da quanti anni esistono cure che realmente...

15 Ottobre 2003
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La domanda è sempliciotta o provocatoria che sia merita comunque una risposta: da molti anni ormai encomiabili miei colleghi medici (alcuni dei quali sono spesso citati su questo forum) si affaccendano egregiamente nell'intento di arginare i danni dell'alopecia androgenetica, utilizzando ora questo ora quel presidio o un'assemblaggio di essi, scelti tra i più ufficialmente accreditati.
Il problema dell'insuccesso (scusate se mi permetto)di molte delle nostre terapie e quindi della cura dell'alopecia androgenetica è strettamente legato dalla mancanza di dati scientificamente validi nel saggiare l'esatta forza del fenomeno che purtroppo non si presenta in tutti con la stessa forma clinica, con la stessa intensità, con la stessa velocità di esecuzione, ma soprattutto sempre nella stessa misura nello medesimo individuo.
Spiego meglio dicendo che il giorno in cui coloro i quali sono impegnati nella diagnostica dell'alop.andr. riusciranno a stabilire una serie di parametri significativi per definire l'esatta valutazione del livello di gravità della calvizie di ogni individuo nel momento in cui lo osserviamo ed a dosare ed ad assemblare nelle giusta misura i principi terapeutici validi che sono già a disposizione avranno posto il fiocco di partenza ad una nuova era ed avremmo noi così la possibilità di rispondere affermativamente alla tua domanda.
Ciao
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Il Dr. Pastore spiega la sua teoria e di conseguenza la sua cura e non ci arrivate? Mah..
Grazie invece al Dr. Pastore, che spero di rileggere presto!
[:X]
 

lavezzi766

Utente
28 Agosto 2008
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hò fatto questa domanda perche nel 94 quando iniziai a perdere i capelli tutti m idicevano che non esisteva niente x fermare la caduta ,all' epoca non avevo internet x informarmi come sto facendo ora,..grazie della risposta
 

olaaa

Utente
10 Giugno 2007
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ronald la risposta alla tua domanda il dottore l'ha gia data....per dirla in 2 parole non si sa ancora abbastanza
 
15 Ottobre 2003
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Innanzitutto ricambio il saluto affettuoso a Paolo Gigli ed un grazie ancora a Claudia per la stima che ha di me.
Giusto per riprendere la discussione, rispondo a olaaa ch invece si sa già abbastanza sui meccanismi che determinano il danno ai capelli, si conoscono le connessioni con le patologie che accellerano tale processo, altre che simulano lo stesso(parlo naturalmente della calvizie), altre situazioni patologiche o parafisiologiche che slatentizzano la tendenza ad avere il danno e che non si ha poi più la capacità di veder regredire spontaneamente.
Non solo ma ci sono principi terapeutici abbastanza validi ed efficaci per intervenire sul fenomeno e per noi terapeuti è semplice riuscire ad ottenere un risultato tecnicamente valido e cioè poter dimostrare che si è riusciti a deviare il decorso del fenomeno: ma il problema che rimane e che diventa prioritario è vedere se tale risultato riesce a soddisfare le aspettative di chi vive su di se il problema della calvizie.
Altro problema collaterale ma non meno importante è che noi terapeuti giornalmente dovremmo utilizzare dei composti già confezionati da chi non sapeva, nel momento in cui li ha concepito, chi l'avesse mai usato o meglio se l'avesse acquistato ed usato la diciassettenne con l'ovaio micropolicistico ed il 2o grado di Ludwig o sua zia in menopausa con un'inizio di rarefazione frontoparietale che ricorda la calvizie di suo padre buonanima; il ventenne marinaio in missione nel Golfo Persico con un defluvium iniziale o suo fratello trentacinquenne col 3o vertex di Hamilton, impiegato di banca.
E poi c'è la legge che vieta ai farmacisti di sconfezionare un prodotto per miscelarlo con altri; e poi ci sono molti farmacisti che millantano il credito di essere ottimi diagnosti e terapeuti quando non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire miscibilità di un soluto in un solvente.
E poi ci sono anche quelli che non fidandosi ahimè della professionalità e la conoscenza del problema da parte della classe medica ( e li capisco pure) cercano nel fai da te la risoluzione del loro problema così come Diogene con la lanterna e senza occhi cercava l'uomo.
Sino a quando ci saranno pazienti che non saranno disposti a pronunciare l'atto di fede nei confronti del medico e sindacheranno confutando sempre e comunque il suo operato e non ci sarà la libertà per il medico di formulare una qualsivoglia terapia frutto della sua scienza e coscienza senza doverla necessariamente spiegare o giustificare, non ci sarà mai la soluzione a questo annoso problema di naturale fenomeno di precoce invecchiamento di quest'affascinante organo del nostro corpo che è il cuoio capelluto.
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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giusto diamo la colpa a quegli ignoranti di pazienti, quegli stessi ignoranti che ci regalano la pagnotta ma che non sono degni di capire la nostra alta scienza! dottò non capisco di che si lamenta visto che le sue pozioni le fa in completa libertà senza dover giustificare nulla, ci scusi sa se osiamo alzare lo sguardo al suo cospetto e voler sapere cosa ci va a far ingurgitare, tanto la salute non è nostra... mah
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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hehehe si bella risposta!
Peccato che in tutto il discorso del Dr. Pastore sei riuscito a cogliere come sempre qualcosa per dargli addosso. Invece di capire che cosa voleva comunicare. Personalmente mi piacerebbe capire di piú sulle sue teorie e scoperte, con il tuo intervento gli fai passare di nuovo la voglia di scrivere.... Possibile mai che non si possa fare un discorso senza pigliarsela sempre con qualcuno? Capisco che tu sia incacchiato, ma non venire a seminare la tua rabbia ovunque! Davvero é controproducente per tutti...
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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mah claudia, sei palesemente di parte, quella parte non mi pare così marginale come tu vuoi far credere pur di difendere il tuo idolo. e poi pensi che le sue teorie voglia condividerel con te? spero che la tua sia solo ingenuità
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Non sono di parte, sono curiosa!!!!
Credo che ci sia sempre da imparare, piuttosto che arroccarsi nelle proprie idee e non smuoversi da lí!
Poi una volta capiti i concetti puoi sempre continuare ad essere scettico e fare quello che ti pare, peró non trovo giusto che con l'ostracismo tu prevarichi questa opportunitá anche ad altri che invece vorrebbero sentire...
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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ok sei curiosa, ma tu a memoria umana ricordi una sola volta che il doc abbia condiviso col forum le sue teorie? e non può sempre passare per vittima attaccato da tutti dai
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Ronald... Se quando cerca di farlo c'é sempre qualcuno pronto ad offendere come fai tu, che voglia vuoi che gli venga di condividere qualcosa!!!????