO SGAMARONO PERCHE ERA LUI STESSO GAY.
IL DISCORSO E UN'ALTRO TUTTE QUESTE ASSOCIAZIONE CHE GUARISCONO I GAY HANNO UNA BASE CATTOLICA E SE UNO NON CREDE IN DIO E LOGICO CHE NON PUO GUARIRE PERCHE NON PUO CHE RAGIONARE COME LUXURIA CHE DICE CHE ALL'INFERNO TROVERA COMPAGNIA.
 

claudia

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5 Maggio 2003
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Khil scusami ma trovo tutto sto discorso davvero ridicolo....
Io ho la fortuna di avere molti amici gay, e di avere parlato con loro in lungo e in largo del loro modo di vedere le cose. Nessuno di quelli che ho conosciuto è stato felice di aver scoperto di essere gay, perché purtroppo saremo anche nel 2000 ma le persone col cervello piccolo ci sono sempre. Tutti loro hanno fatto un percorso davvero doloroso per accettarsi, molti di quelli che conosco hanno provato ad avere delle relazioni etero, finite miseramente, perché comunque quella non è la loro natura. Accettarsi e farsi accettare diventa sempre molto difficile. Per chi non ha toccato con mano questa sofferenza secondo me è difficile capire a fondo il problema.
Tu reputi scientifico il fatto che a questo signore sia stato fatto il lavaggio del cervello dalla Chiesa?
Certo ci saranno pure di casi in cui come dice giustamente Ivo, la predisposizione sia lieve e quindi ci sia una possibilità di cambiare idea, ma ritengo che siano la minoranza assoluta.
Dopodiche non intervengo più....

 

khil

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6 Febbraio 2004
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Esempio di come secoli di affinamento linguistico non servano a evitare equivoci.

IVO...prova a uscire dalla dicotomia patologia/guarigione...concentrati sul fatto che un gay che ne senta il bisogno possa tentare di cambiare il suo stato.Secondo te è possibile o no?Questa era la domanda del 3d.Non credi che il massimo della liberalità ci debba essere sia in entrata e nell'accesso culturale al mondo gay sia anche in uscita, ammesso che ciò sia possibile? (questa era la domanda del 3d)

Claudia...ankio ho amci etc etc etc...ma i fatti che hanno una possibile rilevanza scientifica, ripeto possibile (come vedi tu parli di chiesa in riferimento al caso da me presentato, Ivo parla di medici, ti posso linkare esperienze molteplici di persone seguite da medici che hanno fatto lo stesso percorso)non si accantonano a partire dalla cerchia dei tuoi o dei miei amici.
 

miki

Utente
19 Ottobre 2005
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Un dubbio mi assale, e chiedo direttamente a te Ivo, rifacendomi alle tue affermazioni.

Tu racconti sempre di come riesci a convertire definitivamente in gay i ventenni sessualmente indecisi.
E' evidente che ne hai tutto l'interesse personale, e da qui scaturisce la tua bravura nel riuscire nell'impresa.

Ritieni la psicoterapia PERICOLOSA E FUORVIANTE, ma il suddetto tuo comportamento, in virtu' del fatto che sei medico psichiatra gay, e quindi non del tutto disinteressato, non potrebbe risultare a qualcuno PERICOLOSO e FUORVIANTE?

E se gli stessi ragazzi, anziche incontrare te, avessero incontrato qualcun'altro che con altrettanta bravura li avesse dirottati verso l'eterosessualita', il discorso della genetica varrebbe ancora?

In definitiva la domanda e': si diventa gay o meno a seconda della bravura di chi si incontra?

Beninteso, niente contro i gay, ci mancherebbe! Ne' vuole essere polemica la mia, ma solo voglia di capire.



 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Cara Miki ma io non converto proprio nessuno... se uno viene con me è perchè gli piaccio. [:p] E perchè - magari - non ha più paura delle sue tendenze omosessuali magari represse da anni. Garantisco che non ho mai forzato la mano con nessuno; anzi perlopiù è avvenuto l'esatto contrario. Poi sulla conversione definitiva ... beh non credo sia possibile. Anche io - al momento - escludo categoricamente di andare a letto con una donna ma in futuro chi lo sa?
 

speriamobene

Utente
7 Maggio 2004
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jack come prima cosa impara a scrivere in minuscolo...scrivere in maiuscolo equivale ad urlare...eppure sei in questo sito da un pò...possibile che nessuno te l'abbia mai detto?
secondo: smettila di usare la parola guarire... Io ho molti amici e amiche gay e ti assicuro che non è nè una malattia nè una loro scelta e che vadano a fare ink ulo queste associazioni che vogliono fare il lavaggio del cervello stile Terzo Reich.... Secondo me se un omosex vuole cambiare gusti magari ha dei problemi a livello di accettazione e di relazione con gli altri e la cura da effettuare non è la conversione...ma l'accettazione