La preparazione
Verso il 1996, per motivi a noi non noti (al di là di un presunto, generico odio per l'Occidente), Osama bin Laden inizia a progettare, insieme al suo braccio destro Khalid Shaikh Mohammed, quelli che passeranno alla storia come gli attentati dell'11 Settembre. E' Khalid, seppure non parli una parola di inglese, ad occuparsi sin dall'inizio dell'organizzazione e della logistica dei medesimi. L'idea è quella di sequestrare aerei commerciali e di usarli come bombe volanti contro luoghi altamente simbolici del sistema occidentale, come le Twin Towers di Manhattan, il Pentagono, o la stessa Casa Bianca.
Vengono scelti 20 volontari, votati alla morte, che vengono divisi in 4 gruppi di cinque. Di ciascun gruppo, uno di loro si addestrerà a manovrare aerei di linea di tipo commerciale. Gli altri quattro si occuperanno del sequestro vero e proprio, che avverrà con il solo aiuto di coltellini tascabili.
Sempre per motivi che non conosciamo, Osama preferisce non approfittare delle mille conoscenze di cui dispone in medio oriente (Pakistan, Afghanistan, Siria, ecc.), dove potrebbe far addestrare comodamente i suoi uomini su dei veri aerei di linea, ma li manda in America - dove fra l'altro rischiano di dare nell'occhio - ad addestrarsi su piccoli aerei da turismo.
Le scuole di volo
In effetti costoro non solo non passano inosservati, ma divengono il vero e proprio zimbello nelle varie scuole, per essere decisamente negati in materia di volo. Faticano ad ottenere una qualunque licenza, e mostrano anzi notevole imbarazzo una volta sedutisi ai comandi dei simulatori di veri aerei commerciali. D'altronde, sarebbe come addestrarsi su un barchino da pesca col fuoribordo, e poi pretendere di saltare direttamente ai comandi della Achille Lauro.
L'aspetto davvero inquietante, riguardo alle scuole di volo, e che almeno quattro dei futuri assi sono stati addestrati direttamente nella base navale americana di Pensacola, mentre un quinto comparirà addirittura nei corsi tenuti nella base CIA di Monterey, in California.
E' davvero questa la strategia migliore per preparare degli attentati di quel genere, senza rischiare di esser in qualche modo individuati prima di poter passare all'azione?
In ogni caso, le istruzioni per i 19 futuri martiri erano state chiarissime: dare il meno possibile nell’occhio, cercare di mescolarsi al tessuto sociale, evitare in ogni modo situazioni che possano portare ad un eventuale confronto con la legge. Nonostante ciò, molti di loro si fanno continuamente coinvolgere in litigi coi vicini, e vengono ripetutamente cacciati dai vari appartamenti in cui abitano. Mangiano e bevono inoltre usando quasi sempre la carta di credito, e si fanno vedere più di una volta a Las Vegas, dove vengono immediatamente notati per il solo fatto di essere musulmani (il gioco, l’alcohol e le donne sono rigorosamente proibiti dal Corano). Uno di loro riesce anche, tre sere prima degli attentati, a prendere una multa in autostrada per eccesso di velocità e guida con un solo faro. Anche lui fortunato, se la cava con una semplice multa, poichè il poliziotto che lo ha fermato non si accorge che il suo nome è fra quelli dei ricercati dall'FBI.
Per riassumere, diciamo che i 19 insospettabili si sono lasciati dietro una scia di indizi che avrebbe potuto essere ricostruita da un bambino di 10 anni.