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]e allora che cel'aveva con me???[Citazione:Messaggio inserito da Carrera
Ma non avrebbe più senso prendere un ANTIESTROGENO anzichè un antiaromatasi?
Anche a livello teorico la cosa suonerebbe meglio...
spesso i composti anti-aromatasi, come i nutraceutici (isoflavoni lignani, resveratrolo) sono anche debolmente estrogenici. La loro affinità per i recettori per gli estrogeni (ER-alpha, ER-beta) di fatto agisce come un blocco per gli estrogeni endogeni (estradiolo, estrone estriolo). Un integratore anti-aromatasi e antiestrogeno non classico (non interagisce con i recettori per affinità, ma ne decrementa l'espressione genica) è la melatonina. Le donne che lavorano di notte e che per foza di cose hanno tassi di melatonina più bassi (dato che questa è secreta tanto più quanto meno è la luce che colpisce la retina) sembra abbiano un tot. di probabilità in più di sviluppare il carcinoma mammario.
(Dragonn, i nutraceutici non sono vitamine, non è calcolabile una RDA, ciò non toglie che il loro uso, a seconda delle caratteristiche specifiche da molecola a molecola, è utile, non solo ai capelli.)
Ma non avrebbe più senso prendere un ANTIESTROGENO anzichè un antiaromatasi?
Anche a livello teorico la cosa suonerebbe meglio...
spesso i composti anti-aromatasi, come i nutraceutici (isoflavoni lignani, resveratrolo) sono anche debolmente estrogenici. La loro affinità per i recettori per gli estrogeni (ER-alpha, ER-beta) di fatto agisce come un blocco per gli estrogeni endogeni (estradiolo, estrone estriolo). Un integratore anti-aromatasi e antiestrogeno non classico (non interagisce con i recettori per affinità, ma ne decrementa l'espressione genica) è la melatonina. Le donne che lavorano di notte e che per foza di cose hanno tassi di melatonina più bassi (dato che questa è secreta tanto più quanto meno è la luce che colpisce la retina) sembra abbiano un tot. di probabilità in più di sviluppare il carcinoma mammario.
(Dragonn, i nutraceutici non sono vitamine, non è calcolabile una RDA, ciò non toglie che il loro uso, a seconda delle caratteristiche specifiche da molecola a molecola, è utile, non solo ai capelli.)
Una relazione diretta non c'è, ma la Dutasteride, inibendo il tipo 1 della 5 alfa contenuto nella pelle, può rendere la stessa più delicata ed esposta, tipo quella femminile.
Naturalmete chi soffre di pelle unta e magari acne ne potrebbe trarre benefici, ma chi ha una pelle normale o addirittura secca di natura potrebbe ritrovarsi con una cute senza adeguate difese e quindi più espsota anche all'effetto dei raggi UV...
La stessa cosa accade anche con i capelli dove taluni riscontrano un miglioramento della seborrea e dell'untuosità altri, al contario, eccessiva secchezza e perdita di colore (il tipo 1 è contenuto anche nei melanociti). Come al solito tutto è soggettivo, ma il problema della Dutasteride è che se, come SEMBRA, il tipo 1 non è implicato nella calvizie, inibirlo in modo significativo risulta del tutto inutile se non addirittura DANNOSO...
A questo punto, per i casi più difficili, converrebbe puntare magari su 5mg di finasteride al giorno anzichè i probabili 0,1mg di Duta per la calvizie...
Siamo sempre nel campo delle ipotesi
Naturalmete chi soffre di pelle unta e magari acne ne potrebbe trarre benefici, ma chi ha una pelle normale o addirittura secca di natura potrebbe ritrovarsi con una cute senza adeguate difese e quindi più espsota anche all'effetto dei raggi UV...
La stessa cosa accade anche con i capelli dove taluni riscontrano un miglioramento della seborrea e dell'untuosità altri, al contario, eccessiva secchezza e perdita di colore (il tipo 1 è contenuto anche nei melanociti). Come al solito tutto è soggettivo, ma il problema della Dutasteride è che se, come SEMBRA, il tipo 1 non è implicato nella calvizie, inibirlo in modo significativo risulta del tutto inutile se non addirittura DANNOSO...
A questo punto, per i casi più difficili, converrebbe puntare magari su 5mg di finasteride al giorno anzichè i probabili 0,1mg di Duta per la calvizie...
Siamo sempre nel campo delle ipotesi