Sono d'accordo in parte.
I capelli per me rappresentano un pezzo di identità, fanno parte della mia identità. E ci attribuisco particolare importanza.
La loro perdita sarebbe per me devastante perché non lo ritengo un difetto, ma una vera e propria perdita di identità.
Quante volte una ragazza o un ragazzo appare più bello / brutto a seconda del suo taglio di capelli? Sempre. Ecco, eppure nel 2020 non siamo in grado di capire il perché di questa malattia, perché è una malattia sotto un certo punto di vista.
Io sono sempre più convinto che se dovessimo contattare un vip (Fedez il primo che mi viene, che sa smuovere mari e monti con il suo potere mediatico, credetemi) e aprire un fondo mondiale per la cura della calvizie, aderirebbero in milioni sicuramente.
La strada più percorribile secondo me è la clonazione di capelli, perché ti permette di svere un numero infinito di follicoli.
Cercare nuovi innesti per le attuali terapie? Inutile. Sarebbe sempre lo stesso. Mina e finox a vita, side sessuali, a chi risponde la cura a chi no. Stiamo sbagliando strada secondo me.
Hai aggirato il problema senza affrontarlo.
Riformulo la domanda.
Cosa hai paura di perdere perdendo i capelli?
"La mia identità" non è una risposta, perchè tu non ti identifichi con un taglio di capelli, e perchè se vivessi come un eremita su un monte, capellone o pelato non farebbe alcuna differenza. In assenza di rapporti con altri esseri umani, avere o non avere i capelli è indifferente.
Quello che tutti, più o meno inconsciamente, temiamo che venga intaccata dalla perdita dei capelli è la dimensione relazionale della nostra vita. Le amicizie, il rapporto coi colleghi, il rapporto con le donne. Pensiamo che da pelati saremo indesiderabili, ridicoli, oggetto di scherno. Penseremo che gli amici ci prenderanno in giro alle nostre spalle (e talvolta non solo alle spalle), che nessuna donna ci amerà, che la nostra ragazza ci lascerà. E' tutto lì l'inghippo.
Quando la perdita dei capelli, da comune difetto che colpisce il 50% degli uomini, diventa una tragedia che ti impedisce di uscire di casa, significa che si è messo qualcosa di traverso in quella parte del cervello che rapporta noi al mondo esterno.
Strano che dopo anni di apertura della sezione Psicologia, ancora non si sia compreso un concetto tanto elementare.
Non è un problema di "come mi vedo io", ma è un problema di "come mi vedranno gli altri". E in un'epoca in cui il mondo sta accelerando a grandi passi la venerazione assoluta del corpo, l'immagine esteriore come valore unico e supremo dell'essere umano, è comprensibile che un ragazzo vada in paranoia perchè si inizia a vedere spelacchiato. Come puoi biasimarlo?
C'è da capire quale lato della sua vita relazionale teme venga intaccato dalla perdita dei capelli. E' questo il lavoro che farà lo psicologo, e che è bene inizi a fare anche lui per conto proprio.