Disturbo di Dimorfismo Corporeo

proxy

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12 Febbraio 2003
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Quindi il tuo consiglio??
Suicidio di massa o cercare di parlare di questo problema in modo da prendere vera coscienza che esiste??
Vogliamo cercare di dare una scossa a queste persone o le lasciamo sprofondare nella xxxxxx?
 
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21 Novembre 2016
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Hai travisato. Suicidio di massa è una tua conclusione. Non ci sono consigli da dare, è peggio dare parternali consigli. Al massimo quello di imparare ad accettarsi e trovare una propria strada, che non è quella che si sognava. Ma proprio al massimo...
 

proxy

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12 Febbraio 2003
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Infatti non considero una paternale conoscere una patologia che può essere parte delle tua vita.
Meglio conoscere che evitare di farlo secondo me
 
21 Novembre 2016
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Proxy ha scritto:
Infatti non considero una paternale conoscere una patologia che può essere parte delle tua vita.
Meglio conoscere che evitare di farlo secondo me


Che te possino Proxy... Sai che idea mi sono fatto di te? Che sei una brava persona. Però ti piace avere la parola finale. Va be' te la concedo...
 

markone

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11 Luglio 2017
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Napoli
Post molto interessante ed hai super ragione,ricordo ancora la prima visita che feci da un tricologo avevo 30 anni mi rise in faccia per dire come ti viene di pensare che tu abbia qualcosa, un po come la reazione di alcuni ai miei post sul forum due anni fa ed anche nell'ultimo più recente,comunque a giugno compiero 35 anni ed ogni anno faccio la visita con due Dottori uno di Pisa dove mia moglie e in cura per la vitiligine l'altro qui a Napoli però non è che li alterno nello stesso anno, solo una volta mi è capitato di farmi visitare una volta da entrambi a distanza di un mese ma ogni anno mi viene sempre riscontrato niente Aga ma sopratutto lo stato dei capelli in perfetta salute salvo un po' di sensibilità cutanea anche se nell'ultima visita dove per mia mancanza ho trascurato il mio ipotiroidismo per un anno il dottore mi ha detto che i capelli erano un pochino più secchi.

Purtroppo io sono cresciuto con tutti i fratelli maggiori e tutti agati il primo ha iniziato dai 23 anni verso i 28 era già avanzata la sua aga,il secondo verso i 27 sui 33 era anche lui allo stesso livello del primo, il terzo più meno lo stesso oggi ha 38 anni ed è un Nordwood-Hamilton 3vertex,mia mamma zero problemi di calvizie mio padre idem vicino ai 70 anni a incominciato a diradare i capelli nel vertex ma ancora oggi a 74 ha tantissimi capelli ed il padre era calvo già prima dei 25 anni.

Quindi ho sempre vissuto con questo timore,ma purtroppo come diceva Proxy nel primo post è vero nonostante i tricologi dicevano non hai niente io credevo che si sbagliassero che io vedevo qualcosa che loro non vedevano,ed è una cosa che non ti fa stare bene perché poi oltre loro anche le persone intorno a te si rendono conto che quello che dici di avere non c'è,però io resto del parere che anche se non hai grossi problemi non è un male avere cura dei propri capelli come altre parti del corpo e della propria persona,anche se ogni volta che dicevo ad uno dei Doc di volere assumere degli integratori di dht per prevenzione dicevano di no perché non ne avevo assolutamente bisogno anche se io li ho assunti almeno per sei mesi l'anno negli ultimi due anni non ho mai avuto nessun tipo di sides non capisco perché negarli se uno non riscontra sides.

Comunque ripeto è vero la psiche può davvero far credere in fissazioni che ti fanno solo stare male,oltre questo non ho mai avuto nessun tipo di fissa o altro anche perché sono sempre stato e sono tutt'ora un tipo socievole,sportivo e con una vita sociale normalissima ma sui capelli sono fissato un pochino anche se va periodi e c'è da dire che io sono 14/15 anni che porto sempre i capelli rasati a zero ai lati e sopra ad 1 e delle volte tutto a zero quindi non è che sono fissato con acconciature ed altro, solo negli ultimi 6 mesi ho portato un buzz cut con misura sui 3/4 cm sopra perché il clima era più freddo.

Comunque credo che parlarne possa solo fare bene.
 
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yolo

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3 Aprile 2019
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Studio psicologia e soffro di dismorfofobia quindi questo è il post perfetto.

Innanzitutto la dismorfofobia non ha solo cause esterne, come moltissimi altri disturbi psicologici simili ha alla base il temperamento o genetica, e affonda le radici nelle interazioni infantili, che a loro volta sono in parte determinate dal proprio temperamento. Il temperamento è la parte immutabile della propria personalità, apprezzabile solo in tenera età. Le esperienze infantili che hanno più possibilità di generare la dismorfofobia in là nel tempo sono quelle in cui ci si sente profondamente indegni, può dipendere dai voti scolastici o dall'essere rifiutato dai coetanei così come dai genitori, il contesto è poco importante, ogni cosa può essere poi riversata sul proprio aspetto fisico a livello inconscio, quindi non è una cosa di cui siamo consapevoli. L'ossessione attuale della società per la perfezione diventa quindi una concausa, se fosse la causa chiunque non si trovi bello o non risponda agli standard ne soffrirebbe, ma non è così.
La dismorfofobia non è un "credersi brutti", è una profonda e limitante ossessione per il proprio aspetto fisico. Se a 15 anni mi svegliavo la mattina e i capelli non mi piacevano piuttosto che andare a scuola fingevo di star male; se volevo uscire la sera e mentre andavo mi specchiavo per caso nel finestrino di un'auto rientravo; se mi specchiavo casualmente quando ero fuori mi sentivo a disagio. A parte questo la mia adolescenza è stata totalmente normale, con amici, con partner, eppure ne soffro. Quando è iniziata la cosa dei capelli sono arrivato a fare anche 200 foto al giorno per evidenziare bene la situazione, capire com'ero messo, cosa si sarebbe potuto fare, ho spulciato ogni forum, tutto quello che potessi guardare. A volte va a giorni, un giorno è tutto ok e quello dopo mi vedo in una situazione irrecuperabile. È avere una percezione del tutto distorta, è come guardarsi allo specchio e ritrovarsi davanti uno di quegli specchi deformanti che si trovano nei luna park.

Si possono dare dei consigli a chi soffre di dismorfofobia, ovvero rivolgetevi a uno specialista. La dismorfofobia è davvero difficile da trattare, si parla di recuperare le proprie parti infantili, microtraumi eccetera, e doverli rivivere per annullarli. Da quando ho iniziato la terapia sicuramente le cose per me sono cambiati, i capelli continuano a generarmi abbastanza ansia anche se come ho detto va a giorni, ma con l'immagine allo specchio nella totalità ho davvero molti meno problemi. Da solo non ci sarei mai riuscito.

Ah, tanto per parlarne: la psicologia s'è un po' evoluta da Freud, di certo i suoi manuali non sono attualmente usati nella psicologia clinica.
 
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Utente1988

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12 Febbraio 2019
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Dipende
Yolo, ti faccio una domanda
Non è che la dismorfofobia sia anche l’errata percezione del proprio fisico? Proprio perché parli di centinaia di foto... anche io quando ero ragazzo, ma ricordo che lo facevo perché non ero sicuro di quale fosse il mio vero aspetto. Capitava che mi vedevo bene allo specchio, e quasi credevo di vedere un’altra persona sulle foto. Hai presente quando arrivi al punto da chiedere a un tuo amico se sei normale? E questo ti risponde “non hai gli specchi a casa?”, il fatto è che mi pareva di avere 100 aspetti fisici diversi, e questo mi disturbava. Un po’ questo atteggiamento è rimasto chiaramente con la calvizie perché noti che avere anche solo un ciuffo di capelli che ti copre un angolo di stempiatura può cambiarti tantissimo la fisionomia del viso. Quindi ho preso a tenere i capelli cortissimi più per essere sicuro che la stempiatura sia visibile e non una ‘sorpresa’ al primo colpo di vento. Questo devo dire che mi ha tranquillizzato molto. Ma nel mio caso non è legato al timore di non piacere o piacermi (cioè anche si ma non in maniera assoluta), ma di non essere sicuro cosa vedono gli altri. A volte ho anche pensato che potesse trattarsi di un problema neurologico, che il cervello fa difficoltà a creare una mappa precisa del proprio fisico, e quindi vedere qualcosa di diverso in una particolare foto, filmato ecc. crea uno shock da disorientamento della propria identità
 

yolo

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3 Aprile 2019
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Yolo, ti faccio una domanda
Non è che la dismorfofobia sia anche l’errata percezione del proprio fisico? Proprio perché parli di centinaia di foto... anche io quando ero ragazzo, ma ricordo che lo facevo perché non ero sicuro di quale fosse il mio vero aspetto. Capitava che mi vedevo bene allo specchio, e quasi credevo di vedere un’altra persona sulle foto. Hai presente quando arrivi al punto da chiedere a un tuo amico se sei normale? E questo ti risponde “non hai gli specchi a casa?”, il fatto è che mi pareva di avere 100 aspetti fisici diversi, e questo mi disturbava. Un po’ questo atteggiamento è rimasto chiaramente con la calvizie perché noti che avere anche solo un ciuffo di capelli che ti copre un angolo di stempiatura può cambiarti tantissimo la fisionomia del viso. Quindi ho preso a tenere i capelli cortissimi più per essere sicuro che la stempiatura sia visibile e non una ‘sorpresa’ al primo colpo di vento. Questo devo dire che mi ha tranquillizzato molto. Ma nel mio caso non è legato al timore di non piacere o piacermi (cioè anche si ma non in maniera assoluta), ma di non essere sicuro cosa vedono gli altri. A volte ho anche pensato che potesse trattarsi di un problema neurologico, che il cervello fa difficoltà a creare una mappa precisa del proprio fisico, e quindi vedere qualcosa di diverso in una particolare foto, filmato ecc. crea uno shock da disorientamento della propria identità

Ciao! Perdonami se rispondo solo adesso.
La risposta è sì, ma non come dici tu. L'errata percezione del proprio corpo è un aspetto fondante della dismorfofobia, ma tale dinamica avviene allo specchio come avviene in foto. Come ho detto sopra, se sei dismorfofobico guardarti allo specchio è come guardare in uno di quegli specchi del luna park.
Per quanto riguarda la differenza nelle foto e allo specchio, la spiegazione sta nella percezione visiva. In sostanza nessun viso è simmetrico, noi siamo abituati alla nostra immagine specchiata e quindi a vedere le asimmetrie in un certo modo; quando ci fanno una foto l'immagine non è specchiata e le asimmetrie, pur essendo sempre quelle, vengono "ribaltate" alla nostra percezione, che le coglie tutte come nuove. Il nostro cervello è fatto per armonizzare un'immagine che abbiamo davanti spesso, ovvero quella che vediamo allo specchio, mentre non armonizza la asimmetrie ribaltate (che poi sono quelle reali) che ci appaiono tutte nuove. Le persone esterne però ci vedono sempre allo stesso modo, per cui le nostre asimmetrie a loro appaiono armonizzate come per noi allo specchio. Inoltre nelle foto ci sono più elementi che concorrono a dare un'immagine distorta: la foto è priva di movimento, la lente della fotocamera distorce per forza (un selfie non sarà MAI una rappresentazione accurata della nostra faccia) e così via. È normalissimo vedere un'altra persona nelle foto.

Il tuo caso specifico, in tutta onestà, non saprei commentarlo. Anche io ho il timore di "svelare" il mio vero aspetto e quindi capisco la tua scelta con i capelli. Non so però dire se sia la dismorfofobia o altro. Allo stesso modo anche io sono stato molto preoccupato per la differenza tra foto e specchio. Posso dirti che per me la dismorfofobia si è legata ad un alto numero di problematiche: disturbo d'ansia generalizzato, distimia, attacchi di panico e paura dell'abbandono in sostanza.
 
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12 Febbraio 2019
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Per di più una mia amica che fa architettura mi ha spiegato (con tanto di dimostrazioni di punti focali) che le foto dei nostri dispositivi digitali tendono a ingrandire il naso
 

Ramarro

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21 Dicembre 2019
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Però i capelli nel lavandino non sono proprio sintomo di dimorfismo...
Così come la rosacea, le cica d'acne ed il resto appresso.
Il problema è serio, non tanto perchè si vive lo stesso....ma come si vive? Qualitativamente che vita si può avere?
La società di adesso è pura m**da, i ragazzi di oggi (la maggior parte) è pura feccia a pensare che il mondo sarà loro un giorno mi fà venire i brividi.
Diciamocelo, detto papele papele, è molto complesso da spiegare, ma non sei nemmeno ascoltato da chi dovrebbe ascoltare, dottori, strutture, specialisti? Ma de chè? E' una gara a chi è più rifatto, bello e ricco....chi stà nella m**da ci rimane.

Io non generalizzerei in questa maniera. Se cerchi dove c'è lo schifo, allora troverai lo schifo, mentre se cerchi dove c'è il buono, allora troverai il buono. Non tutti gli adolescenti di oggi hanno come modelli personaggi dell'isola dei famosi. Tra i giovani di oggi ci sono i migliori artisti e scienziati del domani. Ovvio che se li cerchi nelle trasmissioni televisive non li troverai. Dopodiché sono d'accordo che viviamo in una società fortemente edonistica, ma perché siamo nell'epoca dei media. Una volta il media dominante era la televisione, quindi si aveva tempo di fare trucco e parrucco prima di andare in onda. Oggi la comunicazione è istantanea, e quindi bisogna "essere pronti" in qualsiasi momento ad apparire, perciò meglio trapianti, toppik e protesi. E tutto coerente con il tempo che viviamo...
 
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proxy

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12 Febbraio 2003
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Se non ne esci da solo,fatti aiutare!!
È un problema puramente psicologico che può portare a problemi più seri,vedi depressione, ansia,stress
 
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Elos

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29 Luglio 2022
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Studio psicologia e soffro di dismorfofobia quindi questo è il post perfetto.

Innanzitutto la dismorfofobia non ha solo cause esterne, come moltissimi altri disturbi psicologici simili ha alla base il temperamento o genetica, e affonda le radici nelle interazioni infantili, che a loro volta sono in parte determinate dal proprio temperamento. Il temperamento è la parte immutabile della propria personalità, apprezzabile solo in tenera età. Le esperienze infantili che hanno più possibilità di generare la dismorfofobia in là nel tempo sono quelle in cui ci si sente profondamente indegni, può dipendere dai voti scolastici o dall'essere rifiutato dai coetanei così come dai genitori, il contesto è poco importante, ogni cosa può essere poi riversata sul proprio aspetto fisico a livello inconscio, quindi non è una cosa di cui siamo consapevoli. L'ossessione attuale della società per la perfezione diventa quindi una concausa, se fosse la causa chiunque non si trovi bello o non risponda agli standard ne soffrirebbe, ma non è così.
La dismorfofobia non è un "credersi brutti", è una profonda e limitante ossessione per il proprio aspetto fisico. Se a 15 anni mi svegliavo la mattina e i capelli non mi piacevano piuttosto che andare a scuola fingevo di star male; se volevo uscire la sera e mentre andavo mi specchiavo per caso nel finestrino di un'auto rientravo; se mi specchiavo casualmente quando ero fuori mi sentivo a disagio. A parte questo la mia adolescenza è stata totalmente normale, con amici, con partner, eppure ne soffro. Quando è iniziata la cosa dei capelli sono arrivato a fare anche 200 foto al giorno per evidenziare bene la situazione, capire com'ero messo, cosa si sarebbe potuto fare, ho spulciato ogni forum, tutto quello che potessi guardare. A volte va a giorni, un giorno è tutto ok e quello dopo mi vedo in una situazione irrecuperabile. È avere una percezione del tutto distorta, è come guardarsi allo specchio e ritrovarsi davanti uno di quegli specchi deformanti che si trovano nei luna park.

Si possono dare dei consigli a chi soffre di dismorfofobia, ovvero rivolgetevi a uno specialista. La dismorfofobia è davvero difficile da trattare, si parla di recuperare le proprie parti infantili, microtraumi eccetera, e doverli rivivere per annullarli. Da quando ho iniziato la terapia sicuramente le cose per me sono cambiati, i capelli continuano a generarmi abbastanza ansia anche se come ho detto va a giorni, ma con l'immagine allo specchio nella totalità ho davvero molti meno problemi. Da solo non ci sarei mai riuscito.

Ah, tanto per parlarne: la psicologia s'è un po' evoluta da Freud, di certo i suoi manuali non sono attualmente usati nella psicologia clinica.
@yolo grazie per questo tuo intervento che fa più chiarezza. Vorrei aggiungere anche qualcosa, per esperienza (diretta e indiretta): la dismorfofobia o, come ora viene chiamata, disturbo da dismorfismo corporeo, può essere una patologia talmente invalidante da spingere chi ne soffre non solo ad evitare completamente qualunque relazione sociale fino a non riuscire a farsi vedere nemmeno dai propri cari se non coperti, ma anche, purtroppo, al suicidio. Purtroppo in rete e nei media si parla di questo disturbo solo quando racconta di esserne affetto un personaggio dello spettacolo, un attore, un cantante, una modella, e spesso con il classico "ne sono uscito/a con grande impegno accettandomi per quel che sono". Cosa che diventa fuorviante per chi non ne è affetto e non conosce la patologia, ma accentua anche il senso di vergogna di chi la soffre: gli altri ce la fanno, io no e sono chiuso in casa e nemmeno ho un lavoro. Non solo, e qui si aprirebbe un portone, ma è da rivedere la questione dell'impatto sociale di media e delle nuove tecnologie, e di quello che può essere considerato un narcisismo da rete. Su quest'ultima cosa, vorrei si facesse più chiarezza: siamo in un'epoca narcisistica, è fuori dubbio, ma la personalità patologica narcisistica è ben altra cosa. Se non avete avuto a che fare con uomini o donne seriamente narcisisti patologici, vi auguro che non vi accada mai (purtroppo, negli ultimi anni, di narcisismo si parla molto ma troppo spesso da non esperti in materia). Sull'impatto dei social, di una continua esposizione mediatica di volti e corpi, sulla performatività richiesta in ogni ambiente, anche su questo nulla da dire. Ma chi soffre di dismorfofobia, molto spesso comincia a soffrirne in età molto precoce, e una correlazione tra sviluppo della patologia con disturbi post traumatici complessi è dimostrata ormai da studi decennali. Che si parli di non curanza in una famiglia disfunzionale, che si tratti di genitori che trattano narcisisticamente i propri figli come un prolungamento di sé da esibire come oggetto, che si tratti di bullismo, che si tratti, e qui entriamo in un terreno molto scivoloso (quello che porta alle più gravi forme di questa patologia), abusi veri e propri, psicologici ma anche fisici e sessuali. Dove, in questi ultimi, il corpo, oggetto di violenza, lo si rinnega e ripudia come fosse una "cosa" schifosa, da strappare, da cancellare, nascondere. In questo senso, anche anoressia e bulimia sono forme di dismorfofobia: là dove l'anoressica annienta il proprio corpo, la persona bulimica crea un involucro di protezione con l'obesità. Su anoressia e bulimia ora c'è meno stigma, fortunatamente. Sulla dismorfofobia ancora molto, per quanto dovrebbero essere considerate patologie molto vicine: purtroppo non è raro che si associ la patologia ad un "voler essere belli", a "fisime", a "non è che tutti stanno a guardarti", a "ma va che problemi ti fai, sei normalissimo", "te dovresti vedere persone davvero brutte o menomate". Frasi che portano ad un incremento di vergogna e a spingere chi ne soffre a non parlarne più e ad isolarsi. Ragazzi, in forme gravi, il dismorfofobico si vede realmente "menomato" e deforme. Si vede oggetto di derisione, un mostro da gettare nel pattume o da impiccare (cosa che purtroppo accade).
Sarebbe necessario si parlasse di questo problema in modo approfondito, e considerare anche i vari gradi di gravità. Perché purtroppo si parla sempre dei meno gravi (non per questo non importanti), come l'ossessione per un difetto di ragazze o ragazzi che cominciano con la medicina estetica a 19 anni ma che hanno una vita sociale normale, oppure l'attore che dichiara di soffrirne o averne sofferto ma appunto fa l'attore, quindi in grado di stare sotto i riflettori. Non nego la sofferenza delle forme più leggere, ci tengo però a dire a quali livelli può portare questo disturbo. La società c'entra sino a un certo punto: negli anni '90 non c'erano social né internet. Ma di donne anoressiche ne morivano a milioni. È necessario andare a fondo nella vita della persona che ne soffre, di qualsiasi problematica psichica, peraltro, perché purtroppo, a guardare solo al sintomo e non quello che ci sta dietro, si rischia o di banalizzare.
 

Andrew1979

Utente
11 Settembre 2022
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Solo una precisazione: si possono avere tantissimi capelli e soffrire di AGA allo stesso tempo. Quindi se qualcuno posta una sua foto in cui è pieno di capelli non è detto che dietro ci sia qualche patologia psichiatrica, ma è semplicemente che i tanti capelli ancora presenti mascherano il problema. Diciamo che il primo passo dovrebbe essere una visita dermatologica: se il dermatologo (esperto in capelli) esclude l'AGA e tu invece continui a credere di soffrirne, e magari prendi anche finasteride o altro... hai un disturbo di altro tipo.
 

gigi86

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1 Agosto 2023
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Io sono l'esempio di quello che dici.
Nelle foto che ho messo si vedono abbastanza capelli.
Nella vita di tutti i giorni ad esempio da colleghi o colleghe di lavoro mi capita di sentirmi dire frasi tipo :"i tuoi capelli sono patrimonio dell'umanità" oppure "guarda che bei capelli che ha Gigi, ricci, scuri, beato lui".
Eppure ho AGA, lieve, diagnosticata nelle fasi tutto sommato iniziali, ma pur sempre AGA purtroppo.
Le persone che conosco non sanno che ho questa patologia e se raccontassi tutta la mia ansia per l'alopecia mi prenderebbero per pazzo.
Forse se non mi fossi posto il problema e non fossi andato a farmi visitare e quindi senza alcuna terapia negli anni, magari adesso sarei arrivato a norwood 3 senza accorgermene.
 
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supereddy94

Utente
2 Luglio 2023
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Io sono l'esempio di quello che dici.
Nelle foto che ho messo si vedono abbastanza capelli.
Nella vita di tutti i giorni ad esempio da colleghi o colleghe di lavoro mi capita di sentirmi dire frasi tipo :"i tuoi capelli sono patrimonio dell'umanità" oppure "guarda che bei capelli che ha Gigi, ricci, scuri, beato lui".
Eppure ho AGA, lieve, diagnosticata nelle fasi tutto sommato iniziali, ma pur sempre AGA purtroppo.
Le persone che conosco non sanno che ho questa patologia e se raccontassi tutta la mia ansia per l'alopecia mi prenderebbero per pazzo.
Forse se non mi fossi posto il problema e non fossi andato a farmi visitare e quindi senza alcuna terapia negli anni, magari adesso sarei arrivato a norwood 3 senza accorgermene.
Può essere come anche no Gigi…
 

Velamox

Utente
11 Marzo 2023
174
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Giusto quello che dite ma allo stesso tempo qui leggo post a dir poco catastrofici di utenti che quando postano le foto stanno pieni di capelli ed a mio parere è una mancanza di rispetto verso chi ha davvero diradamenti anche importanti nonostante si sia anche curato.
La prevenzione al problema è giustissima ma poi sfiorare la paranoia quando solo sotto un demascopio si possono intravedere problemi ai capelli è un altro discorso. Qua c'è gente che soffre per veri diradamenti eppure non fa catastrofi rispetto ad altri che hanno tutti i capelli in testa.
 

gigi86

Utente
1 Agosto 2023
210
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È soggettivo, conosco gente completamente calva che ha accettato il problema (o forse non lo considera nemmeno tale).