Coronavirus

simwe9one

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L'importante è che quelli in terapia intensiva calino sempre di piu cosi come i decessi, poi i casi in generale anche se aumentassero leggermente con la riapertura significherebbe solo che sarebbero più lievi se gli altri dati invece continuassero a scendere.
Non è importante non prenderlo, ma non morirci e non finire in terapia intensiva, se diventerà una malattia curabile a casa con sintomi al massimo medi nel 99% dei casi, può restare anche per sempre che non ce ne accorgeremo nemmeno, come per l'influenza.
 
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proxy

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Ed in tanto la Francia proroga le restrizioni fino al 24 Luglio
 

simwe9one

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10 Settembre 2018
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Altro che scuole riaperte il 15 maggio.... ma che poi tanto ormai il 10 giugno sarebbe cmq finite, quindi che senso ha aprirle per 3 settimane solo per rischiare??
 

marlin

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Le classifiche dei paesi più "bravi" non hanno molto senso, sopratutto perché l'epidemia non è finita e perché nel conteggiare i deceduti non vengono usati gli stessi criteri. Mi quadra solo che la Germania eccella, che la Svezia sia la meno efficace della Scandinavia e dintorni e che Israele sia in testa, parliamo in pratica di un paese con una sanità di tipo occidentale in un'area dove i focolai sono stati minimi. In pratica sono classifiche che dicono poco o nulla sull'efficacia degli interventi perché prescindono da tutte le variabili n gioco, quelle che molti si ostinano a non considerare, ponendosi però fuori da un ambito che sia minimamente scientifico.

Io avevo capito che le scuole si allungavano in estate per recuperare i mesi perduti, non che riaprivano per chiudere nella data stabilita a inizio anno.

Ciao

MA - r l i n
 

joe2

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Ed in tanto la Francia proroga le restrizioni fino al 24 Luglio
Ti sbagli. la Francia ha prorogato lo stato di emergenza, ovvero la possibilità di estendere - alla bisogna - provvedimenti restrittivi.
Ma già al momento la Francia ha aperto molto, molto più di noi. E ha chiuso molto meno.
In compenso, in Austria hanno aperto anche i centri commerciali, i negozi di vestiti, i parruccheieri e particamente tutto. Idem la Polonia dal 6 maggio.
La Danimarca e gli altri scandinavi hanno riaperto addirittura le scuole.
E tutti, proprio tutti hanno meno morti di noi...

@ marlin
Le classifiche hanno senso per comprendere la situazione data, in questo caso di sicurezza del sistema sanitario e istituzionale, nonché per capire come la gestione della crisi sia stata condotta. noi siamo agli ultimi posti per entrambe le situazioni.
Il solo Veneto ha raggiunto, forse, la sufficienza. Tutti gli altri territori oscillano tra il quasi-disatro al disastro-completo. Ciò allo stato attuale. Se i fatti cambieranno, aggiorneremo la classifica

P.S. a questo link una webcam di Stoccolma. Io la osservo spesso e finora ho visto pochissima gente con le mascherine, vedo invece gente che si assembra nei tavolini del bar all'aperto che si vede sulla destra e gente a gruppetti. nelle web cam italiane tutti con le mascherine e distanziati
http://www.webbkameror.se/webbkameror/stureplan/index.php
 
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marlin

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Non mi pare di aver scritto solo che non sono classifiche serie perché provvisorie...

Non sono serie perché rendono tutto omogeneo, tu neghi che ci siano differenze nell'accendersi di un'epidemia a varie latitudini, con differenti densità e distribuzione della popolazione, con situazioni climatiche diverse, con differenti classi di età ed età media e con conteggi differenti dei morti e quindi già ti poni fuori da un discorso scientifico come lo sono queste classifiche.

Ciao

MA - r l i n
 

joe2

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Non direi. La scienza assume un dato come assodato solo quando supera tutti i test di accertamento e falsificazione.
Quelle da te citate sono solo ipotesi, non verità accertate. ipotesi che alcuni scienziati reputano "fantasiose", peraltro. Io sto semplicemnte alla realtà dei fatti e dei numeri
 

proxy

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Ma già al momento la Francia ha aperto molto, molto più di noi. E ha chiuso molto meno.
-
la Francia ha prorogato lo stato di emergenza, ovvero la possibilità di estendere - alla bisogna - proveddimenti restrittivi.
Chissà perché lo ha fatto :unsure:
 

simwe9one

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https://worldcams.tv/japan/tokyo/shibuya-crossing

in giappone non ci sarà il lockdown ma è come se ci fosse, questo è uno degli incroci più trafficati e pieni al mondo, è impressionante ( specie ora alle 20 di sera circa) la massa di persone che circola, quando ci sono stato era una cosa incredibile.
Guardate ora i pedoni, sono meno di quanti ce ne sono normalmente alle 3 di notte, e stanno tutti abbastanza distanti tra loro
 

marlin

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Infatti quando si accolgono certe tesi si abbandona il campo della scienza per abbracciare quello della politica, ma allora non si può pretendere di discutere con chi si basa sui dati scientifici raccolti che ormai risultano essere veramente tanti e piuttosto concordi.

Ciao

MA - r l i n
 

joe2

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@ proxy. Lo hanno fatto per poter agire alla bisogna, se bisogno ci sarà. lo stanno facendo tutti i Paesi del mondo, anche quelli che non hanno chiuso nulla (come giappone o svezia). è un atto propedeutico, non sintomatico di...

@ marlin. quando quei dati saranno dimostrati, assunti a verità scientifica ne terremo conto. per ora sono solo suggestioni (che peraltro non reggono a semplici confutazioni reali)
 
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proxy

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- Certo lo so anch'io,ma anche loro aprono nell'incertezza più totale,come tutti.
Qui non è la gara a chi apre prima
 

kakaroth86

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L'importante è che quelli in terapia intensiva calino sempre di piu cosi come i decessi, poi i casi in generale anche se aumentassero leggermente con la riapertura significherebbe solo che sarebbero più lievi se gli altri dati invece continuassero a scendere.
Non è importante non prenderlo, ma non morirci e non finire in terapia intensiva, se diventerà una malattia curabile a casa con sintomi al massimo medi nel 99% dei casi, può restare anche per sempre che non ce ne accorgeremo nemmeno, come per l'influenza.

Quoto in loco. Anche perchè hanno già detto che SICURAMENTE i contagi (per forza di cose) torneranno a crescere un po' con la riapertura ma bisogna quindi essere in grado di tenerli sotto controllo.
Se una persona dovesse contrarre il covid-19 ora come ora ha sicuramente (a parità di altri fattori) più probabilità di sopravvivere rispetto ad un mese fa visto che avrebbe la possibilità di andare subito in TI non trovandola intasata.
 
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marlin

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@ marlin. quando quei dati saranno dimostrati, assunti a verità scientifica ne terremo conto. per ora sono solo suggestioni (che peraltro non reggono a semplici confutazioni reali)

Quelli che non reggono a confutazioni reali sono i tuoi discorsi, i fattori che ho elencato sono accertati in epidemiologia, non c'è discorso epidemiologico, quindi scientifico, che possa prescindere per esempio dalla densità della popolazione e dalla sua distribuzione sul territorio, secondo una logica elementare e comunque convalidata per tutte le epidemie e quindi già ampiamente dimostrata tanto da essere data per scontata.

Quando si inseguono i "desiderata", il "wishful thinking" secondo i quali solo le cose che si vorrebbe sentire dire sono valide, si è già fuori da un contesto serio e scientifico, sono cose che vanno bene al massimo per la polemica politica che al momento va proprio in cerca di quello che i potenziali elettori si vogliono sentir dire, quindi cose tipo "chiudiamo tutto" quando sono spaventati per l'infezione e poi "apriamo tutto" quando sono spaventati per la situazione economica, in attesa del prossimo sondaggio d'opinione, ma l'opinione è proprio l'opposto dell'approccio scientifico che per essere corretto deve prescindere dai mutevoli stati d'animo.

Ciao

MA - r l i n
 

joe2

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Marlin, a me sembrano molto più da wishful thinking le tue posizioni, volte principlamente a dimostrare l'indimostrabile al fine di negare l'evidenza di un disastro nonché la totale mancanza di capacità gestionale di un fenomeno, ridotta quest'ultima a un semplice "state a casa".
Così son capaci tutti, non servono comitati scientifici e\o Governi particolarmente capaci.

Le confutazioni, quelle che smontano tutti i tuoi wishful thinking te le ho già fatte, e non sono state a loro volta confutate (l'inquinamento non può essere un fattore determinante in quanto vi sono zone più inquinate dove la pandemia non ha attecchito; il clima idem; la densità idem: vedi il Giappone. Poi questi fattori possono pure esserci, ma non sono determinanti). Dal punto di vista scientifico ti ho già ampiamente smontato tutte le tue ipotesi, e l'ho fatto con esempio reali. Perché vedi, c'è un punto che rende fallaci i tuoi ragionamenti: è la scienza che deve spiegare la realtà, non è quest'ultima a doversi adattare alla scienza.
K. Lorenz coniò il termine riduzionisti ontologici, intendendo con ciò quegli scienziati che riducevano l'essere umano a un accessorio complementare delle loro ricerche: per intenderci, per il cardiologo è un cuore con altri organi intorno, per l'ortpedico uno scheletro rivestito, per un fisico un amamsso di cellule e molecole diversamente assembalo e così via. Riducendo il fenomeno a questo, a costoro sfuggiva completamente l'insieme. Il tuo ragionemento pecca dello stesso vizio.

Superata poi la fase della spiegazione scientifica del fenomeno, che lo ripeto al momento nessuno è in grado di fornire (come appunto gli stessi scienziati ammettono), per non stare a discutere sempre dello stesso aspetto, mi sono spostato sull'analisi gestionale della crisi, che riguarda non solo la gestione politica ma anche i suggerimenti del comitato scientifico.

Ecco, sotto questo aspetto io trovo la gestione italiana disastrosa (è questa appunto è una MIA opinione), sia per le decisoni o, per megli dire, le mancate decisioni politiche, sia per le indicazioni del comitato scientifico. L'unico a galleggiare sulla sufficienza è stato Zaia, seguendo le indicazioni di Grisanti.
E se pensi che lo dica perché leghista ti sbagli di grosso. Perché Fontana, parimenti leghista, secondo me è stato disastroso. E con lui i suoi suggeritori scientifici
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Scusa, ma cosa mi porterebbe a desiderare (wishful) che ci fosse la chiusura prolungata ? Io ho provo una gran pena per questa situazione. Solo che so bene che una ricaduta (che è probabilmente inevitabile) sarebbe peggio di una chiusura prolungata.

Non ti trovi a tuo agio con la multifattorialità che è la regola nelle questioni scientifiche, sopratutto biologiche. Scusa, se te lo dico, ma ti mancano le basi. Puoi anche confutare la questione dell'inquinamento che è stata però ribadita di nuovo di recente, ma non è possibile confutare la questione della densità di popolazione, la sua distribuzione e i relativi movimenti, perché sono consustanziali all'epidemiologia di cui ti improvvisi esperto senza conoscerne nemmeno le basi elementari. Non ti rendi conto peraltro che se scarti la complessità dei fattori il riduzionista sei tu, non io.

I tuoi discorsi sono contraddittori e quindi tipici del "wishful thinking" più puro. Prima ti attacchi a uno studio che dice che per modificare la curva dei contagi serve un lockdown anche se potrebbe limitarsi a tre settimane scarse, poi ti innamori degli equivoci sul lockdown svedese e ti convinci che la soluzione è non fare nessun lockdown, ti viene detto che in Svezia si sono affidati al senso civico degli svedesi e allora dai del razzista a chi fa notare che il nostro senso civico non è lo stesso, quindi, altra giravolta, e parli di gestione italiana disastrosa, pertanto di inferiorità nostra, quando tutto il mondo annaspa in analoghe situazioni.

Come si possono prendere sul serio simili contraddizioni e sopratutto il voler dimostrare l'indimostrabile, ossia che senza lockdown le cose sarebbero andate meglio, cosa che non afferma nessuno per semplice logica e constatazione dei fatti. Sei finito in un delirio identico a quello dei complottisti che prima criticavi per le assurdità che sostengono.

Ciao

MA - r l i n
 

artiglio5825

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più che altro bisogna capire le priorità. tutti guariti e con l economia fottuta per decenni? magari anche no...
 
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artiglio5825

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tutti morti il problema umano è risolto alla radice. comunque non giochiamo, la mortalità non si avvicina proprio alla pandemie che sono avvenute in passato.
 
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