Riguardo alle foto qui sopra :
Se partiamo dal presupposto che la voragine sulla facciata del Pentagono doveva essere larga almeno 40 metri, tanto quanrto l'apertura alare del Boing, commmettiamo un primo errore di valutazione.
A conficcarsi nella struttura dell'edificio è stata presumubilmente solo la fusoliera, di durezza molto più consistente rispetto alle ali. Queste ultime si sono verosimilmente frantumate contro le mura senza causare grossi danni, se non addirittura distrutte al suolo ancora prima che l'aereo arrivasse a colpire il bersaglio, poichè molto più fragili e sottili.
Se l'unica parte dell'aereo ad aver arrecato danno all'edifico è stata solo la fusoliera, la quale si è conficcata nel cemento come usa sorta di grosso missile, di conseguenza l'ampiezza della voragine si riduce notevolmente rispetto ai 40 metri iniziali.
Altro possibile errore di fondo :
la foto che mostra la facciata del Pentagono demolita ed i vigili del fuoco intervenuti, con la pretesa di vedere sul prato anche i resti dell'aereo, potrebbe essere messa in discussione : la fusoliera è arrivata contro il segmento dell'edificio interessato all'impatto ad una velocità elevata (diciamo almeno a 400km orari) e potrebbe averlo trapassato di netto come un proiettile. Quello che noi vediamo nella foto qui sopra è il foro di entrata, per ottenere una valutazione più obiettiva bisognerebbe allora vedere foto scattate dall'alto del Pentagono subito dopo l'attentato, forse si noterebbe anche il foro di uscita ed i resti dell'aereo riversati completamente all'interno del perimetro del Pentagono dove esiste (se non sbaglio) una specie di cortile.
Non credo esistano foto del genere, poichè subito dopo l'attentato quasi certamente lo spazio aereo sopra il Pentagono è stato interdetto al volo.
Piuttosto la domanda potrebbe essere : dove sono i residui delle componenti molli dell'areo ovvero le ali ??
Forse sono qualche decina di metri più avanti rispetto al Pentagono e da questa foto non si vedono. Per colpire il Pentagono, il quale è un edificio molto basso, il pilota-kamikaze del Boing deve aver effettuato una manovra simile a quella dell'atterraggio senza però preoccuparsi di abbassare i carrelli. Questo avrebbe poutot causare lo smarrimento delle ali prima dell'impatto.
Quando nel 2004 Fasulo si schiantò con il suo aeroplanino da turismo contro il grattacielo Pirelli a Milano, arrivai sulla scena del disastro pochi istanti dopo poichè all'epoca lavoravo in quella zona.
Ai piedi del Pirelli erano ben visibili i resti delle ali, le quali si erano staccate per effetto dell'impatto, mentre la fusoliera era finita dentro gli uffici dei piani superiori senza lasciare alcuna traccia all'esterno.