L'ULTIMA MODA FRA LE RAGAZZE ITALIANE? RIFARSI VERGINI CON LA CHIRURGIA ESTETICA!
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Della serie: dove andremo a finire?
ALLA SEDICESIMA candelina pretendono lo scooter. Quattro anni più tardi vorranno un seno di silicone. Ma appena diventano maggiorenni hanno già una richiesta da bisturi: diventare più belle e integre nella parte più privata del loro corpo. A furia di tabù infranti, l’ultima moda tra le giovanissime è la chirurgia intima. E in clinica le complici sono le mamme, solidali e soprattutto pronte a scucire 3mila euro o più per eliminare imperfezioni o irregolarità che fanno sentire le figlie ‘difettate’. Così la chirurgia estetica espugna l’ultima roccaforte. Magari con l’alibi delle irritazioni, ispirato alle difficoltà di respirazione addotte da chi si compra un nasino all’insù.
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INTERVENTI che a Parigi erano già all’ordine del giorno trent’anni fa. Ora sono una trentina l’anno le diciottenni e ventenni, ma anche qualche trentenne, che chiedono di correggere particolari anatomici. Per la sala operatoria servono parecchi soldi: i genitori delle diciassettenni povere non li hanno, i ceti più abbienti dispongono degli strumenti culturali per imporre alle figlie la debita attesa».
NEL FRATTEMPO, via libera alla chirurgia intima: ambulatorio, anestesia locale, magari una leggera sedazione per spegnere la paura e il gioco è fatto. Il costo? «Dai mille ai tremila euro, dipende da quello che c’è da fare». Una moda, forse, ma non una novità. Perché proprio queste mamme che incentivano le diciottenni nel perseguire esigenze cosmetiche - finora inconfessabili - hanno contribuito allo sconfinamento della chirurgia estetica in ambito sessuale. Prima di rivolgevano oltreoceano, oggi sempre più signore reclamano nei centri specializzati la liposuzione o il rimodellamento del pube, alla ricerca di un profilo più armonioso con il Monte di Venere.
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MADRI E FIGLIE sotto i ferri per sentirsi più a posto, dunque. Ma anche per ricostruire la verginità, almeno quella anatomica. Il web decanta: bisturi, filo da sutura e 5mila euro per riaccostare i lembi dell’imene all’insegna di una ‘seconda prima volta’. Un boom, assicura Internet.
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Della serie: dove andremo a finire?
ALLA SEDICESIMA candelina pretendono lo scooter. Quattro anni più tardi vorranno un seno di silicone. Ma appena diventano maggiorenni hanno già una richiesta da bisturi: diventare più belle e integre nella parte più privata del loro corpo. A furia di tabù infranti, l’ultima moda tra le giovanissime è la chirurgia intima. E in clinica le complici sono le mamme, solidali e soprattutto pronte a scucire 3mila euro o più per eliminare imperfezioni o irregolarità che fanno sentire le figlie ‘difettate’. Così la chirurgia estetica espugna l’ultima roccaforte. Magari con l’alibi delle irritazioni, ispirato alle difficoltà di respirazione addotte da chi si compra un nasino all’insù.
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INTERVENTI che a Parigi erano già all’ordine del giorno trent’anni fa. Ora sono una trentina l’anno le diciottenni e ventenni, ma anche qualche trentenne, che chiedono di correggere particolari anatomici. Per la sala operatoria servono parecchi soldi: i genitori delle diciassettenni povere non li hanno, i ceti più abbienti dispongono degli strumenti culturali per imporre alle figlie la debita attesa».
NEL FRATTEMPO, via libera alla chirurgia intima: ambulatorio, anestesia locale, magari una leggera sedazione per spegnere la paura e il gioco è fatto. Il costo? «Dai mille ai tremila euro, dipende da quello che c’è da fare». Una moda, forse, ma non una novità. Perché proprio queste mamme che incentivano le diciottenni nel perseguire esigenze cosmetiche - finora inconfessabili - hanno contribuito allo sconfinamento della chirurgia estetica in ambito sessuale. Prima di rivolgevano oltreoceano, oggi sempre più signore reclamano nei centri specializzati la liposuzione o il rimodellamento del pube, alla ricerca di un profilo più armonioso con il Monte di Venere.
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MADRI E FIGLIE sotto i ferri per sentirsi più a posto, dunque. Ma anche per ricostruire la verginità, almeno quella anatomica. Il web decanta: bisturi, filo da sutura e 5mila euro per riaccostare i lembi dell’imene all’insegna di una ‘seconda prima volta’. Un boom, assicura Internet.
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