Sì va bene il buonismo, ma non diciamo ca**ate sulla televisione, colpevole di ogni male.
I belli e le belle andavano alla grande anche nell'Antica Roma, o nel medioevo, che purtroppo e a torto sembra stia subendo una rivalutazione del tutto priva di giustificazioni dal punto di vista storica.
Il discorso Bricchio è molto corretto, mi è sembrato di sentire l'eco di Richard Dawkins ne Il gene egoista, ma in effetti, pecca in qualche misura.
Infatti è vero che i calvi si sono sempre riprodotti, ma è anche vero che (sembra), la loro esplosione sia stata con la civilizzazione dell'uomo. In parte perché gli uomini prima del neolitico, ed anche molto dopo, campavano 20-30 anni al massimo, ed i problemi di calvizie a quell'età erano pochi; in parte perché effettivamente i calvi morivano più facilmente di freddo...
Gli uomini oggi, sono per lo più glabri, nel corpo, ed una minoranza, ancorché robusta, mantiene intatti i geni della pelosità corporea. Questo potrebbe indurci a chiederci come abbiano fatto a sopravvivere i meno pelosi allo stato di natura. Ma questo potrebbe anche portarci a chiederci come mai esistano uomini grassi, o del tutto incapaci di una vita incivile, e che pure sono tra noi.
Non vorrei essere frainteso, probabilmente il 99% di noi penserà di non essere adatto a fare l'uomo preistorico, ed è sicuramente vero.
Ma ciò che conta nell'evoluzione è riuscire a vivere almeno un po' per riprodursi.
Ora, a parte qualche lieve differenza, io penso una parte consistente degli uomini e delle donne riuscirebbe ad arrivare almeno a 15-20 anni, anche se si trovasse in piena era glaciale.
Con la civilizzazione però molte cose sono cambiate, ed è stato possibile anche a geni deboli, di perpetuarsi e riprodursi. Chiaramente è impossibile fare stime certe, ma sicuramente, escludendo un attimo il fattore intelligenza, e considerando un uomo che nasce in un contesto preistorico, se costui ha caratteri più primitivi avrà maggior successo di uno con caratteri più moderni, come ad esempio la mancanza di peli e capelli, o una muscolatura poco sviluppata rispetto alla media.
Tutto questo bel discorso per affermare che, gli input che sviluppano l'umanità da qualche migliaio di anni a questa parte, non equivalgono a quelli che l'hanno sostenuta nei milioni di anni precedenti, prendendo per umanità, un termine molto lato, e comprendevi i mammiferi nostri antenati.
Quindi, fermo restando che i caratteri belli, pur essendo soggetti a variazione nel tempo, sono comunque stabiliti, esiste una proporzione non indifferente di esseri viventi dai caratteri brutti, che può riprodursi tra loro, sempre che, il risultato di queste unioni non sia brutto a tal punto da non riuscire a sopravvivere.
La monete nella lotta dei geni è la sopravvivenza, né più, né meno.
Quindi io non mi sorprendo che i calvi convivano con i capelloni, per tutta una serie di motivi. Non ultimo, potrei dire, che anche in una bella ragazza con dei capelli perfetti, ma al cui interno c'è magari il gene di qualche calvo, potrebbe riprodursi con un calvo.
Questo è un discorso un po' complicato, che si basa sull'assunto di geni autorinforzantesi. Facciamo un esempio; un uomo e una donna hanno un figlio e una figlia. L'uomo è calvo, la madre no. Se la madre ha scelto di riprodursi con un calvo, probabilmente lo ha fatto perché in media, preferisce uomini calvi. Essa quindi passa questo gene alla figlia e al figlio. Tuttavia questo gene, si manifesta nella figlia, mentre nel figlio si manifesta il gene (so che non è uno, ma facciamo per semplicità), della calvizie. La figlia quindi sarà probabilmente attratta da altri uomini calvi, pur lei non essendola, per il fatto che generazioni di mamme precedenti avevano questo stesso gene!